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Fauna Selvatica : da problema ad opportunità. Seminario formativo - informativo per operatori economici della provincia di Bologna

  • 3 maggio 2012
  • Autore: Redazione VeSA
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La creazione di una filiera locale nel territorio

Presso la sede della “Società Agricola S.Uberto s.s. di Roberto Aleotti”  a Pizzano di Monterenzio (BO), si è tenuto in data 23.04.2012 , un interessante Seminario formativo-informativo per operatori economici del settore alimentare ( ristoratori,esercenti,operatori agrituristici,titolari di macellerie,etc ) sulle tematiche inerenti la gestione della fauna selvatica e l’opportunità di sviluppo di una filiera locale nel territorio di carni di selvaggina

L’evento , organizzato da “Dinamica” Soc. Cons. a.r.l. –Bologna (BO), è stato programmato in sinergia con la Provincia di Bologna – Assessorato alla pianificazione faunistica   con il contributo dell’Ambito Territoriale di Caccia- BO 2 e del Presidente della Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese  con forte coinvolgimento nello svolgimento del seminario sia del Servizio tutela e sviluppo fauna della Provincia di Bologna che dei Servizi Veterinari territoriali del Sistema Sanitario Regionale.

Tenuto conto del crescente interesse che, nel complesso panorama di gestione faunistica, desta lo stato di salute della fauna selvatica ed il  consumo delle carni di selvaggina, il seminario  ha  affrontato numerose tematiche inerenti al settore , nell’intento di fornire precise indicazioni agli operatori economici presenti di come contribuire a  creare e “valorizzare” una filiera locale  territoriale di carne di selvaggina , nel rispetto della vigente normativa   sulla sicurezza alimentare e tutela ambientale .

Dopo i saluti dei rappresentanti degli organizzatori, ha aperto i lavori del seminario la Dott.ssa Maura Guerrini ( Dirigente Servizio tutela e sviluppo fauna Provincia di Bologna ) che ha presentato una sintetica relazione sulla protezione della fauna e gestione venatoria in Emilia Romagna ,  con particolare riferimento alla Provincia di Bologna. Vari gli argomenti trattati tra cui : l’esposizione del  Piano faunistico venatorio, la proiezione dei dati sui capi abbattuti a caccia e nei piani di controllo faunistico e sulla consistenza e distribuzione degli allevamenti di selvaggina da carne nel bolognese.

Successivamente  Enzo Berzieri e  Gino Mazzamurro ( collaboratori Servizio tutela e sviluppo fauna Provincia di Bologna ) hanno illustrato la loro esperienza sui metodi di abbattimento degli ungulati selvatici e relativa influenza sulla qualità e igiene delle carni . Al termine della loro presentazione, coerentemente con i temi trattati, hanno consegnato  a tutti i partecipanti , come materiale didattico, una loro pubblicazione intitolata “ Caccia di selezione”, realizzata con la partecipazione della Provincia di Bologna ed con  il Patrocinio dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e della Regione Emilia Romagna, dove  vengono affrontate le varie problematiche riguardanti: la gestione faunistica ; il controllo dei capi abbattuti; il trattamento della carcassa; il trattamento della carne.

Le successive relazioni , in materia di igiene della selvaggina e sanità pubblica, sono state presentate da Medici Veterinari .
Ha aperto i lavori il Dott. Alessandro Marliani ( Direttore f.f. Servizio Igiene degli allevamenti e delle produzioni Zootecniche –ASL Bologna ) che ha relazionato sulle disposizioni normative a tutela del consumo di carne di selvaggina allevata e cacciata.

La Dott.ssa Elisa Armaroli ( Veterinario Libero Professionista )  ha brillantemente illustrato il ruolo delle persone e  dei cacciatori formati in materia di igiene della selvaggina (  anche ai sensi del Reg CE 853/04 ) alla luce della crescente e consolidata esperienza di formazione/informazione messa in atto nelle Province di Bologna e Modena.

Il Dott.Roberto Barbani ( Veterinario Dirigente- Servizio Igiene degli alimenti di Origine Animale –ASL Bologna ) ha relazionato sul ruolo e l’importanza dei Centri di Lavorazione Selvaggina ( Stabilimenti con “Riconoscimento Comunitario “) nella Provincia di Bologna a garanzia della qualità e sicurezza alimentare dei prodotti derivati. Ha inoltre fornito alcuni interessanti dati di ricerca sulla qualità “nutrizionale” delle carni di ungulati selvatici.

Il Dott. Mauro Ferri ( Veterinario Dirigente –Servizio Veterinario Sanità Animale –ASL- Modena ) ha esposto , in maniera sintetica ma esaustiva, gli adempimenti che gli operatori del settore alimentare devono ottemperare per l’acquisizione “diretta”di selvaggina cacciata . La sua relazione ha  integrato quella  sul “ cacciatore produttore primario” , svolta dal Sig. Carlo Fioravanti ( Tecnico nel settore Prevenzione –ASL-Bologna )   che ha trattato le tematiche delle procedure post-abbattimento per la cessione diretta al consumatore finale e per l’invio al Centro di lavorazione della selvaggina.

Nella parte finale del Seminario , è intervenuto,  il Sig. Roberto Aleotti ( Società Agricola S.Uberto s.s. ) nella sua “doppia veste” di ospite ( il momento formativo si è infatti tenuto presso strutture della sua Azienda  ) e contestuale operatore del settore . Ha espresso le sue considerazioni sulla commercializzazione della selvaggina individuando opportunità e criticità .

Successivamente, rappresentanti della Macelleria Zivieri  (Castel di Casio) e dell’URCA ( Unione Regionale Cacciatori Appennino ) hanno portato le loro rispettive esperienze sulla valorizzazione delle carni di selvaggina .

Hanno infine concluso i lavori il Sig. Fini Mauro ( Regione Emilia Romagna-Responsabile agriturismo e multifunzionalità rurale ) e la Dott.ssa Marilena Colasante ( Commercialista ) che hanno messo a fuoco e suggerito soluzioni  su alcuni aspetti, procedurali e fiscali, relativamente  all’acquisto di fauna selvatica da parte di imprenditori agricoli ed esercenti (O.S.A : agriturismi ,macellerie, ristoranti,etc ).
 
Nonostante la “complessità“ degli argomenti trattati, tutti i partecipanti hanno mostrato interesse per le varie tematiche, sia di valenza commerciale che igienico –sanitaria.
 
Il seminario, in linea con i contenuti del Reg.CE 853/04 in materia di igiene della commercializzazione della selvaggina cacciata, può essere considerato un appropriato esempio  di sinergia tra Enti di gestione faunistica e venatoria, Autorità sanitaria ed Operatori del Settore Alimentare sul tema della valorizzazione di una filiera locale collegata al territorio, nel rispetto della tutela faunistico-ambientale e della sicurezza alimentare .

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Ultima modifica: 3 maggio 2012
 
 

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