Il Memorandum of Understanding è un accordo di collaborazione quadriennale, avviato a settembre 2017, tra l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE), il Ministero della Salute e la rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Scopo principale di questa collaborazione è quello di riuscire ad elaborazione strategie comuni nella promozione dell’approccio One Health alla sanità pubblica e per la sicurezza alimentare.
In particolare, durante il “12° Advisory Forum del Fondo mondiale della Sanità e del Benessere Animale”, la delegazione italiana ha presentato tre proposte operative da applicare, a livello internazionale, per supportare l’impegno dell’OIE nell’ambito della tutela della sanità animale e della salute pubblica a livello globale.
Di seguito vengono indicate i progetti presentati:
- creazione di una piattaforma informatica epidemiologica per rafforzare le attività di individuazione precoce e caratterizzazione della popolazione vettoriale in determinate aree geografiche attraverso programmi di sorveglianza entomologica. Negli ultimi anni infatti, alcune condizioni come il cambiamento climatico globale l’aumento delle movimentazioni degli animali, del transito delle merci e dei viaggi hanno contribuito ad aumentare la probabilità di diffusione di malattie trasmesse da vettori in aree precedentemente indenni;
- partecipazione dell’OIE al Progetto ERFAN (Enhancing Research for Africa Network), una rete di laboratori e scuole veterinarie che coinvolge ad oggi dodici paesi africani, con lo scopo di favorire, nelle aree interessate, un'efficace rete di sorveglianza epidemiologica basata su sistemi informativi condivisi e la creazione di Centri in grado di lavorare nel rispetto degli standard OIE;
- realizzazione di una Biobanca Virtuale in Italia per la condivisione di materiali e informazioni prodotte dai centri di Referenza OIE. La Biobanca rappresentà un Centro di risorse di materiale biologico di diversa tipologia da rendere fruibile a tutti gli enti aderenti al Network attraverso un portale dedicato. Il materiale biologico depositato sarà corredato da specifiche schede informative e favorirà l’uniformità e la standardizzazione operativa.
Ogni progetto avrà come capofila uno dei dieci Istituti Zooprofilattici Sperimentali e vedrà il coinvolgimento degli altri istituti secondo le proprie competenze specifiche.
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola