L’Ufficio stampa dell’Istituto Superiore di Sanità, con un comunicato stampa del 13/04/2018, annuncia che è stata scoperta una nuova malattia da prioni nei dromedari nella regione di Ouargla, in Algeria, denominata Camel Prion Disease.
Lo studio è il risultato di una collaborazione internazionale condotta da un’equipe di ricercatori del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria dell’Istituto Superiore di Sanità e delle Università di Tlemcen e di Ouargla. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Emerging Infectious Disease.
Le malattie da prioni sono delle malattie neurodegenerative a decorso fatale, determinate dall’accumulo cerebrale di una proteina anomala, la proteina Prionica Scrapie (PrPSc), che rappresenta un agente infettivo atipico. La malattia di Creutzfeldt-Jakob dell’uomo e la scrapie delle pecore e delle capre sono le patologie conosciute da tempo. Nel 1986 furono diagnosticati nel Regno Unito i primi casi di encefalopatia spongiforme bovina (BSE o morbo della mucca pazza) che, nel 2001, in seguito alla dimostrazione della sua trasmissibilità all’uomo, ha causato una delle crisi alimentari più gravi che siano mai state registrate a livello globale.
I ricercatori Algerini, osservando nei dromedari la comparsa di sintomi neurologici, simili a quelli osservati nei bovini affetti da BSE, hanno sospettato che potesse trattarsi di una malattia da prioni e le indagini di laboratorio, condotte dal gruppo di ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, lo hanno chiaramente confermato.
La malattia coinvolge il sistema linforeticolare, è trasmissibile fra gli animali ed è già piuttosto diffusa nella regione. Ulteriori indagini e ricerche saranno necessarie per verificare l’eventuale diffusione in altre aree dell’Algeria e in altri Paesi e soprattutto per chiarire se la Camel Prion Disease è trasmissibile all’uomo.
Da un punto di vista di sanità pubblica e sicurezza alimentare, la scoperta di questa nuova malattia crea sicuramente preoccupazioni e nuovi interrogativi. È importante infatti ricordare che l’allevamento dei dromedari, per la produzione di latte e carne destinati al consumo umano, è praticato in tutto l’area del centro e nord Africa, Medioriente, Asia e Australia e rappresenta una componente importante nell’economia di molte popolazioni.
Il recente aggiornamento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della lista delle malattie infettive a rischio epidemico ha compreso numerose malattie di origine zoonotica, a dimostrazione dell’importanza di tali patologie e dell’attenzione che deve essere rivolta, anche rispetto al potenziale rischio per l’uomo, alla scoperta di una nuova malattia degli animali.
Al di là delle implicazioni di sanità animale e di sanità pubblica, la scoperta di una nuova malattia da prioni riveste un indiscutibile interesse scientifico per la peculiarità degli agenti responsabili di questo gruppo di patologie e perché il modello patogenetico proprio delle malattie da prioni ha recentemente trovato ampi e promettenti spazi di applicazione a patologie umane di enorme interesse quali la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson.
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola