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Il Piano Nazionale Alimentazione Animale (P.N.A.A.)

  • 8 maggio 2005
  • Autore: Redazione VeSA
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Il P.N.A.A., attraverso la vigilanza ed il controllo sui mangimi, si propone di contribuire ad assicurare la salubrità dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano, conformandosi a quanto previsto dal decreto legislativo 460/98, "Attuazione della direttiva n. 95/53/CE relativa all'organizzazione dei controlli ufficiali nel settore per l'alimentazione animale", e successive modifiche.
In particolare esso ha l’obiettivo di verificare la rispondenza ai requisiti, previsti dalla vigente normativa, di ogni sostanza impiegata per la produzione di alimenti per animali e di assicurare l'effettuazione, omogenea e coordinata, dei controlli sulla filiera dell'alimentazione animale, anche in funzione degli effetti sullo stato di salute e del benessere animale.
Si propone inoltre di appurare: il possesso ed il mantenimento dei requisiti dei mangimifici e degli allevamenti (con particolare riguardo alle metodologie di produzione, di condizionamento, di stoccaggio, di distribuzione e di somministrazione di alimenti agli animali), la validità delle procedure finalizzate ad evitare le contaminazioni fisiche, chimiche e biologiche, i sistemi di autocontrollo (ove previsti), nonché l’esistenza, presso i laboratori di analisi, dei requisiti minimi atti a garantirne l'operatività.

Realizzazione del Piano

Il piano prevede un grande numero di controlli sull'intera filiera produttiva, soprattutto nelle zone considerate a rischio, ossia dove sono concentrate le aziende mangimistiche, gli allevamenti zootecnici e gli indotti ad essi collegati (rivendite, distributori ecc.).
Si tratta di un insieme di interventi resi necessari dall'accresciuta attenzione sull'alimentazione animale, anche dopo i noti episodi di Encefalopatia Spongiforme Bovina (Bse) Infatti un capitolo importante della programmazione è quello relativo ai controlli volti alla verifica del rispetto dei divieti d'utilizzo delle proteine animali trasformate, come definite dalla decisione 2000/766/CE e successive modifiche, ai fini della prevenzione della BSE che sembra si sia originata nei bovini dalla somministrazione di diete proteiche derivate da mammiferi.
Un altro caposaldo del piano è quello relativo alla ricerca di additivi e principi farmacologicamente attivi nei mangimi, con particolare riferimento alla ricerca di sostanze vietate.
Grande cura si pone nei controlli inerenti la ricerca di contaminanti ed altre sostanze indesiderabili, soprattutto con attenzione alle micotossine e alla contaminazione da diossine e Salmonella, di alcune materie prime e sottoprodotti industriali utilizzati per la produzione di mangimi.

Il Piano Regionale Alimentazione Animale (P.R.A.A.)

In base a questi presupposti, viene elaborato il "Piano regionale di vigilanza e controlli sanitari sull'alimentazione degli animali" (P.R.A.A.), approvato annualmente dalla Giunta regionale . La normativa disciplina l'applicazione, nel territorio delle Marche, del Piano nazionale di settore. Ha come obiettivo la prevenzione dei fattori di rischio per la sanità pubblica o di eventuali emergenze nell'ambito dei vari indirizzi produttivi e zootecnici, attraverso la vigilanza e i controlli sull'alimentazione degli animali produttori di alimenti per l'uomo.
Si prefigge di aumentare la salubrità degli alimenti destinati al bestiame, di razionalizzare i controlli sull'alimentazione animale e di qualificare gli operatori sanitari sull'igiene degli allevamenti.
Una situazione che impone, anche nelle Marche, di controllare l'uso dei farmaci nei mangimi, sapendo che l'alimentazione influenza le caratteristiche organolettiche e sanitarie delle derrate animali. Particolare attenzione viene dedicata, mediante controlli mirati,all'utilizzo degli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) nell'alimentazione animale.
Prelievi e controlli sono operativamente effettuati dalle Zone Territoriali dell’A.S.U.R. attraverso i propri Servizi Veterinari., mentre a livello regionale si coordina l'attività territoriale e vengono stilati i relativi resoconti.

Le analisi sugli alimenti per gli animali da reddito sono curate dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, mentre quelle di revisione dall'Istituto Superiore di Sanità.

Parimenti al Piano Nazionale Residui, anche per il P.R.A.A., sulla base delle irregolarità segnalate, vengono attivati adeguati interventi sanzionatori di tipo amministrativo pecuniario nonché sanzioni penali o repressive a tutela della salute pubblica.

In caso di positività pericolose per la salute pubblica, per la salute animale o per l'ambiente è prevista l’attivazione del sistema di allerta per alimenti e mangimi , secondo le modalità definite con D.G.R.  n. 1858/ 2008   e con  Decreto Dir. N. 15/2009 

 

 

 

 

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