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I CONTROLLI DI BIOSICUREZZA A PREVENZIONE DELLA PSA

  • 16 giugno 2020
  • Autore: Redazione VeSA
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Si susseguono, da parte del Ministero della Salute, raccomandazioni sanitarie al fine di scongiurare il più possibile l’introduzione della Peste Suina Africana sul territorio nazionale, la cui possibilità immanente  "rischia di aumentare ulteriormente con il passare del tempo", come si legge a firma del Direttore dell'Ufficio di "Sanità animale e gestione operativa del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali" nella recentissima nota 0013450-12/06/2020-DGSAF-MDS-P.

Questa ulteriore raccomandazione si inserisce nell'ambito della prevenzione e controllo della PSA e rimarca come sia fondamentale la corretta, reale e puntuale applicazione delle norme di  biosicurezza nlle aziende suinicole nazionali.

Attraverso interventi strutturali, pratiche comportamentali e organizzative, l'OSA (in questo caso allevatore o detentore degli animali) deve essere in grado di prevenire e, se del caso, gestire il rischio di introduzione e propagazione della malattia. Destano infatti preoccupazione le possibili conseguenze derivanti dalla diffusione di alimenti o altri materiali contaminanti, veicolati da viaggiatori o  trasportatori, che possono entrare in contatto con i suini autoctoni.

L'applicazione delle norme di biosicurezza si affiancano, nelle Marche, alle attività di sorveglianza previste dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale Marche n. 150 del 13 maggio 2020, che ha da poco iniziato il suo percorso attuativo sul campo.

Come noto l’Italia, intesa come penisola, è attualmente indenne da casi di PSA, presenti invece in Sardegna, Regione in cui l’infezione sussiste dal 1978 (da cui le persistenti restrizioni ai movimenti di alimenti ed animali dall’isola).

Il resto dell’Europa desta invece grande preoccupazione a causa di una situazione epidemiologica in costante evoluzione da quando dall’Est, nel 2007, la malattia ha iniziato una progressiva diffusione coinvolgendo attualmente Paesi Membri  e Stati dell'area balcanica. Soprattutto questi ultimi rappresentano una grossa minaccia per l’Italia data la stretta vicinanza geografica.

La Direzione Generale della Sanità Animale, con le note inerenti come l’ultima sopra citata, intende  stimolare il mondo veterinario, e nella fattispecie i Servizi Veterinari regionali ed i Liberi Professionisti del settore, nell’adozione  e nell'applicazione  dei Piani di Sorveglianza della PSA, nell’attenzione alla biosicurezza degli allevamenti suinicoli e nell’utilizzo delle check list presenti in classyfarm.

Si precisa inoltre che elementi di verifica come la presenza di zone filtro, procedure di pulizia dei ricoveri e delle attrezzature, registri dei visitatori, piazzole per la disinfezione degli automezzi o locali adibiti alla quarantena di riproduttori di nuova introduzione, sono ritenute prioritari per il monitoraggio della Peste Suina Africana,  rimarcando come questi elementi di verifica mostrano una grande analogia con quanto contenuto del Decreto 13 dicembre 2018 concernente le misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile.

E' bene specificare che compito dei Veterinari ufficiali è la verifica delle procedure di biosicurezza, almeno negli allevamenti che fanno parte del campione selezionato per il controllo anagrafico, tramite specifica scheda di rilevamento (Check list) che è stata appositamente creata nel sistema Classyfarm.

I Veterinari aziendali, registrati in Classyfarm e aventi mandato di operare da parte dell'azienda zootecnica oggetto di controllo, utilizzano invece la specifica bio-check list  già presente nel sistema.

I dati ottenuti da entrambi i controlli, opportunamente valutati ed elaborati, permetteranno di avere una visione sinergica di insieme dello status sanitario regionale e nazionale degli allevamenti suinicoli, permettendo di pianificare successivamente  le misure da applicare in modo omogeneo e conforme alla reale situazione epidemiologica italiana.

 

Autori

Dott.ssa Eloisa Terzetti

Dott. Giuseppe Iacchia 


 

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Categorie: Peste suina
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