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Commercio agroalimentare in UE nel 2018

  • 16 settembre 2019
  • Autore: Redazione VeSA
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IMPORT ed EXPORT in UE

Dopo una performance impressionante nel 2017 e in linea con le tendenze mondiali, il commercio agroalimentare dell'UE ha leggermente rallentato e ha raggiunto un valore di 254 miliardi nel 2018. In particolare 138 miliardi di esportazioni e 116 miliardi di importazioni, con un saldo positivo di 22 miliardi di euro netti.

Con questi valori l'UE conferma, ancora per un altro anno, la sua posizione di maggiore esportatore mondiale e di secondo importatore mondiale (in precedenza l’UE ha occupato il primo posto) di prodotti agroalimentari.

I dati indicati sono stati pubblicati il 5 Settembre dalla Commissione Europea (rapporto annuale Agri-food Trade in 2018).

In occasione della presentazione della relazione, il Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan ha dichiarato: "La politica agricola comune (PAC), sempre più orientata ai mercati e al sostegno della competitività e dell'innovazione, e l’eccellente reputazione di offrire alimenti sicuri, sostenibili, nutrienti e di qualità ha dato un contributo decisivo al successo del commercio dei prodotti agricoli dell'UE”. Il commissario continua affermando che il commercio è sicuramente una priorità politica per la Commissione europea che si è impegnata per concludere nuovi accordi commerciali (Mercosur, Giappone, Singapore, Messico, Corea del Sud, Vietnam e Canada) e continuerà ad aiutare i produttori a trarre il massimo vantaggio dalle opportunità loro offerte su scala mondiale e a garantire costantemente che i settori più sensibili beneficino di garanzie e di tutele sufficienti.

ESPORTAZIONI: DOVE e COSA

Le cinque principali destinazioni dei prodotti agroalimentari dell'EU rimangono gli Stati Uniti, la Cina, la Svizzera, il Giappone e la Russia, che rappresentano il 40% delle esportazioni dell'UE. Oltre a negoziare accordi commerciali che accrescono le opportunità degli agricoltori dell'UE, la Commissione europea aiuta gli esportatori a entrare in nuovi mercati e a beneficiare di possibilità commerciali grazie ad attività di promozione.

I vini e i vermouth sono ancora in cima alla lista dei prodotti esportati, i liquori e le altre bevande alcoliche sono al secondo posto, seguono i prodotti alimentari e varie preparazioni alimentari per la prima infanzia (per tutti questi prodotti le esportazioni sono aumentate nel 2018), cioccolato, pasta e pasticceria. Le esportazioni di grano hanno invece subito un calo sostanziale.

In particolare, i prodotti agricoli hanno rappresentato una quota stabile del 7% del valore totale delle merci esportate dall’UE nel 2018, con una diminuzione minima dello 0,2% rispetto al 2017, classificandosi al quarto posto dopo i macchinari, altri beni manifatturieri e i prodotti chimici.

Complessivamente l'agricoltura e le industrie e i servizi connessi ai prodotti alimentari creano circa 44 milioni di posti di lavoro nell'UE. La catena di produzione e di trasformazione alimentare rappresenta il 7,5% dei posti di lavoro e il 3,7% del valore aggiunto totale dell'UE.

IMPORTAZIONI: DA DOVE e COSA

L'UE importa soprattutto tre tipi di prodotti:

1. alimenti che non sono prodotti in UE o che lo sono solo in misura limitata come frutta tropicale, caffè e frutta fresca o secca (pari al 23,4% delle importazioni nel 2018);

2. prodotti destinati all'alimentazione degli animali (compresi i pannelli di semi oleosi e i semi di soia, che costituiscono insieme il 10,8% delle importazioni);

3. prodotti utilizzati come ingredienti in fasi successive di trasformazione (come l'olio di palma).

Nel 2018 le importazioni dagli Stati Uniti hanno registrato la crescita più rapida, con un aumento del 10%, collocando il paese in cima alla classifica dei fornitori di prodotti agroalimentari dell'UE.

La relazione completa comprende anche una panoramica sui risultati commerciali dei principali partner dell'UE (Stati Uniti, Cina, Brasile, Giappone e Russia) e sui loro flussi commerciali con l'UE, nonché un capitolo relativo agli scambi e alla cooperazione con i paesi meno sviluppati.

 

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

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Categorie: Import-export
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