L’ antibiotico-resistenza è un problema globale che determina l’inefficacia, o la ridotta efficacia, degli antimicrobici nella cura delle infezioni batteriche. A livello europeo muoiono ogni anno 33.000 persone a causa dell’antibiotico-resistenza, di queste 10.000 in Italia, e le spese sanitarie che si sostengono come conseguenza del fenomeno ammontano ad almeno 1,5 miliardi di euro.
La resistenza agli antibiotici si instaura naturalmente in seguito a mutazioni genetiche a cui vanno incontro spontaneamente i microrganismi, ma il fenomeno è accelerato ed ampliato in conseguenza dell’uso massiccio degli antimicrobici.
Tra le strategie idonee a combattere l’insorgenza e la diffusione dell’antibiotico–resistenza vi sono, tra le altre, la riduzione del consumo di antibiotici e l’uso responsabile degli stessi. Risulta cruciale migliorare le conoscenze e il livello di consapevolezza sull’uso appropriato di antibiotici sia in ambito umano che veterinario e promuovere nei cittadini la consapevolezza dell’importanza di un uso responsabile degli antibiotici.
Un’attenzione particolare deve essere rivolta agli antibiotici usati sia in ambito animale che in ambito umano, con l’obiettivo di preservare l’efficacia degli stessi in primo luogo nei confronti dell’uomo. Usare, per curare gli animali, gli antibiotici destinati anche all’uomo può rivelarsi una pratica pericolosa con conseguenze gravi in termini di efficacia delle cure per le persone.
Per quanto riguarda l’uso degli antibiotici negli animali, l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha aggiornato la categorizzazione degli antibiotici da utilizzare negli animali in base alle possibili conseguenze sulla salute pubblica e alla necessità di utilizzo degli stessi negli animali.
La categorizzazione vuole essere uno strumento utile a supportare le decisioni del medico veterinario relativamente a quale principio attivo utilizzare nella terapia o nella prevenzione delle infezioni.
LA categorizzazione proposta da EMA non intende rimpiazzare le linee guida sull’uso responsabile, che tengono in considerazione altri fattori quali le indicazioni riportate nel sommario delle caratteristiche del prodotto, aspetti relativi all’uso del farmaco negli animali destinati alla produzione di alimenti, situazioni epidemiologiche particolari, e politiche nazionali di prescrizione dei farmaci.
La classificazione degli antibiotici comprende quattro categorie
A: AVOID (evitare) – B: RESTRICT (limitare) – C: CAUTION (attenzione) –D: PRUDENCE (prudenza)
Tra gli altri fattori da considerare, la via di somministrazione dovrebbe essere tenuta in considerazione assieme alla categorizzazione quando viene prescritto un farmaco. La sotto riportata lista indica vie di somministrazione e tipi di formulazione che hanno un grado crescente di impatto sullo sviluppo di resistenze: