Definizione di uso prudente degli antimicrobici:
Uso che comporta benefici per il paziente e al tempo stesso riduce al minimo la probabilità di effetti avversi (tra cui la tossicità e la selezione di organismi patogeni come Clostridium difficile) e la comparsa o la diffusione della resistenza antimicrobica.
Altri termini utilizzati allo stesso scopo sono «giudizioso», «razionale», «appropriato», «corretto» e «ottimale». (Linee Guida UE 2017)
1) Joint Action
Il 13 settembre 2017 è partita la “European Joint Action on Antimicrobial Resistance and HealthCare-Associated Infections (EU-JAMRAI)”, una nuova azione congiunta sulla resistenza antimicrobica e sulle infezioni correlate all’assistenza (ICA).
La Joint Action è coordinata dal French National Institute of Health and Medical Research Inserm, e vede la partecipazione di oltre 44 partner da tutta Europa.
Si tratta di un’occasione di sintesi e di implementazioni delle numerose iniziative nazionali che sono state condotte in questi ultimi anni per fare dell’Europa una regione di “best practice” sul tema dell’antibiotico-resistenza.
I diversi gruppi di lavoro coprono le aree della visione “One health”, dei piani nazionali di contrasto, della prevenzione delle infezioni ospedaliere, dell’uso degli antibiotici e della ricerca.
L’Istituto Superiore di Sanità, coadiuvato dall’Università di Udine, è responsabile del gruppo dedicato alla valutazione del progetto.
2) Piano Nazionale di Contrasto all’Antibioticoresistenza (PNCAR) - 2017
Per ridurre l’uso inappropriato degli antibiotici sono necessari programmi di intervento quali: il monitoraggio dei consumi, la definizione di linee guida, l’attivazione di programmi di antimicrobial stewardship, la disponibilità di risorse, l’informazione ai cittadini riguardo l’uso prudente degli antibiotici, la sorveglianza delle reazioni avverse per mancata efficacia, interventi regolatori sull’uso appropriato degli antibiotici.
Le azioni che il PNCAR intende mettere in campo per raggiungere l’obiettivo sono:
A livello centrale:
- Condivisone del PNCAR nella conferenza Stato – Regioni (entro il 2018)
- Documento di programmazione delle linee guida nazionali sull’uso appropriato di antibiotici (entro il 2018)
- Attivazione del programma nazionale per l’uso appropriato di antibiotici nelle infezioni delle alte vie aeree respiratorie (entro il 2019)
- Predisposizione degli aggiornamenti del Piano nazionale di promozione all’uso appropriato degli antibiotici
A livello regionale:
- Individuazione del referente regionale (entro 6 mesi dall’approvazione del Piano)
- Recepimento del Piano nazionale attraverso un Piano regionale che identifichi le istituzioni responsabili e le risorse necessarie (entro il 2018)
- Partecipazione alla individuazione degli indicatori sull’uso appropriato degli antibiotici da introdurre nella griglia LEA (entro il 2018)
- Partecipazione attiva al programma nazionale di uso appropriato di antibiotici nelle infezioni delle alte vie respiratorie (entro il 2019)
Leggi il PNCAR luglio 2017 (ita)
3) Linee Guida UE sull’uso prudente degli antibiotici in medicina umana - 2017
Nel 2016 il Consiglio, nelle conclusioni sulle prossime tappe dell’approccio «One Health» di lotta alla resistenza agli antimicrobici, ha invitato la Commissione e gli Stati membri a sviluppare orientamenti dell’Unione europea sull’uso prudente degli antimicrobici nella medicina umana.
Le linee guida si basano, oltre che su altre fonti, sulla raccomandazione 2002/77/CE del Consiglio, del 15 novembre 2001, sull’uso prudente degli agenti antimicrobici nella medicina umana e sul piano d’azione globale dell’OMS sulla resistenza antimicrobica che prevede un approccio “One Health” anche per la medicina umana.
Elementi chiave:
- Regolamentazione dell’accesso agli antimicrobici e del loro uso,
- Prescrizione di antimicrobici e stewardship antimicrobica,
- Programmi di stewardship antimicrobica a tutti i livelli dell’assistenza sanitaria (assistenza di prossimità, ospedaliera, a lungo termine),
- Integrazione di attività nazionali di stewardship antimicrobica con le attività di prevenzione e controllo delle infezioni e di vaccinazione; tutte le attività dovrebbero basarsi su piani nazionali di lotta alla resistenza antimicrobica elaborati conformemente all’approccio intersettoriale «One Health»,
- Obiettivi qualitativi e quantitativi per migliorare la prescrizione di antimicrobici,
- Tempestiva disponibilità di dati aperti standardizzati relativi al consumo di antimicrobici, a fini di analisi comparativa, e di dati relativi alla resistenza antimicrobica, ai fini dell’elaborazione di orientamenti clinici per il settore ospedaliero e per l’assistenza di prossimità,
- Creazione di un meccanismo (ad esempio comitato o piattaforma nazionale) per l’elaborazione, l’attuazione e il monitoraggio di orientamenti clinici per le infezioni; tale meccanismo dovrebbe occuparsi di diagnostica, trattamento, gestione e prevenzione e controllo delle infezioni,
- Formazione dei professionisti sanitari
Nelle linee guida sono esplicitati gli aspetti relativi a:
Strutture di assistenza sanitaria, Microbiologi clinici, Specialisti in malattie, Prescriventi, Farmacisti, Infermieri, Responsabili del controllo delle, Pubblico/pazienti, Associazioni professionali e società scientifiche, Finanziatori della ricerca, Industria farmaceutica, Industria della diagnostica, Collaborazione internazionale.
Leggi le Linee Guida Ue sull’uso appropriato degli antibiotici luglio 2017 (ita)
4) Progetto “Resistenza antimicrobica e cause dell’uso non prudente degli antibiotici” ARNA – 2017
Il progetto ARNA ha lo scopo di:
- Individuare i fattori chiave che incidono sulla vendita e sull'uso di antibiotici senza prescrizione medica;
- Valutare il livello di applicazione della legislazione relativa all'utilizzo esclusivo delle sostanze antimicrobiche nell'UE;
- Documentare buone prassi volte a rafforzare l'uso più prudente degli antibiotici;
- Sviluppare le opzioni politiche per un uso più prudente degli antibiotici.
Il progetto, concluso nel 2016 ha portato alla pubblicazione nell’aprile 2017 del report finale. In questo paragrafo si riassumono i principali risultati dello studio ARNA:
Conclusioni dello studio ARNA
Nonostante le disposizioni legali sugli antibiotici che sono medicinali a prescrizione medica, è ancora in uso l'utilizzo di antibiotici senza prescrizione medica nell'UE.
Le due fonti prevalenti di antibiotici senza prescrizione sono le vendite OTC (farmaci da banco) nelle farmacie e l'uso di antibiotici residui. Acquistare antibiotici senza prescrizione su internet non si è rivelata una fonte importante per l'uso di antibiotici senza prescrizione medica.
Livello paziente:
La conoscenza degli antibiotici è il fattore più importante per prevenire l'uso di antibiotici senza prescrizione medica. L'educazione sugli antibiotici dovrebbe essere migliorata e un'attenzione particolare è necessaria per i pazienti con bassi livelli di alfabetizzazione.
Livello professionisti della salute:
Le conoscenze e le attitudini dei farmacisti riguardo agli antibiotici sono fondamentali per prevenire l'uso di antibiotici senza prescrizione nei paesi partecipanti al progetto: migliore è la conoscenza, più riluttante è l'atteggiamento del farmacista verso l'uso di antibiotici, meno probabile che dispenserà antibiotici senza prescrizione medica.
Gli studi sono focalizzati solo sul farmacista e non ci sono molte prove in letteratura sui prescrittori di antibiotici e sui professionisti della salute che sono attori chiave per educare i propri pazienti circa l'uso corretto degli antibiotici.
I professionisti devono essere istruiti sugli antibiotici e sulle linee guida sull'utilizzo di antibiotici. Le loro capacità di comunicazione devono essere addestrate in modo da poter soddisfare le esigenze di ogni singolo paziente e poter gestire la pressione del paziente se necessario.
E’ quindi necessario ampliare e migliorare la ricerca sulla prospettiva dei professionisti della salute.
Leggi il Report finale del Progetto ARNA – 2017 (en)
Autore: Dott.ssa Alba Minnozzi