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Farmaci Non-Antibiotici e Resistenza Antimicrobica

Una Prospettiva Emergente per la Salute Pubblica e Veterinaria

 

La resistenza antimicrobica (AMR) è una delle sfide più pressanti per la salute globale, minacciando l'efficacia delle terapie contro le infezioni batteriche.
Al centro di questa problematica c'è spesso l'Escherichia coli (E. coli), un batterio versatile che può causare infezioni gravi e che è notoriamente abile nell'acquisire e diffondere geni di resistenza.
Tradizionalmente, la ricerca e gli sforzi di contenimento dell'AMR si sono concentrati principalmente sull'uso e, talvolta, sull'abuso degli antibiotici.
Tuttavia, una nuova e intrigante area di indagine sta emergendo, suggerendo che il quadro potrebbe essere più complesso.
Questo filone di ricerca apre una dimensione critica e finora sottovalutata nella comprensione e nella gestione dell'AMR.
I farmaci non-antibiotici comprendono una vasta gamma di sostanze utilizzate quotidianamente in medicina umana e veterinaria, come antidolorifici, antinfiammatori, sedativi, antiparassitari e molti altri.
Sebbene non siano progettati per uccidere o inibire direttamente i batteri, la loro potenziale influenza sulla selezione o sullo sviluppo della resistenza in E. coli merita attenzione.
Il fatto che anche farmaci apparentemente innocui dal punto di vista della pressione selettiva antibiotica possano giocare un ruolo, direttamente o indirettamente, nel promuovere l'AMR in un patogeno così rilevante come E. coli, obbliga a riesaminare le nostre strategie di prevenzione e controllo.
 
Rilevanza per il Settore Veterinario e la Sicurezza Alimentare
In questo settre le implicazioni sono particolarmente significative:
Salute Animale: L'uso diffuso di farmaci non-antibiotici negli allevamenti animali e negli animali da compagnia potrebbe, se confermato, contribuire alla diffusione di ceppi di E. coli resistenti, rendendo più ardue le cure delle infezioni batteriche.
Catena Alimentare: La presenza di E. coli resistenti negli animali da reddito può portare alla contaminazione di prodotti alimentari, rappresentando un rischio diretto per la salute dei consumatori.
Approccio "One Health": Questa prospettiva rafforza la necessità di un approccio integrato che consideri l'interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, riconoscendo che le pratiche in un settore possono avere ripercussioni significative su tutti gli altri.
 
La Necessità di Approfondire e Agire
È importante sottolineare che l'estratto fornito indica il tema dello studio, ma non i risultati specifici o i meccanismi precisi attraverso i quali questi farmaci non-antibiotici potrebbero influenzare l'AMR.
Tuttavia, la sola individuazione di questo campo di ricerca sottolinea la necessità di indagini scientifiche approfondite per comprendere appieno questi fenomeni.
Comprendere come i farmaci non-antibiotici interagiscono con il microbioma e la selezione della resistenza è cruciale per sviluppare linee guida più complete e strategie di mitigazione dell'AMR più efficaci. Questo potrebbe portare a una revisione delle pratiche di prescrizione e gestione di tutti i farmaci, non solo degli antibiotici, per salvaguardare la loro efficacia a lungo termine e proteggere la salute pubblica.
Continuare a monitorare e studiare tutti i fattori che possono influenzare l'AMR sarà essenziale per la tutela della salute umana e animale.

 

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Alessandro BaiguiniAlessandro Baiguini

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