X
GO

Workshop – Oltre i conflitti: lo stato di conservazione del lupo e degli altri carnivori nell’Appennino Centrale Urbino 22 aprile 2010 -Documento finale

  • 26 aprile 2010
  • Autore: Redazione VeSA
  • Visualizzazioni: 1969
  • 0 Commenti

Urbino, 22 aprile 2010


I partecipanti al Workshop “Oltre i conflitti: lo stato di conservazione del lupo e degli altri carnivori nell’Appennino Centraletenutosi presso il Campus scientifico “Sogesta”, Facoltà di Scienze e Tecnologie, Università degli Studi “Carlo Bo” Urbino il 22 aprile 2010 approvano all’unanimità il seguente documento.

L’iniziativa rappresenta il punto di partenza del “Programma per la conservazione del Lupo e di altri carnivori eventualmente segnalati nei Parchi, nei siti Natura2000 e nel restante territorio dell’Appennino marchigiano avviato e finanziato dalla Regione Marche e dalle Aree protette interessate (Sasso Simone e Simoncello, Furlo, Gola della Rossa, Monte Sibillini, Gran Sasso – Laga) dalla presenza delle specie oggetto del programma. Nelle zone circostanti le aree protette le azioni di monitoraggio saranno garantite dalle Province e dal CFS.

I numerosi interventi dei relatori hanno messo a fuoco la situazione relativa allo status di conservazione del Lupo Canis lupus e dell’Orso Ursus arctos specie presenti nella macro regione appenninica italiana, con particolare riferimento ai territori della Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio.

Diverse esperienze di monitoraggio (wolf-howling, snow-tracking, radio-tracking, fototrappolaggio) ed in particolare le metodologie di identificazione genetica e la carta delle distribuzione dei genotipi rappresentano la base comune su cui costruire un progetto interregionale di conservazione delle popolazioni appenniniche di Lupo ed Orso, per altro confermato dalle linee di indirizzo della Comunità Europea.

Tuttavia la presenza di questi grandi predatori diffusa sul territorio (aree protette e non) crea notevoli problemi di gestione dei conflitti con alcune attività dell’uomo.
Per tanto si ritiene necessario fornire alla pubblica amministrazione (nella sua articolazione: Regione, Provincia, Università, Istituti Zooprofilattici, Aree protette e comunità montane) strumenti idonei alla gestione e mitigazione dei conflitti, attraverso uno specifico progetto interregionale in grado di catturare risorse e finanziamenti comunitari o locali, a partire dal prossimo bando LIFE+ 2010 del 5 maggio.

L’assemblea dei partecipanti a questo Workshop auspica che nel proseguo di queste attività sia sempre più coinvolta la rete sinergica formata dalle 6 regioni dell’Appennino centrale, la serie di Aree protette e gli Osservatori Regionali Faunistici e della Biodiversità.
 

Ultima modifica: 26 aprile 2010

Stampa
Tag:
Valutazioni:
Nessuna valutazione

Redazione VeSARedazione VeSA

Altri articoli di Redazione VeSA

Contatta l'autore

Contatta l'autore

x