2 per superamento delle cariche batteriche.
Controlli sulla filiera latte
In Provincia di Macerata il latte è conferito in buona parte a caseifici locali per il trattamento o la trasformazione, oppure in centri di raccolta di Province contermini ed in minima parte ai distributori dislocati nel territorio dell’ Area Vasta di Macerata.
La maggior parte dei formaggi è prodotta con latte pastorizzato ed a maturazione breve, i prodotti più significativi per tipologia sono pecorini, caciotte e ricotte.
Per quanto riguarda i distributori esiste nella zona di Macerata un solo allevamento dedicato alla produzione di latte per i distributori.
I distributori automaticità di latte sono presenti nella zona di Macerata ( 3) e nella zona di Civitanova (7), due sono alimentati con il latte proveniente dalla zona di Ancona e Fermo.
I controlli sono stati eseguiti nei mesi estivi, perché ritenuti a maggior rischio e, soprattutto perché, nella zona litoranea, a maggior consumo ( turismo).
La procedura di campionamento ha rispettato le stesse modalità adottate nei due anni precedenti con prelievi nella stessa giornata in stalla ed al distributore con la finalità di ridurre al minimo le variabili derivanti da produzioni di differenti giornate.
Le richieste analitiche sul latte di massa hanno previsto la ricerca dei batteri patogeni, inibenti, aflatossine e cariche mesofile a 30°C.
La contemporaneità giornaliera delle analisi su matrice dello stesso lotto di produzione permette di constatare se esistono variazioni delle cariche batteriche nel latte con il trasporto e al distributore.
Tale studio, iniziato nel 2014, ha mostrato innalzamenti di cariche batteriche dalla stalla al distributore con valori più alti all’erogatore e presenza, in alcuni casi di valori superiori di staphilococcus aureus sempre all’erogatore.
Le prescrizioni e l’attività di controllo programmata dei Servizi Veterinari nel territorio hanno consentito un notevole miglioramento della situazione con abbassamento delle cariche batteriche nel latte.
Tutto ciò è dovuto ad un maggiore rispetto delle prassi igieniche da parte dell’operatore, divenuto più attento alle operazioni di trasferimento e deposito del latte ( lavaggio dei contenitori, rispetto della catena del freddo al trasporto ed al distributore).
Nel corso dei controlli sono tate costantemente verificate le temperature di stoccaggio, nonché il rispetto della norma in tema di informazione del consumatore al distributore (es.: informazioni obbligatorie “da consumarsi entro…e previa bollitura”).
CONCLUSIONI
Diversi sono stati i vantaggi derivanti dalla azione di controllo ufficiale svolta dai Servizi del Dipartimento di Prevenzione della Area Vasta 3 di Macerata dell’ASUR Marche.
Sicuramente, la presenza dei servizi veterinari sul territorio continua ed attiva anche nelle prime ore della giornata con controlli sul personale e sugli impianti di mungitura e stoccaggio latte ha determinato una maggiore consapevolezza degli allevatori.
Ciò ha portato ad un netto miglioramento delle produzioni ed ad una maggiore cura nell’apposizione di tutte le indicazioni dovute nei distributori ( in alcuni casi la scritta “…da consumarsi previa bollitura “, risultava poco leggibile , perché scolorita, in altri casi il termometro di rilevazione delle temperature del latte non era visibile…etc).
Inoltre, dal confronto dei risultati ottenuti negli anni precedenti, il valore delle cariche microbiche del latte al distributore ha mostrato valori costantemente bassi a conferma che una buona attività di controllo e formazione sui produttori determina in modo tangibile risultati più che soddisfacenti.
Resta quindi, al consumatore che acquista latte al distributore mantenere i requisiti di igienicità con il rispetto del mantenimento della catena del freddo e con il suo corretto utilizzo dopo l’acquisto.