Dopo le notizie dei giorni scorsi, in molti casi inutilmente allarmanti, l’agenzia ANSA ha pubblicato un decalogo, stilato dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari), sui corretti comportamenti da tenere da parte del proprietario di animali domestici in questo periodo di pandemia da COVID-19 e conseguente isolamento domiciliare.
Facendo riferimento alle attuali conoscenze scientifiche su SARS-CoV-2, vengono quindi fornite utili e importanti indicazioni, raccomandazioni e informazioni per la migliore convivenza con i pet.
Innanzitutto viene ribadito che ad oggi, non esiste alcuna evidenza che cani o gatti possano avere un ruolo attivo nella diffusione epidemica di SARS-CoV-2. È stato dimostrato che i pet, vivendo a stretto contatto con i loro proprietari malati, potrebbero occasionalmente, o meglio molto raramente, contrarre l'infezione da SARS-CoV-2 ma, certamente, nei 4 singoli casi finora osservati, gli animali sono stati soltanto incolpevoli “vittime” della situazione e sicuramente non untori o diffusori della malattia.
Di seguito il decalogo stilato dall’ANMVI:
1. Se si è positivi al COVID-19 è bene non entrare in contatto diretto con i propri animali, così come con gli altri componenti della famiglia. Gli animali di casa potrebbero essere contagiati, seppure in via eccezionale. È bene perciò anche indossare guanti e mascherina e ridurre il tempo passato insieme allo stretto necessario.
2. Se si è ammalati e non si può uscire per la passeggiata col cane si può chiedere un aiuto ai vicini di casa o ai parenti e, ancora, alle associazioni animaliste che stanno operando in molte città. Consegnare il proprio cane ad estranei non aumenta la possibilità di contagi. Chi porta a spasso il cane, invece, dovrebbe indossare guanti e mascherina protettivi così come indicato quando si esce, come per andare a fare la spesa.
3. In assenza di familiari ammalati, la convivenza con cane e gatto può essere una ottima fonte di maggiore benessere e tranquillità. Via libera a carezza, coccole e abbracci che sono ritenuti anche curativi per l’umore di tutti i componenti della famiglia, adulti, anziani e bambini.
4. La passeggiata con fido deve limitarsi al tempo necessario per le deiezioni e deve essere fatta nei pressi della propria abitazione. Le uscite perciò devono essere brevi.
5. Se il cane è abituato a fare attività motoria, in questo periodo non si può accompagnare a passeggiare a lungo. Si può invece metterlo a dieta, riducendo il numero di calorie ingerite col cibo, così da prevenirne un aumento ponderale, riducendo le dosi di cibo o scegliendo crocchette e cibo umido di tipo light.
6. Cosa si deve fare di ritorno dalla passeggiata col cane? Le zampe di fido non trasportano il COVID-19 in casa. Però per strada si sporcano ed è buona regola pulirle usando apposite salviette detergenti per la pulizia degli animali, oppure acqua e sapone o, ancora, amuchina diluita allo 0,05%. Non vanno usati sgrassatori detergenti, alcol o disinfettanti di altro genere che possono irritare la pelle ed essere tossici per il cane che tenderà ad eliminarne i residui leccandosi.
7. Cibo per animali: i negozi sono aperti e continuamente riforniti. Non c’è bisogno di fare scorte ma compratene una quantità che vi permetta di non dovervi rifornire di continuo. Dobbiamo restare a casa, non dimentichiamocelo.
8. Cani e gatti devono avere microchip e targhette di riconoscimento, non dimentichiamolo in questo periodo di isolamento, perché possono comunque perdersi. Non dimentichiamo anche di applicare presidi sanitari come antipulci ed antiparassitari perché proteggono tutta la famiglia da fastidiose infezioni.
9. Controllate il libretto sanitario di fido e micio: alcune vaccinazioni si possono rimandare in questo periodo di distanziamento ma non quelle contro leshmaniosi e leptospirosi. Gli ambulatori sono aperti per le cure necessarie ma gli ingressi sono regolati e scaglionati perciò telefonate al veterinario per chiarimenti ed eventuali appuntamenti.
10. Se micio o fido si ammalano è consentito andare dal veterinario, previo appuntamento telefonico.
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola