🦠 Batteriofagi: Un'arma chiave contro l'antibiotico‑resistenza
1. Contesto e importanza nella lotta all’AMR
L’antimicrobico‑resistenza (AMR) è identificata come una delle tre principali minacce per la salute nell’UE, responsabile di oltre 35 000 morti ogni anno e di un grave impatto economico.
I batteriofagi — virus altamente specifici che attaccano e distruggono batteri — rappresentano una strategia innovativa complementare o alternativa agli antibiotici.
2. Riconoscimento istituzionale in Europa
La Commissione Europea sottolinea la necessità di:
- riconoscere il ruolo dei batteriofagi nei sistemi alimentari sostenibili
- definire un quadro regolatorio chiaro per l’autorizzazione di prodotti a base di fagi
- promuovere ricerca, sviluppo e sperimentazioni cliniche nel settore
Il Parlamento europeo ha firmato una “Common Declaration” per spingere su questa agenda, coinvolgendo comunità scientifica, industria, veterinaria, agricoltura e società civile
3. Stato dell’arte e ostacoli regolatori
- Sebbene diversi dossier siano in fase di valutazione, non esiste ancora un prodotto formalmente autorizzato nell’UE, né come additivo alimentare né come medicinale veterinario.
- L’uso terapeutico dei fagi è attualmente permissivo solo in contesti di “uso compassionevole” o emergenziale (es. in Georgia, Russia).
- Le autorità nazionali (in 15 su 18 Paesi UE) concordano nell’inquadrare i fagi come medicinali, richiedendo autorizzazioni di mercato analoghe a quelle dei farmaci
4. Applicazioni nei vari settori “One Health”
🌡️ Medicina umana
- Fagi personalizzati in via sperimentale per infezioni multi‑resistenti—caso esemplare: trattamento salvavita negli USA .
🐮 Veterinaria, agricoltura e ambiente
- Impiego nei mangimi per ridurre antibiotici in zootecnia, superficie alimentare, acque reflue e controllo di patogeni (es. Erwinia in frutticoltura)
- Applicazioni ambientali: disinfezione di infrastrutture sanitarie e trattamento di reflui.
5. Vantaggi biologici e operativi
- Specificità contro batteri patogeni senza danneggiare la microflora umana o animale.
- Capacità evolutiva di adattarsi ai meccanismi di difesa batterica: maggiore flessibilità rispetto agli antibiotici statici.
- Possibile effetto “resensibilizzante”: alcuni batteri diventano nuovamente sensibili agli antibiotici dopo l’esposizione ai fagi.
6. Sfide cliniche e di normalizzazione
- La ricerca evidenzia la vasta necessità di standardizzazione (ceppi dei fagi, dosaggio, formulazione), sperimentazioni cliniche solide e protocolli regolatori uniformi.
- In Europa si contano oltre 90 studi clinici in corso su infezioni resistenti (vie urinarie, pieghe cutanee, sepsi, ecc.)
- Modelli come quello australiano (STAMP) mirano a ottenere dati sistematici su farmacocinetica, microbioma, risposta immunitaria e dosaggio.
🔬 Conclusione
I batteriofagi rappresentano una soluzione promettente e biologicamente avanzata alla crescente minaccia dell’AMR. L’UE è sul punto di definire il quadro normativo necessario, spinta da iniziative parlamentari e Coalizioni come PhageEU. Tuttavia, per passare dall’uso compassionevole a una routine terapeutica diffusa, servono:
- approvazione formale di prodotti fagici (clinici, alimentari, veterinari),
- evidenze cliniche robuste da studi controllati,
- norme armonizzate sulla produzione, sicurezza ed efficacia.