La Commissione Europea, in base all’esperienza acquisita con il Programma d’Azione Comunitario sulla Protezione e Benessere degli Animali 2006-2010, viste le difficoltà riscontrate nell’ applicazione delle normative e la non uniformità di comportamenti adottati dai vari Stati membri in materia di benessere animale, con "La strategia dell'Unione europea per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015," si sta orientando verso una semplificazione e revisione della normativa consolidata.
Ciò sarà possibile in particolare adottando nell’impianto normativo i criteri contenuti nelle ultime osservazioni scientifiche dell’EFSA (European Food Safety Authority) presentate nel documento “Scientific Opinion guidance on risk assessment for animal welfare”.
Si tratta di un supporto scientifico basato sulla valutazione del rischio che tiene conto di una serie di indicatori di benessere che pongono l’attenzione sull’osservazione degli animali e del loro stato in relazione all’ambiente di allevamento. Attualmente sono stati adottati due pareri scientifici in merito al benessere delle vacche da latte e dei suini
Quindi la futura attività legislativa potrebbe basarsi anche sui risultati di un sistema di allevamento (stato degli animali) piuttosto che solo sul management, sulle condizioni di allevamento, sui requisiti strutturali, sui parametri ambientali etc come è stato fatto nel contesto normativo attuale.
Si tratterà quindi di valutare come gli animali rispondono ai fattori esterni in grado di influenzare il loro stato di benessere.
In pratica dovranno essere inseriti nel contesto normativo indicatori standardizzati di benessere basati sugli animali, validati e misurabili come, ad esempio, le condizioni corporee, le dermatiti da contatto nei polli da carne (criterio già presente nella direttiva 2007/43/CE sulla protezione dei polli da carne ***) , le caratteristiche del piumaggio nelle galline ovaiole, le ferite, le stereotipie nelle scrofe, le zoppie, le lesioni podali e le mastiti nelle vacche da latte etc.
Tale sistema di valutazione è in grado di evidenziare le più urgenti problematiche di benessere animale e focalizzare l’attenzione sui rimedi immediati mentre i sistemi di valutazione basati su risorse e/o management, quando il legame con il benessere è forte, come ad esempio nell’allevamento intensivo del suino, sono probabilmente più idonei ad evidenziare i rischi di diminuito benessere nel tempo e ad individuare le ragioni che hanno determinato gli attuali problemi di benessere animale.
Pertanto entrambi i sistemi di valutazione saranno necessari in un protocollo di controllo.
*** Recepita con il D.lgs 27 sett. 2010 n. 181 (GU n. 259 del 5-11-2010)
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Ultima modifica : 2 aprile 2012