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Stato-Regioni : adottato il Piano di emergenza per la sicurezza degli alimenti e mangimi

  • 20 febbraio 2008
  • Autore: Redazione VeSA
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La Conferenza Stato-Regioni il 24 gennaio 2008 ha adottato l’intesa concernente l’attuazione del Piano di emergenza per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi (G.U. n.36 del 12-02-2008)

L’atto scaturisce dal dettato dell’art.13 del Reg. 882/2004 che prevede l'obbligo per gli Stati membri di elaborare piani operativi di emergenza volti a stabilire le misure da attuarsi allorché risulti che mangimi o alimenti presentino un serio rischio per gli esseri umani o gli animali, direttamente o tramite l'ambiente.

In base a tale intesa, finalizzata alla “definizione di procedure operative appropriate ed uniformi per la gestione delle emergenze garantendo la salute pubblica” il Ministero della Salute, le Regioni, le province autonome e gli enti locali preposti alla sicurezza degli alimenti e mangimi si avvarranno di unità appositamente istituite a livello centrale, regionale e locale denominate:

  • Unità di crisi nazionale
     
  • Unità di crisi regionale e province autonome
     
  • Unità di crisi periferica o locale

Per ciascuna Unità viene definita la composizione, il responsabile, l’ubicazione fisica e le risorse strumentali di cui dovrà disporre.

E’ prevista la presenza di una unità di crisi per ciascuna regione italiana e per le province autonome di Trento e Bolzano.
La cooperazione tra l'unita' di crisi nazionale e quella comunitaria, è garantita dal coordinatore di crisi che opera favorendo la raccolta e la diffusione delle informazioni.
Per quanto relativo alle funzioni :

1) L'UNITA' DI CRISI NAZIONALE si attiva:

  • in concordanza con l'unità di crisi comunitaria o
     
  • su segnalazione nazionale, in seguito al verificarsi di situazioni che comportano rischi diretti  o indiretti per la salute umana, derivati da alimenti e mangimi

Stabilisce le modalità operative ed in particolare:

  • individua, valuta e coordina le strategie operative da attuarsi sul  territorio  nazionale  in caso di emergenza, e le aggiorna sulla base di eventuali nuove informazioni disponibili e/o dell'evolversi della situazione;
     
  • controlla la reale operatività delle unita' di crisi istituite, anche attraverso l'attuazione di piani di simulazione;
     
  • svolge  anche un ruolo di informazione per l'opinione pubblica, riguardo i rischi in questione e le misure prese a riguardo;
     
  • promuove l'organizzazione di corsi di formazione e addestramento per il personale dei servizi veterinari, dei servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione, degli Istituti zooprofilattici sperimentali e dell'agenzie regionali protezione ambientale in collaborazione con l'unità di crisi regionale e delle province autonome.

Il Responsabile dell'unita' di crisi nazionale ha il compito di:

  • convocare le riunioni dell'unità di crisi nazionale ed eventualmente il gruppo di esperti;
     
  • autorizzare i provvedimenti necessari per attuare le strategie nazionali per una rapida gestione dell'emergenza.


2) L’ UNITA'  DI CRISI REGIONALE E DELLE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO:

  • coordina e verifica le attività previste sul territorio;
     
  • assicura l'invio tempestivo, per via informatizzata, dei dati e delle informazioni inerenti l'emergenza;
     
  • promuove l'organizzazione di orsi di formazione ed addestramento… in collaborazione con l'unità di crisi centrale;

Il Responsabile dell'unita' di crisi regionale e delle  province autonome ha il ruolo di garantire la cooperazione con l'unità di crisi nazionale.

3) L’ UNITA' DI CRISI LOCALE :

  • individua i punti di contatto, da comunicare alle unità di crisi nazionale e regionale e delle province autonome, che assicurano tramite  un  servizio  di pronta reperibilità (telefono cellulare ed e-mail) la corretta attivazione del flusso operativo.
     
  • verifica che i database inerenti i punti di contatto siano aggiornati  e ridistribuiti periodicamente, e segnatamente in caso di variazioni;
     
  • attua tutte le misure indicate dalle strategie operative individuate a livello centrale e/o regionale
     
  • si adopera per assicurare, in caso di necessità, la rapida attuazione delle misure di ritiro o richiamo stabilite, con eventuale sequestro e/o distruzione delle partite.
     
  • fornisce per il tramite dell'unità di crisi regionale e delle province  autonome il debito informativo definito in ambito di unità di crisi nazionale;

Il Responsabile dell'unita' di crisi Locale per tutta la durata dell'emergenza, assume la responsabilità della gestione delle risorse di tutte le aree funzionali del Servizio veterinario dell'ASL e  del Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione.

I laboratori coinvolti nel Piano di emergenza sono:

  • Istituto superiore di sanità;
     
  • Istituti zooprofilattici sperimentali;
     
  • Agenzie regionali protezione ambientale;
     
  • Ogni altro laboratorio che all'occorrenza sia opportuno coinvolgere.

Ciascun laboratorio individua i punti di contatto che assicurano tramite un servizio di pronta reperibilità (telefono cellulare ed e-mail) la corretta attuazione del piano, e li comunica alle unità di crisi regionali e delle province autonome.

Gli articoli 5, 6 e 7 dettagliano le modalità di attuazione per la formazione e l’aggiornamento professionale dei medici veterinari, medici ed altre figure professionali operanti nel settore della sicurezza alimentare, per la corretta informazione dei cittadini sui rischi in corso e sulle misure adottate o in procinto di essere adottate e per l’organizzazione e l’aggiornamento dei punti di contatto.

L’articolo 8 assegna all’unità di crisi nazionale il compito di dichiarare terminata la crisi quando ritiene  che il rischio sia ormai sotto controllo e di procedere ad una valutazione post-crisi per migliorare , in base alle esperienze effettuate, le procedure operative messe in campo .

In Allegato II sono descritte le procedure operative da porre in essere sia nel caso di attivazione del Piano Nazionale in concordanza con il Piano Generale attivato dall’Unità di crisi comunitaria sia nel caso di attivazione sulla base di una segnalazione locale.

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Categorie: Emergenze
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