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Assegnazione contributi regionali per il ricovero, la custodia e il mantenimento dei cani randagi anni 2017, 2018 e 2019

  • 10 agosto 2020
  • Autore: Redazione VeSA
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La P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Marche ha pubblicato sul sito www.regione.marche.it e sul Bollettino Ufficiale della Regione (BURM) il Decreto del Dirigente PF PVSA n. 117 del 29 Luglio 2020 (e relativo Allegato A) con il quale vengono stabilite le modalità di presentazione delle domande da parte dei Comuni singoli o associati, delle Unioni dei Comuni e delle Unioni montane ai fini dell’assegnazione di contributi regionali per il ricovero, la custodia e il mantenimento di cani randagi catturati e ospitati presso canili o rifugi sia pubblici che privati, così come previsto dall’art. 16 della L.R. 10/1997, secondo il criterio stabilito dall’art. 10 del R.R. 2/2021, per gli anni 2017, 2018 e 2019.

In particolare si ricorda che la L.R. 10/1997Norme in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo” e s.m.i. ha l’obiettivo di tutelare le condizioni di vita degli animali d’affezione, promuovere la protezione degli stessi e il controllo del randagismo al fine di realizzare su tutto il territorio regionale un corretto apporto uomo-animale.

Nell’Allegato A del DD.PF viene quindi chiarito che possono accedere ai contributi regionale previsti i Comuni singoli o associati, le Unione di Comuni e le Unioni Montane.

Le domande devono essere inviate, conformi al modello presente in allegato, alla P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Agenzia Sanitaria della Giunta Regionale per posta Raccomanda A.R. o via PEC all’indirizzo: regione.mache.veterinarialimenti@emarche.it, entro il termine di 45 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso nel Bollettino ufficiale della Regione Marche (BURM).

Si precisa inoltre che le istanze vanno presentate separatamente per ciascuna delle annualità 2017, 2018 e 2019, corredate di tutta la documentazione necessaria, così come dettagliatamente indicato, e di copia del documento di identità del firmatario.

Fra i documenti da allegare in particolare anche una relazione sulle attività correlate alla gestione dei canili o rifugi che sono state programmate e attuate a seguito dell’emergenza COVID nel corso dell’anno 2020.

Viene infine sottolineato che, prima di procedere all’assegnazione e alla liquidazione del contributo, potranno essere effettuate delle verifiche tramite l’anagrafe canina informatizzata ed eventualmente tramite ispezioni in loco.

 

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

 

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