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COVID-19: dimostrata la trasmissione uomo-visone/visone-uomo

  • 11 novembre 2020
  • Autore: Redazione VeSA
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Un team di ricercatori dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam ha pubblicato sulla rivista scientifica 'Science' del 10 Novembre 2020 uno studio nel quale viene dimostrata e documentata la trasmissione del SARS-CoV-2 da uomo a visone e da visone ad uomo.

I ricercatori hanno effettuato approfondite indagini facendo riferimento al sequenziamento dell'intero genoma virale dei focolai di malattia che si sono manifestati in 16 allevamenti di visoni nei Paesi Bassi.

Sono stati sottoposti a controlli e studi sia gli animali sia le persone che vivono o lavorano in questi allevamenti.

Le indagini epidemiologiche e i risultati ottenuti dal sequenziamento virale confermano quindi che il virus sarebbe stato inizialmente introdotto negli allevamenti di visoni dall’uomo per poi evolversi e tornare ad infettare l’uomo.

In particolare infatti i ricercatori hanno evidenziato che, alla fine dello scorso Giugno, il 68% dei residenti negli allevamenti di visoni oggetto dello studio, dipendenti e/o contatti esaminati erano risultati positivi al SARS-CoV-2 (66 persone su 97 testate).

Lo studio dei genomi virali ha quindi dimostrato che alcune di queste persone sono state infettate da ceppi virali con una sequenza genetica che presentava una “firma animale”, fornendo così prova dell’avvenuta trasmissione da animale a uomo del SARS-CoV-2 negli allevamenti di visoni.

Alla luce dei risultati ottenuti, i ricercatori considerano fondamentale che vengano eseguiti ulteriori studi su visoni e altre specie di mustelidi per capire se questi animali possano diventare un serbatoio di SARS-CoV-2.

Casi di trasmissione del SARS-CoV-2 mutato dai visoni all’uomo erano già stati segnalati nelle scorse settimane anche in Danimarca, il più grande esportatore al mondo di pellicce di visone (40% delle richieste mondiali).

In particolare, lo scorso 4 Novembre il Primo Ministro danese Mette Frederiksen aveva dichiarato che almeno 12 persone (di cui 8 lavoratori in allevamenti di visoni), che vivono nelle regioni settentrionali del Paese, erano state infettate proprio da una mutazione del virus SARS-CoV-2 (Cluster 5) trasmessa dai visoni. Il Ministro della Salute Magnus Heunicke aveva aggiunto che circa metà delle 700 persone contagiate dal Covid in quella zona erano in qualche modo collegate agli allevamenti di questi animali.

Tali situazioni, insieme al dilagare della malattia negli allevamenti di questi mustelidi, ha portato alla decisione del governo di procedere con l’abbattimento di 17 milioni di visoni e di presentare in Parlamento un progetto di legge che vieterebbe nel Paese l’allevamento di questi animali da pelliccia per tutto il 2021.

Oltre alla diffusione del COVID-19, un’altra grave preoccupazione, legata alla situazione verificatasi, è data dal fatto che queste accertate mutazioni del genoma virale, rispetto al virus originale, potrebbe mettere a rischio l'efficacia del vaccino in via di sviluppo.

In Italia sono attualmente presenti 8 allevamenti di visoni. In particolare, per quanto riguarda i 2 allevamenti presenti in Emilia Romagna, a Galeata e Ravenna, l'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, rispondendo durante il question time alla consigliera del M5s Silvia Piccinini sulla necessità di chiudere gli allevamenti, come deciso in Olanda, per arginare i casi di Covid-19 e i rischi di trasmissione del virus mutato dagli animali all’uomo, ha dichiarato che al momento non ci sono stati casi di Covid nei due allevamenti. “Entrambi sono sottoposti a sorveglianza da parte dell'autorità veterinarie dell'Asl della Romagna che hanno rilevato un buono stato sanitario degli animali e l'assenza di scostamenti nei livelli di mortalità rispetto agli anni precedenti. Dal punto di vista virologico, quindi, la situazione è controllata”. L'eventuale chiusura degli allevamenti di visioni “è di competenza del Ministero della Salute nell'ottica delle strategie di sorveglianza e prevenzione. Per quello che compete a questo assessorato, nelle sedi opportune faremo rilevare che è opportuno considerare la loro chiusura”.

 

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

 

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