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Ricetta Elettronica Veterinaria: numerosi vantaggi

  • 11 dicembre 2017
  • Autore: Redazione VeSA
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Finora il processo della tracciabilità dei farmaci, dalla prescrizione veterinaria fino alla somministrazione, si è basato su sistemi cartacei per la trasmissione di informazioni. In particolare il veterinario emette una ricetta in triplice copia (in realtà 4 copie e non 3!!): una resta al veterinario prescrittore mentre le altre vengono date all’allevatore che le consegna al fornitore farmaceutico. Quest’ultimo le valida e ne restituisce una all’allevatore insieme ai farmaci, una seconda copia viene archiviata dal farmacista stesso mentre la terza viene inviata all’Azienda Sanitaria Locale. Il veterinario deve inoltre registrare tutte le movimentazioni delle scorte di farmaci (registro di carico e scarico dei farmaci) e tutti i trattamenti effettuati e registrati dall’allevatore (registro dei trattamenti farmacologici).

Tutto il sistema risulta quindi, oggigiorno, particolarmente indaginoso, complesso e difficilmente elaborabile se non dopo eventuali ulteriori passaggio e digitalizzazione dei dati.

Con l’introduzione della Ricetta Elettronica Veterinaria si otterrà quindi una notevole semplificazione di tutto il sistema in quanto non vengono aggiunti nuovi obblighi o regole rispetto alle norme legislative attuali ma si va a velocizzare e dove possibile, a snellire recuperando le informazioni da dati già disponibili nei sistemi informativi ministeriali, riducendo così anche il rischio di errori formali.

Da sottolineare che, oltre alla completa dematerializzazione della ricetta, è prevista la gestione elettronica del registro di carico e scarico delle scorte di medicinali veterinari e del registro dei trattamenti.

L’obiettivo primario di questa innovazione è quello di raggiungere un valido controllo sull’utilizzo dei farmaci negli animali, aumentando la sicurezza degli alimenti con particolare attenzione ai residui dei medicinali e all’antibiotico-resistenza. Basti pensare che con la digitalizzazione della prescrizione veterinaria sullo specifico portale web, l’autorità competente potrà verificare l’utilizzo dei farmaci nella filiera e gestire le ispezioni di controllo, il tutto sulla base di un monitoraggio che si potrà svolgere in tempo reale e da remoto.

Il progetto della ricetta elettronica però porterà sicuramente miglioramenti anche per quanto riguarda l’efficienza nella tracciabilità dei farmaci veterinari (processo più snello, tempestivo e con meno rischi di errori) e la riduzione dei costi associati.

A sottolineare quanto indicato, da un’accurata analisi della situazione da parte dell’Osservatorio Smart AgriFood viene, infatti, subito evidenziato che “i flussi cartacei rappresentano una complicazione per tutti gli attori coinvolti, comportando costi di archiviazione e di spedizione che il monitoraggio digitale può invece annullare. L’informazione su carta, d’altronde, non è strutturata e quindi non elaborata: lavorando in cartaceo né gli enti di controllo né le aziende hanno evidenza dell’effettivo utilizzo di farmaci”. Con la ricetta elettronica invece si avrà disponibilità di dati facilmente valutabili che permetteranno di rendere la filiera produttiva più valida ed efficiente e con prodotti finali migliori e maggiormente valorizzati. “Inoltre si deve anche considerare l’elevato rischio di errore nella compilazione dei registri aziendali, cui consegue il rischio di sanzione per il veterinario e l’allevatore. Tutto il sistema, quindi, beneficerà della digitalizzazione della ricetta veterinaria, non solo in termini di sostenibilità di filiera ma anche nell’operatività dei singoli attori”.

Non da ultimo, sicuramente si otterrà un risparmio anche da un punto di vista economico. In particolare l’Osservatorio, prendendo come modello la regione Lombardia ha stimato che, nella filiera lattiero-casearia vaccina, grazie all’utilizzo della ricetta digitale, ci sarà, per questa regione, un risparmio di circa 18 milioni di euro l’anno per tutta la filiera. Estendendo tale stima al sistema nazionale, si ottiene un beneficio di circa 60 milioni di euro l’anno, solo per la filiera presa in esame.

Leggi anche: Ricetta elettronica veterinaria obbligatoria dal 1° settembre 2018

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

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