‘Defenderanno li colori de le contrade acciocché se habbia a correre uno palio respectoso de le regole de la Cavalleria et de Dio. Et sia così’
È un’atmosfera fiabesca quella che si respira in occasione delle molteplici rievocazioni storiche che si svolgono nei borghi fermani che si tingono dei colori sgargianti delle bandiere lanciate in aria, dei gonfaloni, delle vesti e delle armature dei figuranti, mentre nelle vie riecheggiano i rulli dei tamburi e il clangore delle clarine che annunciano l’imminente partenza dei cavalli.
Nella provincia di Fermo si svolgono tre principali rievocazioni storiche, in cui gli equidi sono i protagonisti, insieme ai loro fantini, di manifestazioni sportive dal gusto di storia e competizione. Tra le più importanti ci sono:
• Il “Palio dell’Assunta” di Fermo, che si svolge in occasione della festa dedicata alla Vergine Maria il 15 agosto;
• “Sciò la Pica” di Monterubbiano, una giostra in costumi d’epoca che nel giorno di Pentecoste rievoca la venuta dei Piceni in terra fermana, guidati da un picchio;
• Il “Torneo Cavalleresco di Castel Clementino”, che a Servigliano, rievoca la cessione del territorio di San Gualtiero da parte della Comunità di Santa Vittoria in Matenano ai serviglianesi.
La tutela degli equidi, attori principali delle giostre e del Palio, rappresenta la forma di sopravvivenza di queste antichissime tradizioni che quindi devono avvenire nel più stretto rispetto della normativa vigente a tutela del benessere animale. È per tale motivo che dal 2011 l’Ordinanza Ministeriale “Ordinanza contingibile ed urgente che sostituisce l'ordinanza 21 luglio 2009 concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati”, viene inderogabilmente prorogata e modificata al fine di adeguarsi sempre più alla primaria esigenza di salvaguardare la salute e l’integrità fisica degli animali impiegati in pali, giostre e quintane, nonché l’incolumità dei fantini e degli spettatori.
L’ordinanza prevede:
- che la Commissione di Vigilanza Comunale, istituita a garanzia dell’incolumità pubblica, sia integrata, obbligatoriamente, dalla presenza del Veterinario Ufficiale della AST e del tecnico del fondo, riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), i cui pareri, inerenti il rispetto dei requisiti e delle condizioni essenziali di sicurezza nelle manifestazioni con equidi, sono vincolanti;
- il divieto di utilizzo di equidi di età inferiore ai quattro anni;
- il divieto di impiego dei puro sangue inglesi nelle manifestazioni in cui la vittoria è attribuita solo in base alla velocità degli equidi. L’uso dei puro sangue è consentito, in deroga, solo nei percorsi con caratteristiche tecniche analoghe a quelle degli impianti ufficialmente autorizzati e a tal fine l’ente organizzatore predispone una relazione tecnica sui predetti percorsi la cui idoneità deve essere stabilita dal tecnico del fondo ed attestata nel verbale della Commissione di vigilanza;
- il divieto di trattare gli equidi con sostanze ad azione dopante;
- il divieto di partecipazione di fantini e cavalieri che abbiano riportato condanne per maltrattamento o uccisione di animali, spettacoli o manifestazione vietati, competizioni non autorizzate e scommesse clandestine, in cui si evidenzi uso di sostanze stupefacenti, dopanti o positivi ad alcol test a campione effettuato prima della gara.
Il tracciato deve garantire la sicurezza e l’incolumità dei fantini, dei cavalieri, degli equidi e delle persone che assistono alla manifestazione. Per questo scopo devono essere rispettati requisiti minimi, quali:
o delimitazione e protezione del percorso al fine di impedire la fuga degli animali ed attutire impatti e cadute;
o un fondo delle piste o dei campi idoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli degli equidi e ad impedirne lo scivolamento.
Per la sicurezza degli equidi durante tutta la manifestazione è approntato un adeguato servizio di soccorso degli animali, che prevede:
o Almeno una ambulanza veterinaria attrezzata al soccorso e trasporto di equidi;
o Piena disponibilità di una struttura veterinaria (clinica, ospedale) appositamente designata per eventuale necessità di ricovero di animali incidentati;
o La costante presenza di un Medico veterinario ippiatra libero professionista per il pronto soccorso. Lo stesso veterinario, prima delle prove se eseguite o comunque prima della manifestazione stessa, effettua un esame obiettivo generale e dell’apparato locomotore degli animali, valutando le loro condizioni di salute e di idoneità alla partecipazione alla gara. Oltre alla visita clinica, il veterinario si serve anche delle certificazioni rilasciate dal libero professionista che segue l’equide nel luogo di detenzione abituale, e se ritenuto necessario di esami più approfonditi, anche strumentali.
Per poter essere ammessi alle prove ed alla gara, gli animali devono essere regolarmente identificati e registrati in Banca Data Nazionale, oltre che essere sempre scortati dal passaporto e dal documento di accompagnamento informatizzato. Proprio per quest’ultimo, è prevista la specifica voce di destinazione “Escursione/ competizione all’aperto” e la possibilità di inserire la prevista data del rientro, consentendo di utilizzare un unico documento di accompagnamento per l’andata ed il rientro presso la sede di origine.
La presenza di un Veterinario Ufficiale della AST per tutta la durata delle prove e durante lo svolgimento della gara è indispensabile, oltre che per le verifiche di competenza (identificazione e registrazione, valutazione dello stato sanitario relativo all’anemia infettiva equina e altre eventuali malattie infettive e diffusive), per la costante supervisione dei requisiti che l’Organizzatore dell’evento ha l’obbligo di garantire a tutela del benessere degli animali, tra cui anche le prove antidoping obbligatorie eseguite, sugli standard previsti dalla FISE e/o dal MASAF, al termine della gara.
Entro sette giorni dallo svolgimento della manifestazione sportiva, il Servizio Veterinario della AST incaricato di vigilare sulla manifestazione, trasmette relazione delle evidenze rilevate nel controllo ufficiale, al Centro di referenza Nazionale per il Benessere Animale, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia.
L’ ordinanza 21 luglio 2011, viene prorogata ogni anno allo scopo di sollecitare il censimento delle manifestazioni a livello nazionale, di valutare i rischi nelle differenti tipologie di eventi e mantenere l’attività di prevenzione degli incidenti che occorrono durante tali manifestazioni. Da ultimo l’Ordinanza è stata prorogata di soli quattro mesi, con OM 22/08/2023, in quanto l’intento del legislatore, è quello di integrare le disposizioni della OM 21/07/2011 in un unico documento legislativo dedicato al “Cavallo atleta”. Si tratta del Decreto Legislativo n. 36 del 28/02/2021 “Attuazione dell’art. 5 della Legge 08/08/2019 n. 86, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo”. Tale decreto, in fase di aggiornamento, definisce dei concetti fondamentali che riguardano il benessere degli animali impiegati in attività sportive: la definizione del “cavallo atleta” appunto, e l’esecuzione della visita di idoneità annuale allo svolgimento dell’attività sportiva. Per quanto riguarda le manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, con impiego di equidi che si svolgono al di fuori dei circuiti autorizzati, il decreto ribadisce l’importanza, nell’ambito delle manifestazioni sportive, del rispetto dei requisiti di sicurezza a garanzia della salute e benessere degli atleti, dei cavalli e degli spettatori, anche attraverso la previsione di sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate in caso di trasgressione.
La collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, Comuni, Organizzatori delle Manifestazioni, Tecnici fise, Forze dell’ordine, Fantini e proprietari degli equidi e gli immancabili Servizi Veterinari della AST, è dunque la chiave per garantire la prosecuzione di tradizioni storiche di elevato valore socio-culturale.
Dr.ssa Alessandra Morelli (SSA AST FM)
Dr.ssa Pina De Curtis (SSA AST FM)