Il “Piano Nazionale per la ricerca dei Residui (PNR)”, è articolato su base annuale e prevede la sorveglianza e il monitoraggio della presenza di residui di sostanze vietate, di medicinali veterinari e di contaminanti ambientali negli alimenti di origine animale.
Il P.N.R. si concretizza con l’analisi di campioni prelevati lungo tutta la filiera di produzione degli alimenti di origine animale ed interessa diversi settori produttivi: bovino, suino, ovi-caprino, equino, avicolo, cunicolo, dell’acquacoltura, della selvaggina, del latte, delle uova e del miele.
A livello regionale la predisposizione del Piano Regionale Residui viene effettuata tenendo conto dell’entità del patrimonio zootecnico, del numero di macellazioni, delle produzioni animali, ecc., tramite la definizione del numero e delle modalità di esecuzione dei campioni. Nel 2016 i campioni programmati erano 525e ne sono stati eseguiti 531.
Sempre a livello regionale si attua il coordinamento delle attività, la raccolta dei dati ed il loro invio semestrale al Ministero della Salute.
I campionamenti vengono effettuati sia negli allevamenti (produzione primaria) che negli stabilimenti di prima trasformazione, come ad esempio i macelli o i centri di raccolta del latte.
I campioni raccolti vengono analizzati nei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.
Dal 2009 si attua anche il piano di monitoraggio mediante test istologico che prevede l’esecuzione di test su organi bersaglio di animali al macello per ottenere indicazioni sull’utilizzo di sostanze non autorizzate o utilizzate impropriamente nel settore delle produzioni animali