La Regione Marche, con Decreto dirigenziale n. 92 del 18 giugno 2012, ha adottato il Piano Regionale Pluriennale Integrato sui controlli in sicurezza alimentare per il periodo 2012-2015, (testo integrale) con l’obiettivo di favorire una visione complessiva delle attività di controllo attuate in ambito regionale nel settore della sicurezza degli alimenti e dei mangimi, del benessere e della sanità animale, integrando ed ottimizzando tutte le attività pertinenti.
Il lavoro costituisce l’atto conclusivo dell’attività della Cabina di regia “Gruppo progetto Piano integrato dei controlli”, che è costituito da personale dipendente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale e dell’ARS- Pf Veterinaria e Sicurezza Alimentare.
Il Piano è stato predisposto in conformità ai principi e agli orientamenti contenuti nel Titolo V del Regolamento (CE) 882/2004, alla Decisione della Commissione 2007/363/CE del 21 maggio 2007 e alla DGRM n. 790 del 30 maggio 2011, di recepimento dell’Intesa n. 236/CSR del 16 dicembre 2010 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sulla proposta del Ministero della Salute concernente il “Piano Nazionale Integrato dei controlli (PNI) 2011-2014”.
In particolare, il documento strategico della Regione Marche è indirizzato alle strutture sanitarie territorialmente competenti per i controlli, con l’obiettivo di avere una programmazione uniforme, efficiente ed efficace delle attività di controllo ufficiale in materia di alimenti, mangimi, sanità e benessere animale, razionalizzate sulla base della valutazione specifica dei rischi, migliorando nel contempo l’integrazione delle professionalità dei singoli Servizi delle Aree Vaste ASUR e il coordinamento di tutti i soggetti istituzionali coinvolti.
A tal fine, il Piano detta gli obiettivi da raggiungere per ciascun anno compreso nel quadriennio di validità e stabilisce gli indicatori che consentono di valutare il raggiungimento di ciascun obiettivo previsto.
Dopo una parte introduttiva dedicata agli obiettivi generali del Piano e alla struttura ed organizzazione delle autorità competenti regionali e locali, il documento affronta gli argomenti specifici dei controlli ufficiali suddividendo la pianificazione in quattro capitoli principali.
Il primo, dedicato alla Sanità Animale, enumera i diversi controlli che hanno l’obiettivo di prevenire le malattie infettive e le zoonosi trasmissibili degli animali e illustra il sistema e gli obiettivi delle anagrafiche delle specie animali in produzioni zootecniche e la georeferenziazione delle aziende.
Il secondo capitolo è dedicato alla Sicurezza Alimentare.
Partendo dall’illustrazione del sistema regionale di registrazione/riconoscimento delle imprese alimentari e gestione del sistema d’allerta e dalla categorizzazione del rischio delle attività alimentari, si pianificano :
- i controlli ufficiali degli stabilimenti di produzione post-primaria,
- i campionamenti delle matrici alimentari per la verifica della conformità microbiologica e la ricerca di contaminanti chimici e il controllo della radioattività,
- i controlli volti alla verifica della corretta etichettatura degli alimenti,
- i controlli delle acque destinate al consumo umano e delle acque minerali,
- i controlli relativi ai prodotti fitosanitari, sia nei depositi e nelle attività di vendita, sia in fase di utilizzo, includendo i campionamenti e le analisi sulle matrici alimentari per la ricerca di residui.
Il terzo capitolo, Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche, pianifica i controlli sulle produzioni in allevamento, sull’alimentazione animale, l’uso del farmaco veterinario, la ricerca dei residui, i sottoprodotti di origine animale, il benessere animale, la biosicurezza degli allevamenti e la riproduzione animale.
Infine, il quarto capitolo, Parte Trasversale, è dedicato a controlli ed attività che riguardano più Servizi, coinvolgendo anche Organizzazioni ed Enti esterni al SSR (come nel caso delle emergenze), e comprende sezioni dedicate agli OGM, agli audit e ai flussi informativi di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare.
È evidente che il Piano non rappresenta una nuova attività da aggiungere ai controlli già regolarmente effettuati sul territorio della Regione Marche, bensì lo strumento per l’integrazione e l’ottimizzazione di tali attività.
Esso, infine, è uno strumento dinamico, che sarà aggiornato in funzione del sopraggiungere di nuove norme, nuove evidenze scientifiche o nuovi pericoli per la salute dei consumatori e in relazione ai risultati dei controlli effettuati o di cambiamenti significativi nell’organizzazione delle autorità competenti.
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Ultima modifica: 27 giugno 2012