La Tubercolosi bovina è una malattia infettiva contagiosa sostenuta da Mycobacterium bovis che colpisce il bovino ma anche altri mammiferi.
Generalmente ha un andamento cronico caratterizzato da lesioni di tipo nodulare (tubercoli) ed essendo trasmissibile all’uomo viene indicata come una zoonosi.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si stima che ogni anno oltre 140.000 persone si ammalano per tubercolosi bovina e più di 12.000 muoiono, soprattutto nelle regioni dell’Africa e del Sud Est Asiatico.
In Italia grazie ai piani di profilassi sanitaria negli allevamenti bovini, instituiti per la prima volta con la Legge n. 615 del 9 giugno 1964, la patologia nella popolazione umana è sporadica.
Molte province e intere regioni Italiane hanno acquisito la qualifica di territorio Ufficialmente Indenne; nelle Regione Marche l’unica a non averla è la provincia di Macerata.
L’uomo può essere contagiato attraverso:
- Contatto diretto con animali infetti,
- Contatto indiretto con animali infetti mediante aerosol per la contaminazione dei ricoveri,
- Contaminazione diretta con le carcasse di animali infetti attraverso l’ingresso del germe per lesioni sulle mani (malattia professionale per il personale addetto alla lavorazione delle carni),
- Consumo di carne, prodotti carnei e latte provenienti da animali infetti e consumati crudo o poco cotti.
Il Mycobacterium bovis è un germe molto resistente nell’ambiente esterno, pertanto nelle zone dove sono presenti allevamenti infetti rischia di diffondersi nell’ambiente.
I bovini, come altri mammiferi, si infettano facilmente attraverso la via respiratoria e alimentare.
Con la Decisione di esecuzione 2016/168 della Commissione Europea del 05/02/2016 la Provincia di Pesaro-Urbino ha conseguito la qualifica di Provincia Ufficialmente Indenne da tubercolosi bovina.
E’ ormai dal 2008 che non viene riscontrato un caso di tubercolosi negli allevamenti di questo territorio.
Il numero complessivo di allevamenti bovini presenti nella Provincia di Pesaro-Urbino è di 783. Nello specifico:
- 400 sono gli allevamenti da riproduzione con 10.593 capi presenti.
Di questi:
- 18 sono gli allevamenti adibiti alla produzione di latte con 712 capi presenti.
Per quanto riguarda gli allevamenti destinati alla produzione di carne la popolazione è pari a 1.243 capi distribuiti in 383 allevamenti.
Il numero complessivo di capi bovini della Regione Marche è di 50.261 dislocati in 4.844 allevamenti che per la maggior parte sono presenti nell’entroterra mentre nei comuni costieri ormai questa attività sta scomparendo.
Come previsto dalla normativa nazionale e comunitaria tutti gli allevamenti sono registrati mediante un codice aziendale assegnato e registrato nella Banca Dati Nazionale informatizzata e, attraverso un sistema di identificazione individuale, tutti i capi sono identificati e inseriti nel sistema di controllo.
Dopo l'emergenza Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE), ad ogni bovino veniva rilasciato un passaporto che lo accompagnava fino al macello. Tale documentazione, vista la situazione epidemiologica fovorevole, è stata abolita dal 1 Maggio 2015.
Attualmente il sistema di registrazione, ormai collaudato, permette la piena tracciabilità di tutti i bovini presenti negli allevamenti; la movimentazione verso altri allevamenti o al macello può avvenire soltanto se i bovini provengono da allevamenti ufficialmente indenni da tubercolosi.
I controlli ufficiali negli allevamenti da riproduzione
In base alla normativa della Regione Marche - Piano Regionale Integrato per il periodo 2015-2018 approvato con DGRM n.880 del 19/10/2015, tutti i bovini presenti negli allevamenti da riproduzione di età superiore o pari a 42 giorni devono essere sottoposti a controllo per tubercolosi bovina mediante prova allergica, che va valutata a distanza di 72 ore dall’inoculazione intradermica.
Esecuzione prova allergica intradermica
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Reazione allergica positiva quando un bovino ha la TBC
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In applicazione alla normativa comunitaria (Decisione di esecuzione 2016/168 della Commissione Europea del 05/02/2016), nelle zone ufficialmente indenni, ogni allevamento deve essere sottoposto a controllo almeno una volta ogni 24 mesi e, in particolare, ogni anno deve essere controllato il 50% degli allevamenti presenti sul territorio.
Il controllo annuale rimane obbligatorio per tutti gli allevamenti bovini in cui i capi si spostano per motivi di pascolo o sono autorizzati per la produzione di latte crudo.
I controlli ufficiali effettuati nel territorio provinciale nell’anno 2017 (prova allergica) ha interessato 400 allevamenti da riproduzione con un totale di 5.582 capi testati (tutti con esito NEGATIVO).
Visti i risultati, per la provincia di Pesaro-Urbino viene conferma la qualifica di territorio ufficialmente indenne da tubercolosi bovina.
Autori: Dott. Valerio Smilari e Dott. Paolo Luzi