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SI AGGRAVA LA SITUAZIONE INFLUENZA AVIARIA IN ITALIA E SI INASPRISCONO LE MISURE PRECAUZIONALI

  • 25 ottobre 2021
  • Autore: Redazione VeSA
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Pochi giorni dopo l’emanazione della Nota  0023818-15/10/2021-DGSAF-MDS-P, con la quale il Ministero della Salute aveva già provveduto a rafforzare le misure di biosicurezza e sorveglianza a livello nazionale, un nuovo focolaio di H5N1 ad alta patogenicità (confermato il 19 ottobre appena trascorso) in un allevamento di tacchini in provincia di Verona, costringe la Direzione Generale della Sanità Animale (DGSAF) ad esprimersi nuovamente sulla questione (nota Ministeriale 22.10.2021).

Il riscontro della patologia nel Veneto, in una zona ad alta densità di allevamenti (DPPA), che segue a pochi giorni di distanza il focolaio di Ferrara (a bassa patogenicità), dimostra, secondo il Ministero “un chiaro aumento del rischio di introduzione di virus dell’influenza aviaria nella popolazione avicola domestica”, il che richiede quindi l’opportunità di mettere in atto ulteriori misure di contrasto.

La situazione attuale ha quindi necessitato delle seguenti disposizioni urgenti:

su tutto il territorio nazionale:

- si rimarca, sull’intero territorio italiano, l’obbligo, per chiunque detenga volatili, di segnalare ai Servizi Veterinari i sospetti di ingresso di malattia (ad esempio comparsa di sintomi tipici dell’influenza aviaria, aumento della mortalità o importanti variazioni nella produzione di uova e consumo giornaliero di mangime e/o di acqua). Il comportamento dei Servizi sanitari si dovrà attenere a quanto specificato nel recente dispositivo citato (vedi a riguardo, l’articolo precedente sulla medesima problematica);

- si devono rafforzate le attività di vigilanza sanitaria presso luoghi di concentrazione di avicoli quali mercati, mostre, esposizioni ed eventi culturali, con particolare attenzione ai controlli sulle aziende di origine e di destinazione degli animali.

Nelle zone A e B così definite dall’Accordo Stato Regioni 25 luglio 2019, rep. 125:

- dovranno essere effettuati, nei tacchini da carne e nelle ovaiole a fine ciclo destinate al macello, una visita clinica entro le 96 ore precedenti il primo carico ed il contemporaneo prelievo di 20 tamponi tracheali e 20 campioni di sangue per capannone (fino ad un massimo di 60 per allevamento) per i consueti esami virologici e sierologici. Se le operazioni di carico dovessero protrarsi per più giorni, i prelievi dovranno essere ripetuti ogni 72 ore. In questa attività i Veterinari Ufficiali possono essere supportati anche dai Veterinari aziendali;

- deve essere sospeso l’utilizzo di richiami vivi dei volatili appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi, e tali animali non essere spostati per alcun motivo se non a seguito di autorizzazione da parte del Servizio veterinario competente per territorio;

- viene sospeso il rilascio di selvaggina da penna da ripopolamento.  In deroga le Autorità competenti locali potranno autorizzare tale pratica dopo un’attenta analisi del rischio con precisa individuazione di territori idonei ed escludendo naturalmente le zone ad alta densità di allevamenti (nel rispetto dell’articolo 4, comma 4, lettera g) della Decisione di Esecuzione 2018/1136/UE).

- la concentrazione avicoli in occasione di mercati, mostre, esposizioni ed eventi culturali può essere autorizzata dall’autorità competente locale subordinandola all’applicazione di rigide misure di biosicurezza che riducano al minimo il rischio di diffusione del virus.

Il Ministero, sulla base dell’evoluzione della situazione epidemiologica della malattia, si riserva la facoltà di emanare, nei prossimi giorni, ulteriori disposizioni.

 

Autore: Giuseppe Iacchia

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Categorie: Biosicurezza
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