Il sistema dei controlli ufficiali inerenti al Piano Nazionale Controlli Salmonellosi (PNCS)
INTRODUZIONE
Nei Paesi industrializzati, le infezioni trasmesse da alimenti rappresentano un importante problema di sanità pubblica e circa la metà degli episodi di malattia nell’uomo sono causati da salmonelle. Gli episodi epidemici sono frequenti e possono essere perfino trans-nazionali, quando sono implicati prodotti di tipo industriale e la grande distribuzione. Le salmonellosi sono oggetto di attività di sorveglianza, infatti la normativa comunitaria sul controllo delle zoonosi (Direttiva 99/2003/CE, Regolamento 2160/2003/CE) le ha incluse tra i patogeni soggetti a monitoraggio obbligatorio nei vari Stati dell’Unione, affermando l’importanza del controllo delle salmonellosi nell’ambito della produzione primaria ai fini della sicurezza alimentare e fissando gli obiettivi in termini di riduzione della prevalenza negli allevamenti e di adozione di specifici programmi di controllo.
L'attivazione di misure di sorveglianza e di lotta alle zoonosi ha significato un nuovo e più impegnativo approccio alla materia ed ha stabilito un sistema informativo unico per la raccolta dei dati. Al fine di incrementare le misure di controllo nella catena alimentare e proteggere così la salute umana, gli Stati Membri devono reperire tutte le informazioni al riguardo e trasmetterle alla Commissione Europea. Ogni anno, utilizzando un apposito applicativo Web, i dati relativi alle zoonosi nel settore veterinario vengono inviati dai singoli Stati all'Agenzie Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) che provvede ad aggregarli ed analizzarli.
L'ampia ed articolata attività di controllo che i servizi veterinari, unitamente ad altre Autorità, svolgono nella filiera agro-alimentare, rappresenta uno degli elementi più qualificanti dell'attività sanitaria. Il portale dei Sistemi Informativi Veterinari (VETINFO) creato dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro di referenza per l'Epidemiologia Veterinaria (COVEPI), ha lo scopo di raccogliere e presentare i dati, sanitari e non, utili al governo del sistema nazionale della Sanità Animale e Sicurezza Alimentare, con particolare attenzione alla definizione dei rischi sanitari lungo l'intera catena produttiva, dalla produzione degli alimenti per gli animali sino alla messa in commercio degli alimenti per il consumo umano. Tale sistema costituisce, inoltre, il punto di accesso unico per i soggetti istituzionali, le aziende e gli operatori del settore, che lo alimentano e lo utilizzano a vario titolo mediante le specifiche funzionalità dei diversi sottosistemi che ad esso afferiscono.
Il Sistema Informativo Salmonellosi SISalm è parte integrante del sito delle Zoonosi ed è disponibile sotto il portale unico della Veterinaria all’indirizzo www.vetinfo.sanita.it, mentre, per la notifica dei focolai di malattie animali individuati sul territorio italiano è disponibile, sul sito del Sistema Informativo Veterinario, il sistema informativo malattie animali nazionale (SIMAN), che permette mediante accesso riservato alle autorità competenti, di inserire i dati e le informazioni in merito al sospetto e alla conferma di positività che, una volta registrati, possono sia essere trasmessi agli organismi internazionali sia essere consultati e valutati nell’ambito dello studio epidemiologico della malattie animali.
EZIOLOGIA DELLA SALMONELLOSI
Le Salmonelle sono batteri Gram negativi, anaerobi facoltativi, asporigeni, acapsulati, appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae e generalmente mobili per la presenza di ciglia o flagelli, fanno eccezione S. pullorum e S. gallinarum, che per questo motivo vengono dette “salmonelle immobili”. A rigore le salmonellosi di specifico interesse negli avicoli sarebbero proprio quelle sostenute da S. pullorum (pullurosi) e S. gallinarum (tifosi aviare), ospite specifiche ed agenti rispettivamente di forme enteritiche e setticemiche nei polli ed in altri volatili, tuttavia oggetto dei piani di controllo delle salmonellosi negli avicoli sono S. Enteritidis e S. Typhimurium (in particolare a causa del loro maggiore impatto zoonosico), S. Infantis, S. Virchow, S. Hadar in quanto questi sierotipi hanno la possibilità di infettare un ampio spettro di ospiti tra mammiferi ed uccelli domestici e selvatici e possono essere facilmente diffuse da roditori ed uccelli selvatici. Vengono dette paratifosi in quanto rappresentano infezioni dei volatili domestici molto comuni (colonizzazione asintomatica del tratto intestinale, che persiste fino alla macellazione ed è causa di contaminazione delle carcasse), ma raramente causa di malattia acuta sistemica (ad esempio i giovani volatili molto sensibili e soggetti a stress), ma al tempo stesso sono la principale causa di tossinfezione alimentare nell’uomo (per la presenza e la moltiplicazione nel contenuto di uova pulite ed intatte di alcuni sierotipi, come la S. Enteritidis).
L’uomo acquisisce l’infezione attraverso il consumo di prodotti a base di latte o uova, più raramente dalle carni contaminate, la cui infettività viene generalmente rimossa dalla cottura; di conseguenza le carni degli avicoli, per le quali non esiste una tradizione culinaria di preparazioni a base di carni crude, sono caratterizzate da rischio zoonotico relativamente limitato. In ogni caso i piani di lotta alle salmonellosi, prima riguardanti solo i riproduttori e le galline ovaiole, in applicazione del principio di precauzione, sono stati estesi successivamente ai polli ed ai tacchini da carne.
Le infezioni da Salmonella possono interessare sia gli animali a sangue caldo che a sangue freddo. Spesso sono asintomatiche, ma talvolta possono indurre malattia, principalmente a carico dell’apparato digerente. Alcuni sierotipi possono dare forme sistemiche come setticemia, aborto o localizzarsi in vari organi.
Fig. 1.: schema di trasmissione orizzontale di Salmonella spp.
IMMUNOLOGIA
Gli antigeni di superficie delle salmonelle sono in grado di stimolare la formazione di anticorpi protettivi (IgA e IgG), per cui è possibile produrre vaccini inattivati nei confronti dell’infezione.
Non essendo batteri sporigeni, le salmonelle sono poco resistenti al calore; resistono invece a lungo nell’ambiente esterno contaminato da liquami (fino ad un anno), in particolare negli ambienti umidi. Sono efficaci nei loro confronti quasi tutti i comuni disinfettanti.
MODALITÀ DI DIFFUSIONE
La tipica via di trasmissione delle salmonellosi è costituita dal contagio oro-fecale (trasmissione via orizzontale); le salmonelle si diffondono negli avicoli anche per via verticale (contaminazione dell’ovaio e dell’ovidutto) che determina amplificazione esponenziale dell’infezione, se la stessa è presente negli allevamenti di riproduttori. Un’importante fonte di contaminazione degli allevamenti indenni può essere costituita dai mangimi, i quali possono essere contaminati all’origine o successivamente dei locali di stoccaggio. Altrettanto critica la possibilità di introduzione del germe da parte di animali selvatici o sinantropici (roditori, piccioni etc).
Figura 2: schema di trasmissione verticale di Salmonelle Paratifoidi
Manifestazioni cliniche dell’infezione nell’uomo
Nell’uomo vengono descritte forme gastroenteriche ed infezioni extraintestinali. Il processo patogenetico delle forme gastroenteriche ha inizio subito dopo l’ingestione quando le salmonelle raggiungono il lume intestinale, si replicano, aderiscono agli enterociti e invadono la mucosa. Successivamente penetrano nelle cellule e vengono inglobati nei fagosomi; senza subire alcuna alterazione vanno a localizzarsi sulla lamina propria ed è a livello di questa struttura che si replicano rapidamente provocando un processo infiammatorio con congestione, edema e afflusso di cellule del sistema immunitario. Questa prima fase è caratterizzata da sintomi quali febbre, nausea, vomito e dolori addominali. Il vomito (alimentare, acquoso o biliare) è particolarmente intenso e precoce nel bambino piccolo. I dolori addominali possono essere diffusi o localizzati all’epigastrio. Dopo circa 10-20 h insorge la diarrea. La sintomatologia regredisce in 2-4 giorni e nella gran parte dei casi la guarigione è completa, ma il soggetto può rimanere portatore ed eliminare batteri con le feci.
Le infezioni extraintestinali possono presentarsi come batteriemie, setticemie e infezioni localizzate, si sviluppano soprattutto nei bambini e in pazienti immunodepressi come conseguenza di gastroenteriti acute. Il passaggio da una semplice enterite ad una forma sistemica è dovuto alla resistenza della Salmonella al killing fagocitario delle cellule del sistema immunitario. I batteri possono passare ai linfonodi mesenterici e quindi in circolo inducendo semplici batteriemie sintomatiche o manifestazioni settiche con o senza localizzazioni metastatiche. La manifestazione di una forma sistemica dipende sia da fattori intrinseci del microrganismo sia dalle capacità difensive dell’ospite. Tali capacità sono poco efficienti nel neonato e nei pazienti immunodepressi.
PIANO DI CONTROLLO
In attuazione del Regolamento (CE) N. 2160/2003, è stato approvato dalla Commissione Europea (articolo 13 del Regolamento (UE) 652/2014) il programma di eradicazione, lotta e sorveglianza nei confronti dei sierotipi Enteritidis, Typhimurium (compresa la variante monofasica 1,4[5],12:i:- ), Hadar, Virchow ed Infantis per il pollame da riproduzione della specie Gallus Gallus, e dei sierotipi Enteritidis e Typhimurium (compresa la variante monofasica 1,4[5],12:i:- ), nelle categorie rimanenti (ovaiole, polli da carne della specie Gallus Gallus e tacchini sia da riproduzione che da ingrasso della specie Meleagris gallopavo).
Il Ministero della Salute con nota 0004854-21/02/2019 – DGSAF – MDS - P ha reso pubblico il Piano nazionale di controllo delle salmonellosi negli avicoli (PNCS) valido per gli anni 2019-21. Tale piano è curato dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari in collaborazione con il Centro di referenza nazionale Salmonellosi (CRNS), il Centro di referenza per l’antimicrobicoresistenza (CRN-AR) ed il Centro di referenza nazionale per l'epidemiologia veterinaria, la programmazione, l'Informazione e l'analisi del rischio (COVEPI) dell'IZS Abruzzo e Molise
Il piano prevede un’integrazione tra le attività di autocontrollo poste in essere dagli allevatori e quelle di controllo ufficiale, a carico dell’Autorità Competente (AC). Il Regolamento (CE) n. 1003/2005 infatti introduce l’obbligo per gli allevatori di partecipare attivamente con un proprio programma di campionamento, alla verifica del raggiungimento dell'obiettivo comunitario di riduzione della prevalenza di infezione.
Il PNCS 2019-21 introduce anche nuove misure sanitarie nei confronti dei riproduttori Gallus gallus positivi a Salmonella Infantis, secondo il Decreto Ministeriale 4 febbraio 2013, così come modificato dal Decreto del Ministro della Salute 26 novembre 2018 (Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2019 n. 12).
Il PNCS è obbligatorio e deve essere applicato integralmente, su tutto il territorio nazionale, negli allevamenti con capacità strutturale uguale o superiore ai 250 capi; sono esenti solo gli allevamenti familiari (come definito dal DM 13/11/2013), mentre gli allevamenti con capacità strutturale inferiore a 250 capi che movimentano gli avicoli ed effettuano attività commerciale possono applicare un Piano di Autocontrollo aziendale (PdAA) semplificato. I Piani di Autocontrollo aziendali, sia integrali che semplificati, devono essere approvati dai Servizi Veterinari (SV) e la loro applicazione registrata in Banca Dati Nazionale.
Unità di riferimento del PNCS è il gruppo, inteso come insieme di animali allevati nello stesso ciclo, nello stesso locale o recinto (per convenienza chiamato capannone). Il gruppo è registrato in BDN ai sensi del DM 13/11/2013.
Il responsabile dell’allevamento redige il proprio PdAA descrivendo, in modo sintetico e chiaro, la propria realtà aziendale. Il PdAA deve essere specifico per ciascun allevamento e deve contenere informazioni circa i dati anagrafici dell’azienda, la struttura dell’allevamento e della sua modalità di gestione, i dati del veterinario aziendale referente per il PdAA, nonché informazioni sul mangime ed acqua di abbeverata e la programmazione dei controlli su tali matrici, sulla gestione della pollina, sullo smaltimento delle carcasse, sulle procedure di pulizia, disinfezione e disinfestazione, sulle misure di biosicurezza adottate come da Decreto 13 dicembre 2018 Proroga e modifica dell'ordinanza 26 agosto 2005 e successive modificazioni, concernente: «Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile». Sempre nel PdAA devono essere riportati il piano di campionamento per la ricerca di Salmonella spp nei gruppi di animali e l’indicazione di chi effettua il campionamento, dei laboratori che ricevono i campioni e che eseguono le analisi, la modalità di comunicazione degli esiti analitici all’AC e la gestione di eventuali positività.
Il responsabile dell’azienda è chiamato ad inserire in modo completo e nei tempi richiesti, i dati relativi ai campionamenti nel SISalm.
Anche negli incubatoi è prevista la stesura e l’approvazione di un PdAA adeguato a tale realtà aziendale. La frequenza e le modalità dei campionamenti di autocontrollo sono stabilite dal responsabile dell’incubatoio, in accordo con il SV, in base a parametri epidemiologici, condizioni di biosicurezza, capacità della struttura e altre condizioni rilevanti.
ll SV effettua sistematicamente controlli in tutti gli allevamenti oggetto di PNCS, (Regolamento (CE) n. 2160/2003 art. 3.2 (c)); le ispezioni e le visite sono finalizzate ad accertarne la corretta applicazione, in particolare modalità e frequenza dei campionamenti in autocontrollo, verifica della congruenza dei rapporti di prova rilasciati dai laboratori rispetto a quanto previsto dal PdAA, tempi intercorsi tra prelievo, inizio analisi e comunicazione dell’esito e gestione di eventuali positività.
La frequenza delle ispezioni è almeno annuale per le aziende autorizzate ad effettuare scambi intracomunitari. Per le altre tipologie aziendali la frequenza è modulata caso per caso, secondo la valutazione del rischio. Per la valutazione del rischio, il SV considera parametri epidemiologici, condizioni di biosicurezza, dimensioni numeriche dei gruppi di avicoli presenti in azienda, pregresse non conformità ed altri criteri ritenuti rilevanti. Il SV elabora relazioni scritte sulle visite effettuate in cui sono indicati gli obiettivi, i risultati del controllo e, se del caso, le azioni che l’OSA deve adottare ed eventuali sanzioni.
I campioni ufficiali sono prelevati dal SV e sono esaminati presso il laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) competente per territorio.
Le attività di controllo del PNCS sono finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo comunitario di riduzione della prevalenza dei sierotipi di Salmonella rilevanti per la salute pubblica che è pari:
- All’1% o meno per i gruppi di riproduttori e di polli da carne Gallus gallus e per i tacchini da riproduzione e da ingrasso;
- Al 2 % o meno per i gruppi di ovaiole in deposizione.
Il monitoraggio delle Salmonellosi è attuato anche attraverso l’applicazione dei criteri microbiologici negli alimenti in accordo a quanto stabilito dal Reg. 2073/2005/CE e smi e mediante il controllo della contaminazione microbica da Salmonella spp nei mangimi composti e nelle materie prime per mangimi di origine vegetale come previsto dal Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA).
DIAGNOSI DI LABORATORIO
In fase di sorveglianza i campioni classici da inviare al laboratorio sono costituiti da feci, prelevate direttamente o mediante tamponi da stivali (sovrascarpe) e polvere ambientale.
Le diagnosi di laboratorio consistono nell’isolamento batterico e nella successiva identificazione della specie interessata mediante tecnologie biochimiche, sierologiche e biomolecolari. Gli esami per la ricerca di salmonelle sono accompagnati dai test per la ricerca di sostanze inibenti.
TIPOLOGIE DI CAMPIONI PRELEVATI:
In base alla tipologia di campionamento, vengono prelevati campioni di sovrascarpe, di polvere o di mangime.
Le sovrascarpe devono essere in materiale sufficientemente assorbente, umidificate prima dell’uso con soluzione fisiologica oppure acqua peptonata o sterile, in ogni caso non contenenti antimicrobici o disinfettanti.
Il campione di polvere è costituito da uno o più tamponi di tessuto, opportunamente idratato, con superficie totale di almeno 900 cmq e ben coperti di polvere. In alternativa, può essere costituito, per i gruppi di ovaiole, polli da carne e tacchini da ingrasso, da 100 grammi di polvere prelevata da più punti in modo tale da garantire un campione rappresentativo.
Il campionamento di mangime è eseguito in accordo a quanto previsto dal Piano Nazionale di vigilanza e controllo sanitario sull’alimentazione degli animali (PNAA) in vigore e comunque ogni qualvolta il SV lo consideri opportuno.
La comprensione del Piano di Controllo delle Salmonellosi non è immediatamente agevole, per chi non abbia specifica esperienza operativa negli allevamenti avicoli, soprattutto in riferimento ai tempi ed alle procedure di allevamento.
Al fine di facilitare la comprensione delle misure sanitarie, di seguito si riassumono a grandi linee i cicli produttivi delle specie implicate.
Cicli produttivi
Riproduttori ed ovaiole della specie Gallus Gallus
- Fasi di accrescimento (pollastre) fino a circa 18 settimane di vita
- Accasamento nell’unità produttiva avviene normalmente a 18-20 settimane di vita
- Entro circa 10 giorni dall’accasamento inizia la fase di deposizione
- Il ciclo produttivo dura circa un anno
- La fine del ciclo produttivo risulta a circa 70-72 settimane di vita; passato tale periodo il rendimento dell’ovodeposizione tende a scemare, per cui gli animali vengono riformati o, in alternativa vengono avviati ad un nuovo ciclo produttivo della durata di circa 26 settimane
Polli da carne della specie Gallus Gallus (broiler)
- Accasamento dei pulcini di 1 giorno
- Macellazione delle femmine a circa 42 giorni (polli da rosticceria)
- Macellazione dei maschi a circa 54-60 giorni (polli da macelleria)
Tacchini da ingrasso della specie Meleagris gallopavo
- accasamento di pulcini di tacchino,
- svezzamento, che ha la durata di circa una settimana,
- Macellazione delle femmine a circa 100 giorni,
- Macellazione dei maschi a circa 140 giorni.
Tacchini da riproduzione della specie Meleagris gallopavo - l’allevamento solitamente è a terra in capannoni climatizzati.
- accasamento degli “allievi” a 29 settimane;
- entro 2-3 settimane inizia la fase di deposizione.
- Il periodo di ovo-deposizione dura 22-25 settimane, durante le quali vengono deposte 110-130 uova per femmina con la schiusa di 90-105 tacchinotti.
- L’intero ciclo dura circa un anno al termine del quale si può optare per la muta forzata (poco utilizzata) o per la riforma degli animali.
Piano di controllo nei riproduttori della specie Gallus Gallus
Obiettivo: ridurre la prevalenza all’1% degli allevamenti testati.
Tabella I – Schema dei campionamenti negli allevamenti di riproduttori Gallusa Gallus
Campionamento in autocontrollo
Si campionano tutti i gruppi:
- pulcini di un giorno,
- pulcini a 4 settimane di vita,
- 2 settimane prima dell’inizio della deposizione o del loro spostamento,
- nei gruppi di animali adulti almeno ogni 3 settimane.
Campioni da inviare:
6 paia di sovrascarpe (1 paio di sovrascarpe rappresentante l’intera superficie del capannone + 5 paia di sovrascarpe rappresentanti ciascun paio il 20% della superficie occupata dal gruppo in esame) ed 1 campione di polvere prelevato in più punti del capannone su cui la polvere sia visibile oppure, nei gruppi in gabbia, il campione è costituito da 2 pool di feci fresche di 150 grammi l’uno.
Campionamento ufficiali
In tutti i gruppi in deposizione almeno due volte durante il loro ciclo produttivo (campionamento routinario):
- All’inizio del periodo di produzione;
- Verso la fine del ciclo produttivo.
Campioni da inviare:
6 paia di sovrascarpe (1 paio di sovrascarpe rappresentante l’intera superficie del capannone + 5 paia di sovrascarpe rappresentanti ciascun paio il 20% circa della superficie occupata dal gruppo in esame) ed 1 campione di polvere prelevato in più punti del capannone su cui la polvere sia visibile oppure, nei gruppi in gabbia, il campione è costituito da 2 pool di feci fresche di 150 grammi l’uno.
Inoltre si possono effettuare i seguenti controlli:
- Controllo nei casi ritenuti opportuni dalla AC,
- Controllo ambientale dell'avvenuta pulizia e disinfezione dei locali a seguito di positività per Salmonelle rilevanti,
- Controllo di conferma, in casi eccezionali, di sospetto di risultati errati,
- Controllo in allevamento in caso di positività per Salmonelle rilevanti in incubatoio, sia in autocontrollo che a seguito di controllo ufficiale.
Piano di controllo nei Tacchini da riproduzione della specie Meleagridis Gallopavo
Obiettivo: ridurre la prevalenza all’1% degli allevamenti testati
Tabella IV: Schema dei campionamenti negli allevamenti di tacchini da riproduzione
Campionamento in autocontrollo
Si campionano tutti i gruppi:
- Pulcini di 1 giorno,
- A 4 settimane di età,
- Due settimane prima dell’entrata in deposizione,
- In deposizione ogni 4 settimane presso l’allevamento con ultimo campionamento:
- Entro 3 settimane prima della macellazione
Oppure,
- In presenza di idonea autorizzazione del SV, entro 6 settimane dalla data prevista di macellazione nei seguenti casi:
a) Animali con ciclo vitale superiore a 100 giorni
b) Animali di produzione biologica ai sensi del Regolamento (CE) 889/2008.
Campioni da inviare:
6 paia di sovrascarpe (1 paio di sovrascarpe rappresentante l’intera superficie del capannone + 5 paia di sovrascarpe rappresentanti ciascun paio il 20% circa della superficie occupata dal gruppo in esame) ed 1 campione di polvere prelevato in più punti del capannone su cui la polvere sia visibile oppure, nei gruppi in gabbia, il campione è costituito da 2 pool di feci fresche di 150 grammi l’uno.
Campionamento ufficiali
Una volta l’anno in tutti i gruppi, tra la 30° e 45° settimana di età.
Inoltre
- Controllo in tutti i gruppi di tutti gli allevamenti in cui sia stata isolata S.Enteritidis o Typhimurium nei precedenti 12 mesi,
- In tutti i gruppi di tacchini da riproduzione Élite, Great Grand Parents e Grand Parents,
- Controllo nei casi ritenuti opportuni dalla A.C.,
- Controllo ambientale dell’avvenuta pulizia e disinfezione dei locali a seguito di positività per salmonelle rilevanti,
- Controllo di conferma in casi eccezionali di sospetto di risultati errati,
- Controllo in allevamento in caso di positività per S. Enteritidis e/o Typhimurium in incubatoio.
Campioni da inviare:
6 paia di sovrascarpe (1 paio di sovrascarpe rappresentante l’intera superficie del capannone + 5 paia di sovrascarpe rappresentanti ciascun paio il 20% circa della superficie occupata dal gruppo in esame) ed 1 campione di polvere prelevato in più punti del capannone su cui la polvere sia visibile oppure, nei gruppi in gabbia, il campione è costituito da 2 pool di feci fresche di 150 grammi l’uno.
Il campionamento ufficiale è effettuato almeno due volte l’anno in tutti gli incubatoi presenti sul territorio di competenza ed è composto, per ciascun gruppo di riproduttori di cui sono presenti le uova al momento del prelievo da
- rivestimenti interni, visibilmente sporchi di feci, di scatole trasporto pulcini, prelevati a caso da 5 diverse scatole o da 5 punti diversi dell’incubatoio, per una superficie totale di almeno un metro quadro;
oppure
- uno o più tamponi di tessuto umidi, frizionati, immediatamente dopo il trasferimento dei pulcini, sull’intera superficie del fondo di almeno cinque ceste dell'incubatoio o sul piumino raccolto in cinque punti in ciascuna delle camere di schiusa (al massimo cinque) contenenti uova schiuse del gruppo;
oppure
- 250 grammi di gusci d’uovo rotti totali ottenuti prelevando 10 gr. di gusci d’uovo rotti raccolti da 25 ceste diverse in un massimo di cinque camere di schiusa contenenti uova schiuse del gruppo.
Qualora l’incubatoio contenga più di 50.000 uova deposte dalla stessa provenienza, per quel gruppo/allevamento sono prelevati due campioni.
Piano di controllo di S. Enteritidis, S. Typhimurium (compresa la variante monofasica 1,4[5],12:i:- ) nelle ovaiole
Obiettivo: riduzione della prevalenza al 2 % o meno per i gruppi di ovaiole in deposizione.
Tabella II – Schema dei campionamenti negli allevamenti di ovaiole
Campionamento in autocontrollo
Si campionano tutti i gruppi:
- Pulcini di 1 giorno,
- Due settimane prima dell’inizio della deposizione,
- Spostamento ovvero movimentazione degli animali nel locale o allevamento destinato alla deposizione,
- Durante tutto il ciclo produttivo, ogni 15 settimane dopo la 24 ± 2 settimane.
In questa categoria di animali si considera valida, ai fini dell’invio al macello, la frequenza dei campionamenti previsti dal PNCS, pertanto non sono necessari i campionamenti effettuati nei 21 giorni antecedenti la macellazione.
Campioni da inviare
- Nei gruppi allevati a terra, almeno 2 paia di sovrascarpe per gruppo,
- nei gruppi in gabbia, 2 pool di feci fresche di 150 grammi l’uno,
Campionamento ufficiale
In un gruppo per anno per allevamento con capacità strutturale, registrata in BDN, uguale o superiore a 1000 capi. Il campionamento è effettuato nel gruppo più vicino alla fine del ciclo produttivo.
Inoltre si possono effettuare
- Controllo nei gruppi di 24 +/–2 settimane di età ospitati in capannoni in cui era stata isolata precedentemente S. Enteritidis e/o Typhimurium,
- Controllo in ogni caso di sospetta infezione da Salmonella sulla base dell’indagine epidemiologica dei focolai di tossinfezione alimentare o nei casi in cui l’AC lo ritenga appropriato,
- Controllo in tutti gli altri gruppi presenti in allevamento nel caso siano state individuate Salmonelle rilevanti in un gruppo,
- Controllo nei casi ritenuti opportuni dalla AC,
- Controllo ambientale dell'avvenuta pulizia e disinfezione dei locali a seguito di positività per Salmonelle rilevanti,
- Controllo di conferma, in casi eccezionali per sospetto di risultati errati.
Campioni da inviare
- nei gruppi in gabbia, 3 pool di feci fresche di 150 grammi l’uno,
- Nei gruppi allevati a terra, almeno 3 paia di sovrascarpe per gruppo.
Il SV può sostituire un pool di feci o un paio di sovrascarpe con un campione di polvere (100 grammi o tampone di tessuto pari 900 cm2).
Piano di controllo di S. Enteritidis, S. Typhimurium (compresa la variante monofasica 1,4[5],12:i:- ) nei polli da carne (broiler)
Obiettivo: ridurre la prevalenza all’1% degli allevamenti testati
Tabella III – Schema dei campionamenti negli allevamenti di polli da carne
In presenza di autorizzazione del SV entro 6 settimane dalla data prevista di macellazione*
Campionamento in autocontrollo
L’autorità competente può autorizzare la deroga ad effettuare il campionamento in autocontrollo nei polli da carne in un solo gruppo per ciclo a particolari condizioni. L’autorizzazione del SV riguardo il rilascio di tale deroga, va registrata in BDN. Nel caso contrario, vengono campionati tutti i gruppi:
- Entro 3 settimane dalla data di macellazione oppure,
- in presenza di autorizzazione del Servizio Veterinario, entro 6 settimane dalla macellazione per animali con ciclo vitale superiore a 81 giorni ed animali di produzione biologica ai sensi del regolamento CE 889/2008.
Campioni da inviare
Per ciascun gruppo, il campione è composto almeno da due paia di sovrascarpe (ogni paio copre circa il 50% dell’area calpestabile).
Nel caso di allevamenti all’aperto, anche detti “free range”, i campioni devono essere prelevati solo nell’area all’interno del capannone.
Nei gruppi con meno di 100 animali, quando non è possibile accedere al capannone a causa dello spazio limitato e non si possono usare le sovrascarpe, i campioni di feci sono prelevati strofinando le superfici contaminate con feci fresche con gli stessi tamponi utilizzabili per il prelievo dei campioni di polvere ovvero altri campioni adatti allo scopo.
Campionamento ufficiale
Il campionamento ufficiale è effettuato in un gruppo all’anno entro 3 settimane dalla data di macellazione (oppure entro 6 settimane nei casi autorizzati) nel 10% degli allevamenti con capacità strutturale uguale o superiore a 5000 polli.
Inoltre si effettuano:
- Controllo per richiesta deroga da parte del responsabile dell’allevamento,
- Controllo nei casi ritenuti opportuni dalla AC;
- Controllo ambientale dell’avvenuta pulizia e disinfezione dei locali a seguito di positività per S. Enteritidis o Typhimurium
Campioni da inviare
Per ciascun gruppo, il campione è composto da almeno da due paia di sovrascarpe (ogni paio copre circa il 50% dell’area calpestabile). Il SV può sostituire un paio di sovrascarpe con un campione di polvere (100 g oppure un campione di tessuto di 900 cm).
Nel caso di allevamenti “free range” i campioni devono essere prelevati solo nell’area all’interno del capannone.
Nei gruppi con meno di 100 animali, quando non è possibile accedere al capannone a causa dello spazio limitato e non si possono usare le sovrascarpe, i campioni di feci sono prelevati strofinando le superfici contaminate con feci fresche con gli stessi tamponi utilizzabili per il prelievo dei campioni di polvere ovvero altri campioni adatti allo scopo.
Piano di controllo di S. Enteritidis, S. Typhimurium (compresa la variante monofasica 1,4[5],12:i:- ) nei tacchini da ingrasso
Obiettivo: ridurre la prevalenza all’1% degli allevamenti testati
Tabella V: Schema dei campionamenti negli allevamenti di tacchini da ingrasso
In presenza di autorizzazione del SV entro 6 settimane dalla data prevista di macellazione*
Campionamento in autocontrollo
Per i tacchini da ingrasso si campionano tutti i gruppi
- Entro 3 settimane dalla data di macellazione prevista,
Oppure,
- In presenza di autorizzazione del SV, entro 6 settimane dalla data prevista di macellazione nei casi:
- Animali con ciclo vitale superiore a 100 giorni,
- Animali di produzione biologica ai sensi del Regolamento (CE) 889/2008.
Campioni da inviare
Per ciascun gruppo, il campione è composto almeno da due paia di sovrascarpe (ogni paio copre circa il 50% dell’area calpestabile).
Nel caso di allevamenti all’aperto, anche detti “free range”, i campioni devono essere prelevati solo nell’area all’interno del capannone.
Nei gruppi con meno di 100 animali, quando non è possibile accedere al capannone a causa dello spazio limitato e non si possono usare le sovrascarpe, i campioni di feci sono prelevati strofinando le superfici contaminate con feci fresche con gli stessi tamponi utilizzabili per il prelievo dei campioni di polvere ovvero altri campioni adatti allo scopo.
Campionamento ufficiale
Il campionamento ufficiale è effettuato in un gruppo all’anno entro 3 settimane dalla data di macellazione (oppure entro 6 settimane nei casi autorizzati) nel 10% degli allevamenti con capacità strutturale uguale o superiore a 500 animali,
Inoltre si effettuano sopralluoghi:
- Nei casi ritenuti appropriati dalla A.C.,
- Per il controllo ambientale dell’avvenuta pulizia e disinfezione dei locali a seguito di precedente positività per S. Enteritidis o Typhimurium.
Campioni da inviare
Per ciascun gruppo, il campione è composto da almeno da 2 paia di sovrascarpe (ogni paio copre circa il 50% dell’area calpestabile). Il SV può sostituire un paio di sovrascarpe con un campione di polvere (100 grammi oppure un tampone di tessuto di 900 cmq).
Nel caso di allevamenti “free range” i campioni devono essere prelevati solo nell’area all’interno del capannone.
Nei gruppi con meno di 100 animali, quando non è possibile accedere al capannone a causa dello spazio limitato e non si possono usare le sovrascarpe, i campioni di feci sono prelevati strofinando le superfici contaminate con feci fresche con gli stessi tamponi utilizzabili per il prelievo dei campioni di polvere ovvero altri campioni adatti allo scopo.
Il campionamento ufficiale routinario sostituisce, per il solo gruppo campionato, il campionamento in autocontrollo.
Nei casi in cui sia avvenuto un errore tecnico documentabile o nel corso del campionamento (compresa la fase di trasporto dei campioni) o nel corso dell’analisi presso il laboratorio che ha eseguito l’isolamento e/o la sierotipizzazione, si può effettuare un “campionamento di conferma in casi eccezionali”, che consiste nella ripetizione del prelievo. Tale campionamento può essere effettuato solo previo rilascio di autorizzazione ministeriale da richiedere, per vie ufficiali, per il tramite dei Servizi Veterinari.
In caso di campionamento ufficiale o anche nel caso di “campionamento di conferma in casi eccezionali” l’AC deve eseguire controlli documentali e/o ulteriori test (campionamento per la ricerca degli inibenti) per garantire che i risultati del test nel gruppo in esame non siano stati condizionati dall’utilizzo di antimicrobici o altre sostanze inibenti la crescita di batteri.
Il campione per la ricerca di inibenti (antimicrobici) è costituito da almeno 5 animali per gruppo ed è, in ogni caso, inviato all’IZS competente per territorio.
Il risultato positivo ai test per la ricerca di antimicrobici deve essere immediatamente comunicato alla AC. Per il gruppo esaminato, considerato positivo, sono applicate tutte le misure sanitarie previste dal PNCS in caso di positività a sierotipi rilevanti.
REPORTISTICA
I dati concernenti i singoli campionamenti devono essere registrati in SISalm dal SV per quanto riguarda i campionamenti ufficiali e dall’OSA per i campionamenti di autocontrollo.
Riguardo alla tempistica, il riscontro di positività rilevanti va registrato entro 7 giorni dalla data dell’esito, il riscontro di esito negativo (assenza di Salmonella spp.) entro 30 gg dalla data dell’esito, infine il riscontro di positività a salmonelle non rilevanti entro 30 gg dalla data dell’esito.
In ogni caso le registrazioni in SISalm devono essere completate entro la data fissata dalla DGSAF per le rendicontazioni annuali delle attività inerenti al PNCS. La registrazione in SISalm delle positività riscontrate in autocontrollo, non sostituisce le comunicazioni al SV.
Le verifiche delle registrazioni nei Sistemi Informativi rientrano nelle procedure di certificazione degli adempimenti informativi, dovuti dalle Regioni al Ministero della salute, da parte del Comitato LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
FLUSSO INFORMATIVO DEGLI ESITI DEI CAMPIONAMENTI E MISURE IN CASO DI RISULTATI POSITIVI
I laboratori sono tenuti a comunicare al più presto i risultati delle analisi sia ufficiali sia in autocontrollo, al richiedente l’analisi.
In ogni caso, il riscontro di sierotipi rilevanti di Salmonella spp. in gruppi di ovaiole in deposizione e di positività alla ricerca di inibenti, ha carattere di urgenza e va trasmesso immediatamente all’AC.
La registrazione in SISalm delle positività riscontrate in autocontrollo non sostituisce le comunicazioni al SV, ma crea un sospetto focolaio nel Sistema Informativo Malattie Animali SIMAN, che allerta l’AC tramite e-mail.
Nei casi d’isolamento in autocontrollo di un ceppo vaccinale (evidenziato mediante test discriminatorio) in gruppi trattati con vaccini vivi attenuati, non è obbligatoria la comunicazione al SV.
Nel caso di riscontro di sierotipi non rilevanti di Salmonella (cioè sierotipi diversi da quelli per i quali si effettua il Piano di controllo) a seguito di campioni prelevati in autocontrollo, la trasmissione dell’informazione, comunque obbligatoria, è realizzata con la registrazione in SISalm. Il SV, qualora lo ritenga opportuno, ad esempio in caso d’isolamento in autocontrollo in diverse occasioni di sierotipi non rilevanti, o comunque in caso di situazioni che possono far supporre problematiche nella conduzione igienica dell’allevamento e nella gestione dei campionamenti in autocontrollo, ha la facoltà di disporre nuovi controlli e/o adottare le misure ritenute più opportune.
Nel caso di riscontro di sierotipi non rilevanti a seguito di campioni ufficiali in allevamento il SV, in collaborazione con il veterinario aziendale, deve condurre una indagine epidemiologica (IE) al fine di verificare l’efficacia delle misure finalizzate a impedire l’ingresso e la diffusione di salmonelle all’interno dell’allevamento.
Nel caso di riscontro di Salmonella Enteritidis e/o Typhimurium, compresa la variante monofasica, il SV dichiara subito il gruppo positivo, pertanto:
- gli animali sono sottoposti immediatamente a vincolo sanitario e nell’allevamento sono subito applicate opportune misure sanitarie al fine di evitare o limitare la diffusione dell’infezione (rafforzamento delle misure di biosicurezza); in caso di campionamento per casi eccezionali il vincolo viene rimosso solo in caso di esito favorevole.
- sono abbattuti e poi distrutti ai sensi del Regolamento 1069/2009/CE, oppure possono essere destinati alla macellazione mettendo in atto misure finalizzate a evitare il rischio di diffusione di salmonelle. In alternativa, i gruppi positivi possono essere destinati direttamente al trattamento termico.
- I gruppi di ovaiole possono essere portate a fine ciclo, fatto salvo il rispetto delle misure finalizzate ad evitare la diffusione dell’infezione e della destinazione delle uova, che, ai sensi del Regolamento CE 1237/2007 possono essere inviate alla distruzione o al trattamento termico.
Il SV, in collaborazione con il veterinario aziendale, esegue un’accurata IE, i cui risultati devono essere inseriti in SIMAN. Sulla base dei risultati dell’IE, i SV possono decidere di intensificare la frequenza dei controlli ufficiali in allevamento e richiedere modifiche e/o integrazioni delle misure di biosicurezza.
Se il gruppo di animali è di provenienza estera, il SV che ha eseguito i controlli comunica immediatamente l’esito dell’accertamento microbiologico alla DGSAF e all’AC Regionale, trasmettendo tutti i dati concernenti il gruppo di animali e segnalando l’intenzione di inviarli alla macellazione.
Nel caso di riscontro di S. Enteritidis e/o Typhimurium in gruppi di riproduttori (Gallus gallus e tacchini) si devono identificare immediatamente gli incubatoi di destinazione delle uova prodotte e gli allevamenti cui sono inviati i pulcini nati dalle stesse e informare i SV responsabili di tali strutture, per applicare misure sanitarie adeguate a impedire o limitare la diffusione dell’infezione o la contaminazione.
In incubatoio le uova di gruppi risultati positivi a S. Enteritidis e/o Typhimurium sono distrutte, ai sensi del Regolamento 1069/2009/CE, e sono effettuate pulizie e disinfezioni supplementari delle strutture e impianti.
Qualora la positività sia riscontrata su uova da cova in incubatoio, in autocontrollo o in ambito di controllo ufficiale, nei gruppi di riproduttori di provenienza delle uova deve essere eseguito un campionamento ufficiale.
Per le uova di provenienza estera il SV che ha eseguito i controlli deve dare immediata comunicazione dell’esito dell’accertamento microbiologico alla DGSAF ed all’AC Regionale, trasmettendo tutti i dati concernenti le uova e segnalando le misure restrittive applicate.
Nel caso di riscontro di Salmonella Infantis in gruppi di riproduttori Gallus gallus, questi sono sottoposti immediatamente a vincolo sanitario dal SV, successivamente, vengono abbattuti e distrutti ai sensi del Regolamento 1069/2009/CE. Nell’allevamento sono applicate opportune misure sanitarie al fine di evitare o limitare la diffusione dell’infezione o contaminazione mediante il rafforzamento delle misure di biosicurezza; in caso di campionamento per casi eccezionali il vincolo viene rimosso solo in caso di esito favorevole.
Vengono identificati gli incubatoi di destinazione delle uova prodotte e gli allevamenti cui sono inviati i pulcini nati dalle stesse e vengono informati i SV responsabili di tali strutture, per applicare misure sanitarie adeguate a impedire o limitare la diffusione dell’infezione o la contaminazione.
In incubatoio le uova di gruppi risultati positivi a S. Infantis sono distrutte, ai sensi del Regolamento 1069/2009/CE e sono effettuate pulizie e disinfezioni supplementari delle strutture e impianti.
Qualora la positività sia riscontrata su uova da cova in incubatoio, in autocontrollo o in ambito di controllo ufficiale, nei gruppi di riproduttori di provenienza delle uova deve essere eseguito senza indugi un campionamento ufficiale con le modalità previste per quello ufficiale di routine.
In incubatoio le uova di gruppi risultati positivi a S. Infantis, sono distrutte e sono effettuate pulizie e disinfezioni supplementari delle strutture e impianti.
Misure sulle uova da consumo
Le uova da consumo provenienti da gruppi di ovaiole risultati positivi a sierotipi rilevanti o di cui non sia nota la qualifica sanitaria o sospetti di infezione, anche nel tempo che intercorre tra il sospetto e l’eventuale conferma di positività ovvero riconosciuti come fonte di infezione in un focolaio di tossinfezione alimentare nell’uomo, sono distrutte ai sensi Reg. 1069/2009/CE oppure considerate ed identificate di categoria B, ai sensi del Reg. (CE) 589/2008.
Tali uova non possono entrare in centri di imballaggio, a meno che il SV non consideri soddisfacenti le misure applicate per prevenire contaminazioni crociate.
PULIZIA E DISINFEZIONI DEGLI AMBIENTI
I capannoni in cui erano stabulati i gruppi di animali positivi per sierotipi rilevanti devono essere sottoposti ad un’accurata pulizia, disinfezione e disinfestazione, compiute sotto controllo ufficiale. L’avvenuta decontaminazione deve essere confermata da un controllo microbiologico ambientale, con almeno 5 tamponi ambientali da eseguirsi da parte dei Servizi Veterinari, almeno 10 giorni prima dell’immissione dei nuovi gruppi, che può essere autorizzata solo in seguito a esito negativo per Salmonella spp.
La vaccinazione, nei confronti del sierotipo isolato nel ciclo precedente è obbligatoria solo per i riproduttori e le ovaiole utilizzate per ripopolare un capannone che ospitava durante il ciclo precedente un gruppo positivo per S. Enteritidis e/o Typhimurium. Per il controllo delle salmonelle zoonotiche, è vietato l’utilizzo di vaccini vivi non distinguibili dai ceppi di campo. Inoltre non si possono utilizzare vaccini vivi nelle galline ovaiole in fase di deposizione (Regolamento CE 1177/2006). È possibile utilizzare solo vaccini registrati.
AZIONI IN CASO DI NON CONFORMITÀ
In caso di riscontro di non conformità al PNCS, l'AC interviene per assicurare che l’OSA ponga rimedio alla situazione e soddisfi i requisiti normativi. Tra le possibili non conformità al Piano vi sono quelle inerenti alla regolare effettuazione, inclusa la registrazione in SIS, dei campionamenti di autocontrollo.
In merito alle eventuali sanzioni, l’articolo 6 del D.lg. vo 193/2007 al comma 4, prevede la possibilità di applicare sanzioni amministrative all’operatore di produzione primaria che non rispetti i requisiti (ossia assenza del requisito previsto) di cui alla parte A dell'allegato I al regolamento (CE) n. 852/2004, tra cui è previsto il rispetto dei programmi per il controllo delle zoonosi, mentre al comma 7 prevede, nel caso di inadeguatezze nei requisiti o nelle procedure di cui al comma 4 (ossia parziale assenza del requisito previsto), che l'AC possa fissare un congruo termine di tempo entro cui adeguarsi ai requisiti. Il mancato adempimento entro i termini stabiliti è sanzionabile. Nel decidere l'azione da intraprendere, l'AC tiene conto della natura della non conformità e di eventuali precedenti concernenti lo stesso operatore.
QUALIFICHE SANITARIE DEGLI ALLEVAMENTI
La qualifica sanitaria “accreditato per il controllo della salmonellosi” è attribuita dal SV agli allevamenti se il Piano è correttamente attuato e se gli esiti dei campionamenti, sia ufficiali che di autocontrollo, non hanno evidenziato sierotipi rilevanti.
L’accreditamento viene revocato nel caso in cui il SV evidenzi delle non conformità relative all’applicazione del PdAA o alla normativa di settore, ovvero nel caso in cui riscontri una positività a sierotipi rilevanti in un gruppo dell’allevamento e/o in caso di accertamento della presenza di inibenti. Nel primo caso la riacquisizione dell’accreditamento avverrà nel caso in cui l’allevatore gestisca e risolva le non conformità riscontrate, mentre nel secondo caso avverrà a seguito dell’applicazione delle misure previste per il/i gruppo/i positivi ed il conseguente esito analitico favorevole dei campioni ufficiali prelevati a seguito del riscontro di positività a Salmonelle rilevanti.
La qualifica sanitaria è registrata dal SV in BDN con data dell’ultimo aggiornamento; in ogni caso la durata della qualifica è pari a 12 mesi per cui deve essere rinnovata annualmente.
In SISalm sono rilevabili le date e gli esiti dei campionamenti ufficiali e di autocontrollo per i gruppi dell’allevamento.
INDENNIZZI
I seguenti decreti ministeriali, emanati ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della Legge 2 giugno 1988 n. 218:
- DM 11/11/2011per le ovaiole Gallus gallus,
- D.M.04/02/2013e successive modificazioni concernente le condizioni e modalità di abbattimento di cui al Piano nazionale di controllo di Salmonella Enteridis, Typhimurium, Hadar, Virchow e Infantis, nei riproduttori della specie Gallus Gallus,
- DM 04/02/2013per i tacchini da riproduzione,
riconoscono ai proprietari dei capi abbattuti un indennizzo calcolato secondo i modi e i limiti stabiliti dall’art. 2 comma 4 della Legge 2 giugno 1988 n. 218.
Qualora venga consentita l'utilizzazione delle carni degli animali di cui è stato disposto l'abbattimento, dall'indennità pari al 100 per cento del valore di mercato viene detratto l'importo ricavato dai proprietari degli animali a seguito dell'utilizzazione delle carni.
Autore: Dr.ssa Marta Pacioni