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Il consiglio della UE interviene sul fipronil nelle uova

  • 9 ottobre 2017
  • Autore: Redazione VeSA
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Il Consiglio "Agricoltura e pesca" del Consiglio della UE, che riunisce i ministri di tutti gli Stati membri dell'Unione, ha sentito  il Commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori Vytenis Andriukaitis  relativamente agli sviluppi della contaminazione delle uova con il fipronil.

Gli Stati Membri intervenuti si sono detti favorevoli a supportare le proposte avanzate durante la  riunione del 26 settembre 2017 organizzata dalla Commissione Europea dedicata al follow-up della contaminazione delle uova con il fipronil (FIPRONIL INCIDENT).

Di seguito vengono riportate le conclusioni e le decisioni approvate al termine della riunione ministeriale:

  1. Migliorare la cooperazione e comunicazione tra Stati membri per dare priorità a sforzi coordinati che permettano un intervento armonizzato durante incidenti o crisi. A tal proposito la Commissione deve rafforzare il suo ruolo di coordinamento precoce;
  2. Creare procedure per garantire una rapida valutazione comune del rischio che possa servire da base per un approccio coordinato di gestione del rischio stesso a livello dell'UE;
  3. Rafforzare i programmi di monitoraggio dei residui in modo coordinato a livello comunitario per consentire una rapida rilevazione dell'eventuale uso di sostanze illegali e poter attuare risposte valide e rapide (gestione del rischio armonizzata e coordinata a livello dell'UE in caso si verifichino episodi di contaminazione o di presenza di residui o rischi chimici);
  4. Colmare il divario tra l'uso del sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF) e il sistema amministrativo di assistenza e cooperazione (AAC) e creare una rete con un unico punto di contatto in ciascuno Stato membro sia per RASFF che AAC al fine di massimizzare il loro potenziale e migliorare ulteriormente lo scambio efficiente e rapido di informazioni;
  5. Istituire in ogni Stato membro un "funzionario per la sicurezza alimentare" per assicurare che le informazioni relative alla sicurezza alimentare e dei mangimi vengano trasmesse rapidamente ed efficacemente;
  6. Migliorare la comunicazione del rischio nei confronti dei cittadini per assicurare il raggiungimento del pubblico in un modo armonizzato e tempestivo attraverso canali appropriati (in particolare i social media e la stampa);
  7. Stanziare adeguate risorse per corsi di formazione per affrontare e gestire le crisi in modo adeguato, garantendo risposte rapide ed efficaci;
  8. Incoraggiare gli operatori del settore alimentare e le loro associazioni di categoria ad attuare e migliorare i programmi di auto-controllo.

Vedi il video degli interventi al Consiglio della UE del 9 ottobre 2017

 

 

Per approfondire:

Fipronil nelle uova: domande e risposte

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