Il 15 Novembre 2019, la FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) ha pubblicato una versione aggiornata del Codice Deontologico del Medico Veterinario, approvata dal Consiglio Nazionale della stessa Federazione, recante modifiche agli articoli 1, 15 e 48.
Innanzitutto l’Articolo 1 afferma che il Medico Veterinario svolge la propria attività professionale al servizio della collettività e a tutela della salute degli animali e dell’uomo. In particolare però ambiente ed ecosistema, come chiaramente specificato nella nota all’articolo in esame, diventano aspetti di notevole importanza nello svolgimento dell’attività del Medico Veterinario.
Nella nota si sottolinea infatti che i Medici Veterinari sono in grado di produrre numerose informazioni utili allo studio delle patologie ambientali correlate e all’identificazione e quantificazione dei legami tra le molteplici cause ed effetti avversi alla salute. Il Medico Veterinario quindi ha la responsabilità civile ed etica nel proporsi nello studio dell’accoppiata rischio ambientale/salute umana e, di conseguenza, nell’orientare le scelte delle politiche della prevenzione. La Fnovi continua specificando che il Medico Veterinario, nel riconoscere i valori costituzionali della salute individuale, collettiva e dell’ambiente è chiamato quindi a contribuire alla salvaguardia delle risorse naturali della Terra (aria, acqua, flora, fauna e particolarmente sistema ecologico naturale) mediante azioni di prevenzione e mitigazione dei fattori di rischio naturali o dipendenti da intervento antropico. In base alle conoscenze disponibili, si adopera per una puntuale e diligente individuazione dei fattori di vulnerabilità cui sono esposti l’uomo e l’ecosistema e supporta, quale sentinella ambientale, i cittadini e le autorità con azioni di informazione, educazione e studio utili alla valutazione del rischio ambientale cui è esposto il sistema ecologico.
Si fa notare quindi come il Medico Veterinario è tenuto a dare appropriata e precoce comunicazione agli interessati ed agli organi di prevenzione di ogni implicazione riconducibile a patologie ambiente-correlate e favorisce l’acquisizione di consapevolezza e attenzione per un uso appropriato del sistema ecologico che deve essere salvaguardato a beneficio delle generazioni presenti e future.
Anche l’Articolo 15 (Dovere di tutela) ribadisce come ambiente ed ecosistema siano elementi connotanti la professione del Medico Veterinario e rientrino fra i suoi doveri deontologici. Nell’articolo si evidenzia infatti come il Medico Veterinario sia tenuto, nell’esercizio della professione, alla tutela della salute e del benessere animale, alla tutela diretta ed indiretta della salute umana dai pericoli provenienti da alimenti di origine animale, da animali e da mangimi, alla tutela dell’ambiente e a favorire la consapevolezza e l’attenzione per il mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi ed un uso appropriato delle risorse naturali in relazione ad uno sviluppo globale sostenibile.
Altro aspetto di fondamentale e di attuale interesse (si è conclusa da pochi giorni la “Giornata europea e la Settimana Mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici”) è affrontato all’articolo 48: l’uso appropriato degli antibiotici.
Nel Codice deontologico per prima cosa si afferma che la prescrizione a fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione è una diretta, specifica, esclusiva e non delegabile competenza del Medico Veterinario, impegna la sua autonomia e responsabilità professionale e deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico. La prescrizione deve fondarsi sulle evidenze scientifiche disponibili, sull'uso ottimale delle risorse e sul rispetto dei principi di efficacia clinica, di sicurezza e di appropriatezza.
Nello stesso articolo si sottolinea quindi come il Medico Veterinario debba promuove e sostenere l’impiego prudente, responsabile e consapevole degli antimicrobici anche per il contrasto all’antimicrobico resistenza.
In un sistema ONE-HEALTH, l’unico potenzialmente efficace nei confronti dell’AMR, basato su un approccio multisettoriale e integrato che interessi tutti i diversi settori coinvolti, la medicina veterinaria e il medico veterinario nello specifico giocano quindi un ruolo di fondamentale e indubbia importanza.
La valenza deontologica dell'uso prudente degli antibiotici in Medicina Veterinaria è indicata anche nelle azioni raccomandate dalla Commissione Europea con le Linee Guida del 2015 così come viene ribadita anche nel Nuovo Codice di Condotta per i Veterinari Europei pubblicato ad Ottobre 2019 dalla FVE (Federation of Veterinarians of Europe).
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola