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ALCUNE GRAVI CONSEGUENZE DELLA PLASTICA IN MARE

  • 20 agosto 2019
  • Autore: Redazione VeSA
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Domenica 18/08/2019 le onde hanno spinto sulla battigia della spiaggia di Marzocca di Senigallia la carcassa di un delfino adulto lungo circa 2,5 metri.

Dopo la segnalazione dei bagnanti, sul posto sono intervenuti gli uomini della Guardia Costiera.

Il decesso del delfino è stato causato molto probabilmente da una rete di plastica attorcigliata intorno al becco del cetaceo.

Questa è una delle tante conseguenze della plastica non correttamente riciclata ne smaltita e anzi gettata nell’ambiente.

Come è possibile approfondire nell’articolo “Plastica, microplastica e nanoplastica: un inquinamento che ci circonda”, si stima che ogni anno tra 5 e 12 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica vengono gettati in mare e quindi che ne siano già stati accumulati oltre 150 milioni di tonnellate negli oceani di tutto il mondo. Il 2-5 % di tutta la plastica prodotta finisce quindi negli oceani, di cui una parte sotto forma di microplastica, anche quest’ultima purtroppo in costante aumento.

L’impatto della plastica sull’ecosistema è notevole e gli effetti negativi sugli organismi marini sono di frequente riscontro come imbrigliameti e ingurgitazione massiva con frequenti conseguenze letali come quella descritta riguardante il delfino.

Altro aspetto da considerare è quello legato alle microplastiche presenti in mare che possono essere ingerire dagli animali marini come pesci, molluschi e crostacei e quindi, attraverso la catena alimentare, la plastica e le sostanze chimiche tossiche da essa veicolate possono arrivare direttamente sulle nostre tavole.

Indispensabile quindi che venga applicata la “strategia sulla plastica”, approvata nel Settembre 2018 dagli Eurodeputati, che mira a modificare la progettazione, la realizzazione, l’uso e il riciclaggio dei prodotti plastici nell’UE (cfr Provvedimenti e soluzioni).

Altro aspetto fondamentale è una adeguata e puntuale informazione dei cittadini sul corretto uso, riciclo e smaltimento della plastica. Aspetto questo su cui si sta e si dovrà sempre puntare per contrastare la grave situazione di inquinamento già in atto.

A tal proposito il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera su mandato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha avviato a Luglio 2019 il progetto #plasticfreegc che proseguirà per tutto l’anno. Obiettivi del progetto sono quelli di sensibilizzare i cittadini a una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali, promuovere e stimolare comportamenti attivi e virtuosi finalizzati al rispetto e alla conservazione dell'habitat marino, attraverso iniziative di educazione ambientale.

Anche il cantante Lorenzo Jovanotti, in collaborazione con il WWF, nel corso del suo tour Jova Beach Party, punta notevolmente l’attenzione sull’inquinamento da plastica e sulla presenza della plastica in mare, svolgendo senza dubbio un’importante attività di educazione, sensibilizzazione e informazione e promuovendo l’adozione di stili di vita sostenibili, piccoli gesti che, se seguiti da un grande numero di persone, possono davvero fare la differenza.

 

Per ulteriori approfondimenti si rimanda all'articolo "Plastica, microplastica e nanoplastica: un inquinamento che ci circonda"

 

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

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Categorie: Emergenze
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