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I farmaci veterinari sono BENI ESSENZIALI

  • 31 marzo 2020
  • Autore: Redazione VeSA
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Nella grave e prolungata situazione di emergenza pandemica da COVID-19, con il conseguente impatto dirompente sui trasporti e sulla mobilità in Europa e quindi sugli approvvigionamenti, la produzione e distribuzione dei farmaci veterinari non ha subito per ora contraccolpi.

In particolare, Animal Health Europe, la sigla che riunisce il 90% delle farmaceutiche in Europa, con una comunicazione del 24 Marzo, rende noto che al momento, come confermato da EMA, i produttori di farmaci veterinari non hanno segnalato carenze o ritardi nella produzione.

Inoltre, la Commissione Europea, con la Comunicazione sull’attuazione delle corsie verdi (green lanes), riguardante la corretta gestione delle frontiere intra-UE per consentire e agevolare tutti i trasporti di merci e in modo particolare per tutelare la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali, ha incluso nella categoria beni essenziali anche i medicinali veterinari.

In particolare la Commissione europea sottolinea che è fondamentale assicurare il flusso regolare di tutte le merci, e ancor più ad esempio di “alimenti freschi e prodotti alimentari essenziali, animali vivi e mangimi, fattori di produzione agricoli, medicinali, anche per uso veterinario, dispositivi di protezione individuale (DPI)”, per garantire un’efficiente risposta sanitaria alla pandemia, per rassicurare la popolazione che le forniture saranno salvaguardate e per attenuare l’impatto del virus sull’economia. Di conseguenza devono essere attuate da parti di tutti i Paesi UE delle norme specifiche come ad esempio:

1. predisporre valichi di frontiera di tipo «corsia verde» dove non dovrebbe essere richiesti più di 15 minuti per i controlli, compresi i controlli e lo screening sanitario dei lavoratori del settore dei trasporti;

2. le procedure dovrebbero essere ridotte al minimo e ottimizzate allo stretto necessario. Ai conducenti di veicoli merci non dovrebbe essere chiesto di presentare documenti diversi da quello di identità e dalla patente di guida e, se necessario, un modello di lettera standard del datore di lavoro;

3. i controlli e lo screening sanitario dovrebbero essere effettuati in modo tale da ridurre al minimo i ritardi e pertanto non dovrebbero prevedere l’uscita dei conducenti dai veicoli;

4. sospendere temporaneamente qualunque tipo di restrizione all’accesso alla rete stradale in vigore nel loro territorio (divieti di circolazione nel fine settimana, divieti notturni o settoriali ecc.);

5. dovrebbero in particolare essere revocate norme quali restrizioni di viaggio e quarantena obbligatoria per i lavoratori del settore dei trasporti che non mostrano sintomi, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di adottare misure proporzionate e adattate ai casi specifici per ridurre al minimo il rischio di contagio.

Il segretario generale di AnimalHealthEurope Roxane Feller, nel sottolineare il ruolo di assoluta importanza svolta dei Medici Veterinari nel garantire la salute degli animali da reddito e degli animali domestici, anche in questo momento di emergenza, si dichiara soddisfatta di poter garantire, per ora, la fornitura di medicinali per veterinari, allevatori e altri proprietari di animali. Il segretario continua però chiarendo che “c'è ancora molta incertezza riguardo agli sviluppi futuri, legati alla domanda e all'offerta, alla disponibilità del personale nei nostri impianti di produzione, all'approvvigionamento di ingredienti attivi per i medicinali e alla nostra capacità di continuare la piena produzione. È quindi estremamente difficile prevedere lo stato della fornitura continua di medicinali veterinari oltre il breve termine”.

 

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

 

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Categorie: Emergenze
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