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AUDIT della COMMISSIONE EUROPEA in ITALIA sui RESIDUI di PESTICIDI in ALIMENTI e MANGIMI

  • 31 marzo 2020
  • Autore: Redazione VeSA
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La Commissione Europea (Direzione Generale Salute e Sicurezza Alimentare - DGSANTE) ha svolto in Italia ad ottobre 2019 un Audit, a norma del Regolamento (UE) 2017/625 sui controlli ufficiali su alimenti e mangimi. L’obiettivo dell’Audit era valutare alcuni aspetti dei controlli sui residui di antiparassitari ai sensi del Regolamento (CE) n. 396/2005 che ne fissa i livelli massimi.

Il rapporto di Audit della DGSANTE, pubblicato il 5 di marzo e consultabile sul sito della Commissione Europea a questo link, evidenzia che il programma italiano di controllo dei residui di pesticidi copre un’ampia gamma di prodotti e relativi fattori di rischio, attraverso responsabilità ben definite e laboratori accreditati. La relazione evidenzia anche però che l’efficacia del programma è compromessa dalla mancanza di istruzioni chiare da parte di Autorità Competenti riguardo alle azione obbligatorie, come ambito analitico richiesto e tempo di risposta, in capo ai laboratori. Insufficiente risulta anche il numero di sostanze attive in relazione alle capacità analitiche complessive della rete ufficiale dei laboratori. Infine, gli eccessivi ritardi nella comunicazione dei risultati analitici rendono inefficaci gli interventi sulle non conformità.

Al rapporto di Audit sono quindi seguite delle raccomandazioni da parte della Commissione Europea alle Autorità Competenti. Come previsto nello svolgimento di un Audit, le Autorità Competenti e il Ministero della Salute hanno già inviato in risposta alla Commissione sia le modifiche e integrazioni ritenute opportune al rapporto di Audit sia il piano di azione con le misure correttive messe in atto dall’Autorità Competente per dare seguito alle raccomandazioni della Commissione Europea.

Il Ministero della Salute ha trasmesso il 9 gennaio alle Regioni e ai laboratori nazionali di riferimento una nota con le azioni proposte per ottemperare alle raccomandazioni della DGSANTE: fissato un tempo massimo per le analisi di campioni dal loro ricevimento, criteri di valutazione dei livelli essenziali più stringenti di quelli passati e che tengano conto del 100% degli analiti richiesti, sono solo alcuni esempi delle azioni previste.

Con il programma italiano di controllo dei residui di pesticidi in alimenti e mangimi del 2020 il Ministero prevede di fornire indicazioni più dettagliate alle Regioni e Province Autonome per aumentare l’efficacia dei controlli e delle analisi come raccomandato dalla DGSANTE.

Autore: Dott.ssa Moira Mattioni

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