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TUTELA DELL’INCOLUMITÀ PUBBLICA DALL’AGGRESSIONE DI CANI: ESPERIENZA E DATI DELL’ULTIMO TRIENNIO IN AV5

  • 4 gennaio 2023
  • Autore: Redazione VeSA
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Con l’Ordinanza Ministeriale 8 agosto 2022 «Proroga dell'ordinanza contingibile e urgente 6 agosto 2013, e successive modificazioni, concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani», pubblicata sulla G.U. Serie Generale n. 212 del 10 settembre 2022, il Ministero della Salute ha  prorogato di ulteriori dodici mesi, dal 1° settembre 2022, le precedenti disposizioni a tutela dell’incolumità pubblica, messa in pericolo dall’aggressione di cani. Ciò si è reso necessario per diversi motivi:

  • per il continuo verificarsi di episodi di aggressione da parte di cani e di incidenti soprattutto domestici, legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari;
  • per rafforzare il sistema di prevenzione del rischio di aggressione da parte dei cani basato non solo sull'imposizione di divieti e obblighi, ma anche sulla formazione dei proprietari affinché siano responsabili e consapevoli del loro ruolo;
  • per diffondere in maniera capillare su tutto il territorio nazionale la cultura del possesso responsabile degli animali mediante percorsi formativi su base volontaria (Decreto 26 novembre 2009).

 In attesa dell’emanazione di un dispositivo normativo definitivo, la proroga dell’Ordinanza ministeriale permette di mantenere tutte le misure già in vigore ed evitare di vanificare i risultati positivi ottenuti negli ultimi anni.

Si dice che essere padroni di un cane è come avere un figlio ed in effetti, anche dal punto di vista giuridico, possedere un animale domestico comporta una molteplicità di obblighi e doveri, riconducibili al proprietario sulla base di una responsabilità oggettiva paragonabile a quella tra genitore e figlio minorenne, con la particolarità che l’animale d’affezione è equiparato ad una res, ed il soggetto risponderà in qualità di titolare del rapporto di custodia e di garanzia.

Ai fini della prevenzione del rischio di aggressione da parte di cani, l'Ordinanza ha attribuito un ruolo fondamentale alla responsabilità dei proprietari. Il proprietario di un cane, infatti, è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale, pertanto risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose. Tra i suoi doveri c’è quello di utilizzare sempre il guinzaglio di lunghezza non superiore a mt. 1,50 per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico (ad eccezione nelle aree per cani individuate dai Comuni) e di avere sempre con sé la museruola da applicare in caso di potenziale pericolo, nonché l’obbligo di affidare il proprio animale solo a persone in grado di gestirlo. Il proprietario ed il detentore devono, inoltre, assumere informazioni sulle caratteristiche fisiche ed etologiche dei cani e sulle normative in vigore. Inoltre, è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla loro raccolta.

Per favorire la formazione e l’acquisizione di adeguate cognizioni sulla corretta detenzione di un cane i Comuni con i Servizi Veterinari delle Asl, avvalendosi anche degli Ordini Professionali dei Medici Veterinari, delle Associazioni di Medici Veterinari, delle Facoltà di Medicina Veterinaria e delle Associazioni di Protezione degli Animali, devono mettere a disposizione dei percorsi formativi per i proprietari di cani con il rilascio finale del cosiddetto patentino. L’obiettivo che si intende perseguire è quello di offrire informazioni corrette e fruibili che aiutino i proprietari a diventare competenti e responsabili.

La legge, inoltre, vieta l'addestramento di cani che ne esalti l'aggressività e qualsiasi operazione di selezione o di incrocio di cani con lo scopo di svilupparne l'aggressività.

Esperienza e dati dell’ultimo triennio in Area Vasta 5

Presso l’AV5 le segnalazioni di morsicatura pervengono al Servizio Veterinario tramite il pronto soccorso se trattasi di aggressioni a persone o tramite medici veterinari libero professionisti se sono stati coinvolti animali d’affezione. Il Veterinario Ufficiale, se l’animale è noto, provvede a fissare un appuntamento con il proprietario del cane per la visita sanitaria e per una prima valutazione dello stato di pericolosità. Quest’ultima si esegue con l’ausilio di una griglia che tiene conto dei seguenti parametri:

1. Il peso e la massa del cane

2. Le categorie delle persone a rischio

3. Il tipo di aggressione

4. La prevedibilità dell’aggressione

5. Il controllo e l’intensità del morso

6. Il tipo di morso

Se dalla valutazione emerge che il soggetto è pericoloso si intraprendono le seguenti azioni: comunicazione al Comune per quanto di competenza, iscrizione nel registro dei cani pericolosi, i proprietari devono obbligatoriamente stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile e applicare contestualmente guinzaglio e museruola al proprio animale quando si trovano in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, far visitare il cane da un veterinario comportamentalista ai fini di un percorso riabilitativo e acquisire il patentino.

Nel triennio 2020-2022, nel territorio dell’Area Vasta n.5 si sono registrate 296 segnalazioni di aggressioni da parte di cani. Per quanto riguarda la specie felina si sono verificati due casi di cui uno di un gatto di proprietà e l’altro randagio. La maggior parte delle notifiche sono avvenute nei Comuni di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto ma il fenomeno ha interessato quasi tutto il territorio della Provincia (Tabella 1).

 

 

 

(Tabella 1 – Aggressioni registrate nei singoli Comuni suddivise per anno)

La distribuzione delle segnalazioni è variata notevolmente tra un anno l’altro. (Grafico 1).

(Grafico 1 – Confronto delle distribuzioni annuali delle aggressioni)

Nella maggior parte dei casi le aggressioni sono state provocate da cani noti, regolarmente identificati e registrati nella Banca Dati Regionale Animali di Affezione e pertanto è stato possibile, oltre a constatare l’assenza di segni clinici riconducibili alla rabbia, eseguire la visita comportamentale per valutare l’eventuale presenza di atteggiamenti potenzialmente pericolosi per l’incolumità pubblica (Tabella 2).

(Tabella 2)

Nel triennio esaminato, dei cani responsabili di aggressioni a carico di persone o animali, sono stati dichiarati ad elevato grado di pericolosità sette animali: un cane Corso nel 2020; un Pastore Tedesco nel 2021; un Lupo Cecoslovacco, un cane da Pastore Maremmano Abruzzese e tre cani di razza meticcio nel 2022. Uno tra questi ultimi tre ha morsicato in due episodi nell’arco temporale di 10 giorni. Tutti attualmente sono seguiti da un Medico Veterinario esperto in comportamento animale per un percorso riabilitativo che coinvolge proprietario e animale. Due di questi, dopo il periodo di osservazione sanitario sono stati trasferiti al canile rifugio poiché i proprietari hanno ottenuto la rinuncia alla proprietà presso il proprio comune di appartenenza.

Delle aggressioni provocate da cani noti (177), la maggior parte di esse sono state determinate da cani di razza meticcio (41%) (Tabella 3).

(Tabella 3 – Elenco delle principali razze canine responsabili di aggressione)

Nella maggior parte dei casi fortunatamente le aggressioni non hanno provocato conseguenze gravi a carico delle persone o animali anche se purtroppo si segnalano alcune eccezioni che hanno reso necessario l’applicazione di punti di sutura su varie parti del corpo o ricoveri ospedalieri per fratture ossee (Tabella 4).

Per quanto riguarda le aggressioni verso altri animali, queste sono state registrate solo verso altri cani con diverso grado di profondità delle ferite tra superficiale e profondo, localizzate soprattutto tra collo e spalla, e nel caso più grave frattura delle costole.

(Tabella 4 – Dati sulle conseguenze riportate dalle persone aggredite)

In conclusione considerati i frequenti episodi di aggressione da parte di cani, il Ministero della Salute è stato obbligato a prorogare per altri dodici mesi l'ordinanza che, dal 2013, detta misure per tutelare l'incolumità pubblica. Molto è stato fatto ma, anche soprattutto alla luce dei gravi casi di cronaca verificatisi nei giorni scorsi in altre Regioni, resta indispensabile informare e formare i possessori di animali da compagnia ed è auspicabile che il parlamento legiferi in modo preciso ed organico per quanto di competenza.

 

AutoriDott.ssa Maria Gabriella Pistilli

              Dott. Guido Tempera

 

La presente nota è stata redatta in attuazione alla Determina DG/ASUR n.734/2016 nell’ambito della comunicazione del rischio AV5-2022

 

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Categorie: Igiene urbana
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