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Misure dietetiche a sostegno della salute gastrointestinale nei SUINETTI ALLO SVEZZAMENTO

  • 22 settembre 2021
  • Autore: Redazione VeSA
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Numerose sono le strategie nutrizionali che, negli anni, sono state attuate nell’allevamento suinicolo e che rappresentano tutt’ora uno strumento che ha come obbiettivo quello di migliorare la salute degli animali allevati, aumentare la loro efficienza produttiva e ridurre l'uso di antibiotici.

  • PRINCIPALI PRATICHE DI GESTIONE DELL’ALIMENTAZIONE: E’ raccomandata l'alimentazione dei suinetti prima dello svezzamento per favorire lo sviluppo del tratto gastroenterico e l’adattamento ai mangimi solidi dopo lo svezzamento. I sistemi di alimentazione ed abbeveraggio devono facilitare un'elevata assunzione di mangime e acqua nelle prime 48 ore post-svezzamento.
     
  • TIPO DI ALIMENTAZIONE E GRANDEZZA DELL’ALIMENTO: Le diete liquide portano alla massima assunzione, ma sono impegnative a livello pratico. Dovrebbe essere valutato l'uso di cereali macinati grossolanamente nei mangimi per supportare la funzione di barriera del pH gastrico e facilitare la motilità e le secrezioni del tratto gastroenterico. L'aggiunta di fonti di fibre grossolane è un'altra opzione. Un'ulteriore alternativa è fornire un pastone per rallentare l'assunzione di mangime, sebbene lo spreco possa essere un problema.
     
  • PROTEINE: Ridurre il livello di proteine ​​grezze rispettando i livelli minimi di aminoacidi digeribili (proteine grezze ​​max. 17%-19%). Limitare la quantità di proteine ​​non digeribili. E’sempre raccomandato l’utilizzo di fonti proteiche altamente digeribili.
     
  • AMMINOACIDI: Aumentare il rapporto degli amminoacidi che hanno un impatto positivo sulla salute, ad es. zolfo, triptofano e treonina, lisina rispettivamente al 60%–65%, 21%–22% e 70% (Pluske, Turpin e Kim, 2018).
  • AMIDO: Sostituire il grasso con l'amido fino a un livello minimo (35%). La digestione dell'amido e l'assorbimento di glucosio sono meno influenzati dai disturbi gastrointestinali.
     
  • ZUCCHERI:Includere una quantità minima di lattosio nelle diete dei suinetti svezzati (<4 settimane di età) come fonte energetica facilmente digeribile e prebiotico. Successivamente il suo effetto potrebbe esserelimitato. L'aggiunta di zuccheri (saccarosio) migliora l'appetibilità.
     
  • GRASSI:Limitare l'uso di grassi (max 5%) nella prima fase post-svezzamento. Digeribilità e assorbimento dei grassi sono compromessi nell'immediato post-svezzamento, soprattutto per quanto riguarda le fonti di grassi saturi.
     
  • LIVELLO E FONTI DI FIBRA: Includere fonti di fibre insolubili per promuovere le secrezioni gastro-intestinali e la motilità.
     
  • CALCIO: Ridurre la quantità di integratori o altre fonti di calcio per mantenere un basso PH nello stomaco. Evitare alti livelli di calcio, ma soddisfare i requisiti minimi. I sali di calcio degli acidi organici possono essere utilizzati come fonti di Ca con una bassa capacità tampone.
     
  • FOSFORO: Va considerato l'uso delle fitasi per limitare l'utilizzo di fosforo con azione tampone e per limitare le proprietà anti-nutrizionali del fitato.
     
  • SODIO: Livelli dietetici di sodio totale fino allo 0,40% possono migliorare l'appetibilità e le prestazioni di crescita. Promuovere l'assunzione di mangime nei primi giorni dopo lo svezzamento.
     
  • RAME E ZINCO: Livelli più elevati di rame (150–250 ppm) e ossido di zinco (2500–3000 ppm, prime due settimane solo dopo lo svezzamento) riducono l'incidenza della diarrea. Inquinamento ambientale e rischio di antibiotico resistenza sono problematiche di interesse pubblico.
     
  • MACRO INGREDIENTI FUNZIONALI: Possibilità di utilizzare proteine plasmatiche, proteine del latte e lattosio e/o proteine dell'uovo iperimmuni nella prima fase della dieta post- svezzamento.
     
  • ADDITIVI PER MANGIMI: Utilizzare acidi organici per acidificare il mangime ed eventualmente anche l'acqua potabile. La combinazione con acidi grassi a catena media e fitogenici può aumentare ulteriormente l'attività antimicrobica. Opzioni aggiuntive includono pre- e probiotici e fitogenici per modulare il microbioma intestinale e sostenere la funzionalità della barriera intestinale. È da valuatare l'uso di routine di fitasi e NSP-asi a supporto della digestione in fase post-svezzamento.

 

Autore: Dott.ssa Federica Fioranelli dott. Luca Talllè

 

Tratto da : Animal nutrition strategies and options to reduce the use of antimicrobials in animal production

 

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