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PIANO DI CONTROLLO DELLA VARROA – anno 2018

  • 4 maggio 2018
  • Autore: Redazione VeSA
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Il Ministero della Salute, Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) ha redatto e pubblicato, in data 17/04/2018, il Piano di controllo della Varroa –anno 2018, indirizzato a Regioni e Province Autonome, Assessorati sanità e Servizi Veterinari.

Nella nota si sottolinea che la varroatosi, tra i vari problemi sanitari che interessano l’apicoltura, rappresenta forse il problema principale, considerati i danni che questo infestante è in grado di arrecare alle produzioni e alle salute delle famiglie.

Ad oggi, i trattamenti farmacologici rappresentano uno dei principali strumenti di lotta a condizione che siano eseguiti in funzione dei cicli riproduttivi della Varroa sp. ed effettuati capillarmente sul territorio secondo determinate tempistiche.

È di primaria importanza quindi che le attività messe in atto dai singoli apicoltori, siano tra loro armonizzate, pena il rischio dei ben noti fenomeni di reinfestazione che rendono più difficile la lotta a questo parassita.

Per la stessa ragione, una efficacie attività di controllo deve prevedere un forte coordinamento di tutti gli attori coinvolti nel settore siano essi apicoltori, tecnici e veterinari aziendali, personale delle loro Organizzazioni professionali, degli Enti di Ricerca in campo apistico, del SSN e delle Regioni. Tale coordinamento deve prevedere quindi il coinvolgimento non solo delle autorità regionali, degli II.ZZ.SS e delle AA.SS.LL ma certamente anche delle Associazioni degli apicoltori che tramite le proprie professionalità veterinarie possono fornire indicazioni circa le tempistiche e le tecniche apistiche più adatte nonché evidenziare eventuali problematiche connesse all’uso di medicinali veterinari.

Ogni Regione quindi annualmente deve redigere e trasmettere al DGSAF i propri piani antivarroa in funzione delle proprie realtà produttive ed ecoambientali. In ogni caso i piani di controllo comunque dovranno raggiungere almeno i seguenti obbiettivi:

1) l’esecuzione negli apiari di almeno 2 trattamenti antivarroa all’anno da effettuarsi il primo nel periodo primaverile estivo e il secondo nel periodo pre invernale. Una eventuale modifica di tale programma potrà essere ipotizzata in funzione di stagionalità particolari o sulla base di evidenze portate avanti dalle Associazioni. Nel caso il mancato rispetto del numero di trattamenti previsto sia dovuto all’utilizzo di tecniche particolari da parte di singoli apicoltori, le stesse dovranno essere proceduralizzate e verificate anche con esami clinici da parte del veterinario ufficiale.

2) l’adozione di un criterio per quanto possibile di contemporaneità in relazione alle tempistiche e ai territori sottoposti a trattamento al fine di ridurre al minimo i fenomeni di reinfestazione (quanto meno fissando delle date limite per ciascun territorio, entro cui i 2 trattamenti siano eseguiti).

3) l’attuazione di detti piani dovrà essere accompagnata alla pianificazione ed esecuzione di controlli finalizzati a verificare la rispondenza di quanto programmato. Tali controlli, basati sul rischio potranno essere sia di tipo clinico, finalizzati a verificare il livello di oppure di tipo documentale. A tal proposito si ricorda obbligo di tenuta delle registrazioni dei medicinali veterinari nella produzione primaria come previsto dal Reg 852/2004 allegato 1 parte A capo III.

I controlli dovranno prevedere anche la gestione delle non conformità, tanto di tipo clinico/ispettivo, che documentale. Al riguardo, considerata anche la complessità del quadro normativo legato all’OM 17 febbraio 1995 recante norme per la profilassi della varroasi” la DGSAF consiglia che le linee di indirizzo per la gestione delle non conformità, siano indicate dalle stesse regioni, con consultazione dei veterinari AA.SS.LL referenti per il settore apistico, all’interno dei piani che si andranno a realizzare o in note a questi relative.

Per facilitarne la stesura dei piani antivarroa, il Ministero della Salute ha diffuso le linee guida per il controllo dell’infestazione da Varroa destructor  2018, redatte dal Centro di referenza nazionale per l’apicoltura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Le linee guida hanno lo scopo di indicare le modalità di intervento per il controllo dell’infestazione da varroa da realizzare nel territorio nazionale, tenendo conto della protezione del patrimonio apistico dall’infestazione da V. destructor, dellla tutela delle produzioni dai rischi derivanti dall’impiego di sostanze acaricide e della possibilità di realizzare i trattamenti da parte di tutti gli apicoltori.

Nel documento quindi vengono dettagliatamente indicati i prodotti anti varroa autorizzati e date istruzioni sui programmi di trattamento.

Altro aspetto importante è che i piani di controllo siano comunicati capillarmente a tutti gli apicoltori proprio per affrontare le ben note criticità connesse alla mancata esecuzione dei trattamenti o la mancata contemporaneità degli stessi. Tale attività di informazione dovrà essere svolta dalle Associazioni ma anche dalle ASL con l’obbiettivo di raggiungere anche coloro che non risultano associati.

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

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