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MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI: relazione anno 2018

  • 20 novembre 2019
  • Autore: Redazione VeSA
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Il Ministero della Salute ha pubblicato in questi giorni la “Relazione riguardante il controllo delle micotossine negli alimenti per l’anno 2018”.

In particolare, a partire dal 2016, è stato predisposto dal Ministero, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Piano nazionale di controllo ufficiale delle micotossine 2016-2018, per armonizzare, a livello nazionale, i controlli ufficiali (attività di campionamento e analisi) relativi alle micotossine nei prodotti alimentari. L’obiettivo del programma è quello di verificare la conformità alla normativa sui questi contaminanti e di disporre di dati utili per la valutazione dell’esposizione alle micotossine, alcune delle quali sono state classificate dalla IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) come cancerogene (aflatossine), possibili cancerogene (ocratossina A, aflatossina M1) e probabili cancerogene (fusariotossine) per l’uomo, nonché di adottare, se del caso, provvedimenti volti a ridurre l’esposizione.

Il Ministero ha quindi coordinato l’attività di controllo ed elaborato i risultati ottenuti dalle analisi effettuate da IIZZSS (istituti zooprofilattici sperimentali) e ARPA (agenzie regionali protezione ambiente) sui campioni prelevati dalle Autorità locali (ASL) e USMAF-SASN (uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e dei servizi territoriali di assistenza sanitaria al personale navigante e aeronavigante). I dati di campionamento e le analisi, inseriti nel sistema NSIS (Nuovo sistema informatico sanitario), sono quindi stati verificati dal Ministero che ha richiesto all’Istituto superiore di sanità la valutazione dei rischi di esposizione alle micotossine al fine dell’adozione delle eventuali misure di gestione del rischio stesso.

Il Piano nazionale 2018 prevedeva di effettuare 200 campioni di alimenti per il programma di monitoraggio (obiettivo di far emergere situazioni di rischio) e 964 campioni per quello di sorveglianza (obiettivo di controllare situazioni a rischio tramite campionamenti mirati).

Solo 11 Regioni (tra cui la Regione Marche) e le 2 Province autonome (notevole miglioramento comunque rispetto alle 5 Regioni e ad 1 Provincia autonoma del 2017) hanno soddisfatto la programmazione nazionale anche se, in generale, sono stati inseriti nel sistema dati per un numero di campioni superiore a quello programmato. Nel 2018 quindi, anche se il Piano non è stato rispettato appieno, si osserva senza dubbio un implementazione nel miglioramento dello stesso.

Per quanto riguarda i risultati nel 2018 i campioni non conformi sono stati 8, riscontrati in 3 Regioni Emilia Romagna, Piemonte e Marche e rappresentano circa lo 0,4 % su un totale di 1922 campioni.

Prodotti alimentari e Punto di campionamento

Micotossine

n. di campioni non conformi

n. totale di campioni non conformi

Farina di nocciole al dettaglio

AFB1,

AFT

1

8

Farina di castagne al dettaglio

AFB1,

AFT

1

Caffè torrefatto in grani, al dettaglio

OTA A

1

Farina di mais biologica, stabilimento di lavorazione cereali

FUMO (B1+B2)

1

Formaggi, stabilimento di trasformazione

AFM1

4

 
                                                            Legenda: AFB1/AFT (aflatossina B1/aflatossine totali), OTA A (ocratossina A), FUMO (somma fumonisine B1 e B2), AFM1 (aflatossina M1)
 

Nel 2018 inoltre sono stati inseriti nel sistema i dati relativi ai controlli sulle micotossine effettuati su campioni prelevati da 10 Autorità periferiche (USMAF-SASN) (rispetto alle 5 Autorità nell’anno 2017). In totale sono stati analizzati 755 campioni (rispetto a 273 campioni nel 2017) di prodotti alimentari all’importazione.

Il risultato è stato di 31 campioni non conformi di frutta secca a guscio (nocciole, pistacchi, mandorle), frutta secca (fichi, uve), semi oleosi (arachidi) e spezie (peperoncino) provenienti da diversi Paesi Terzi di importazione (Turchia, USA, Egitto, Brasile, India, Cina).

 

Nelle conclusioni della relazione il Ministero sottolinea quindi che, nonostante uno scostamento rispetto alla programmazione nazionale, comunque ridotto rispetto a quello del 2017, c’è stato un evidente miglioramento nella raccolta e analisi dei campioni e si è registrato un numero di non conformità (8 campioni) inferiore rispetto a quello dell’anno 2017 (24 campioni) e dell’anno 2016 (56 campioni).

Infine, i dati raccolti nel corso del triennio 2016-2018, confermano che le micotossine di più comune riscontro sono le aflatossine, l’aflatossina M1 e le fumonisine e gli alimenti più critici sono, rispettivamente, frutta a guscio, latte e formaggi, farina di mais.

 

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

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