Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali (CRN IAA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) ha redatto un documento che fornisce indicazioni operative per l’erogazione in sicurezza di Interventi Assistiti con gli animali (IAA) nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID-19.
Nel documento viene chiarito che lo stesso non è esaustivo ma, in funzione dei contesti operativi nei quali gli IAA vengono erogati, deve essere considerato ad integrazione dei Documenti Tecnici e Linee Guida pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), da INAIL e dai Dipartimenti di Prevenzione Sanitaria delle singole Regioni.
Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che gli animali da compagnia abbiano un ruolo epidemiologico nella diffusione del virus SARS-CoV-2 all'uomo ma esiste la possibilità che alcune specie siano suscettibili all'infezione e che sviluppino occasionalmente la malattia a seguito del contatto con persone affette da COVID-19. Occorre, quindi, agire adottando ogni possibile precauzione per evitare che gli animali possano venire a contatto con persone infette.
Durante l’emergenza epidemica, a seguito del DPCM 15 Marzo 2020 la maggior parte degli IAA erogati sul territorio sono stati sospesi tranne alcuni progetti di terapia assistita e quelli basati su attività referenziali da remoto. La ripresa degli IAA sul territorio potrà avvenire solo nei tempi stabiliti dal Governo e previa adozione di protocolli operativi volti a salvaguardare la salute degli utenti, degli operatori e degli animali coinvolti rispetto alla diffusione del virus SARS-Cov-2.
Nel documento quindi, dopo l’indicazione di alcune Regole Generali da rispettare in questo periodo di pandemia, descrive, fornendo specifiche indicazioni, i diversi Contesti Operativi in cui gli interventi assistiti con gli animali possono svolgersi.
Per quanto riguarda la Selezione dell’animale si sottolinea che, in funzione della valutazione del rischio riportata nella letteratura attualmente disponibile e sulla base dell’applicazione del principio di precauzione, vista la tipologia di contatto molto stretto che generalmente avviene con gli animali nel setting degli IAA, il medico veterinario esperto in IAA può attribuire l’idoneità agli interventi per le specie gatto, coniglio, furetto e roditori solo previa accurata verifica della storia anamnestica dell’animale e della situazione epidemiologica locale. Attualmente, non ci sono evidenze scientifiche sufficienti a indirizzare verso la necessità di eseguire di routine specifici esami di laboratorio per SARS-Cov-2 negli animali domestici e quindi anche negli animali da IAA. Gli animali che sono accuditi, risiedono o sono venuti a contatto con soggetti umani risultati positivi a SARS-CoV-2 o sospetti di essere positivi al virus o con sintomatologia clinica senza causa accertata, ma riconducibile a Covid-19 (es. febbre ovvero temperatura corporea superiore ai 37,5°C, sintomi respiratori), non possono essere coinvolti negli IAA.
Infine vengono date dettagliate e utili indicazioni relative alle Procedure di controllo Sars-Cov-2 sul setting e all’Igiene dell’animale.
Per un ulteriore approfondimento si rimanda al documento.
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola