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RISULTATI DEL PIANO DI MONITORAGGIO DELLE ZONE CLASSIFICATE PER LA PRODUZIONE DI MOLLUSCHI BIVALVI VIVI DEL TERRIRORIO DELL’AV2: ANNO 2019

  • 11 gennaio 2020
  • Autore: Redazione VeSA
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Nel corso del 2019 lo status sanitario delle zone di produzione dei molluschi bivalvi vivi presenti nel territorio dell’AV2 ha subito delle variazioni in seguito al recepimento della Delibera di Giunta della Regione Marche n. 574 del 21/05/2019. I cambiamenti apportati dalla nuova classificazione interessano principalmente n. 5 zone di mare destinate alla raccolta delle vongole da banchi naturali (Tabella 1).

Tabella 1 – Classificazione sanitaria delle zone di produzione di molluschi bivalvi vivi: anno 2019.

 

(*) ZONE DI PRODUZIONE STAGIONALI considerate di classe A solo nel periodo 1 giugno - 30 settembre e classe B nel restante periodo dell’anno.

Il Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell’AV2 ha pianificato, sulla base delle nuove classificazioni, le attività di verifica sulle 28 zone di mare presenti nel territorio di propria competenza. Il Piano di monitoraggio e sorveglianza sanitaria è stato realizzato nel rispetto delle frequenze e secondo le modalità operative di campionamento indicate nel Decreto del Dirigente della P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare n. 11 del 12/01/2017.

 

Le matrici campionate e sottoposte ad analisi di laboratorio presso l’IZS-UM e presso i laboratori dell’ARPAM sono state in totale 729 (Grafico 1) come di seguito distribuite: mitili 43 %, Vongole 31 %, acqua di mare 25 % ed altri molluschi 1 %. Come nei precedenti anni, nei molluschi sono stati ricercati parametri di tipo microbiologico (E. coli, Salmonella spp.), chimico (Cd, Pb, Hg; IPA, PCB-NDL, Diossine) e biotossine marine (PSP, ASP, Ac. Okadaico, Pectenotossine, Yessotossine, Azaspiracidi), mentre nell’acqua di mare è stata valutata la presenza e la quantità di fitoplancton potenzialmente tossico (Circ. Ministero della salute n. 09/04/1998 n. IX.400.4/13.1/3/562 1998), pH e salinità.

 

 

 

 

Nella Tabella 2 viene riportato il numero dei campionamenti eseguiti nel corso del 2019 in funzione della tipologia di molluschi prelevata e dell’esame di laboratorio richiesto.

Tabella 2 – Campionamenti eseguiti nel 2019 dal S.I.A.O.A -AV2.

 

Controlli aggiuntivi a quelli pianificati si sono resi necessari per il rilievo di non conformità relative a parametri batteriologici (Grafici 4 e 5 – Tabella 3) e alla presenza di fioriture di Ostreopsis cfr. ovata, verificatesi nelle acque costiere del Monte Conero.

Per quanto riguarda la presenza di O. ovata, la fase di “Allerta” (> 10000 cell/l), attivata secondo le  Linee Guida n. 14/19 ISTISAN (2014), è stata comunicata dall’ARPAM il 12/09/2019 per la zona denominata “Passetto di Ancona” a seguito di uno specifico “Piano di monitoraggio delle acque di balneazione” realizzato dall’Ente in applicazione del D.M. 19 aprile 2018. L’incremento significativo dei livelli di plancton tossico ha comportato l’attivazione della “Procedura per lo stato di pre-allarme” prevista dal D.D.P.F. V.S.A. n. 11/2017 con intensificazione dei prelievi di acqua e molluschi nelle aree marine interessate.

Grafico 1 – Piano di monitoraggio e sorveglianza sanitaria: distribuzione percentuale dei campioni per tipologia di  matrice.

 

 

 

 

 

RISULTATI E PROVVEDIMENTI

Le analisi eseguite per la ricerca dei metalli pesanti e di altri inquinanti ambientali (Cd, Pb, Hg; IPA, PCB-NDL e Diossine) hanno avuto, in tutti i campioni di molluschi bivalvi e gasteropodi, esito favorevole.

Anche i risultati della determinazione delle biotossine marine di origine algale sono stati soddisfacenti, rientrando i valori sia dell’Acido Okadaico che delle Yessotossine nei limiti previsti dalla normativa vigente (Reg. CE n. 853/2004 e s.m.i.) (Grafic1 2 e 3), nonostante sia stata rilevata, più volte ed in più punti, la presenza nelle acque di alghe potenzialmente tossiche (Pseudo-nitzschia, Dinophisis spp. Gonyalaux grindleyi, Akashiwo sanguinea, Alexandrium spp.).

Come negli anni precedenti, l’ARPAM ha segnalato la presenza di fioriture dell’alga tossica Ostreopsis cfr. ovata nelle acque costiere del Monte Conero; gli esami eseguiti con metodo biotossicologico per la ricerca di Palitossina nei mitili prelevati dalle zone interessate dal fenomeno (Ancona nord, Ancona sud, Sirolo nord e Sirolo sud), hanno avuto esito favorevole.

 

 

 

Grafici 2 e 3 – Andamento dei dati raccolti nel piano di monitoraggio: biotossine marine rilevate nei mitili.

Le principali non conformità rilevate nel 2019 sono invece legate alla presenza di parametri microbiologici difformi, nei mitili e nelle vongole, per presenza occasionale di Salmonella spp. e per superamento dei limiti del parametro E. coli che, vista la vista non persistenza del fenomeno, ha determinato una temporanea variazione dello status sanitario della zona di mare interessata (Grafici 4 e 5).

Dall’analisi dei dati raccolti nel piano di monitoraggio emerge comunque che il 95,5% dei campioni di mitili e l’84% dei campioni di vongole, provenienti sia da zone classificate A che B, presenta valori di E. coli inferiori a 230 MPN/100 gr, limite previsto dal Reg. (UE) n. 627/2019 per le acque di classe A, a dimostrazione della buona qualità microbiologica delle acque di produzione dei molluschi.

Grafici 4 e 5 – Andamento dei dati raccolti nel piano di monitoraggio: parametri microbiologici.

Legenda:

BLU: Banchi naturali;

VERDE: Allevamenti.

 

Grafici 6 e 7 – Distribuzione percentuale dei campioni conformi e non conformi.

Nelle vongole e nei mitili il numero dei campioni “non conformi” è risultato modesto a fronte dell’alto numero di campionamenti effettuati nel corso dell’anno; i valori percentuali delle non conformità sono state, rispettivamente, dell’8,6 % e del 4,5% per il parametro E. coli e  dell’1,5% e dello 0,9% per la Salmonella spp. (Grafici 6 e 7).

Il rilievo dei campioni “non conformi” ha determinato l’adozione di 15 provvedimenti restrittivi per la raccolta e la commercializzazione dei molluschi  (Tabella 3). Il 73% dei provvedimenti ha interessato le zone di raccolta delle vongole (Grafico 8).

Grafico 8 – Distribuzione percentuale dei provvedimenti emessi nell’anno 2019 per le zone classificate nel territorio dell’AV2.

Tabella 3 – Provvedimenti emessi dal S.I.A.O.A. – anno 2019.

 

 

CONCLUSIONI

 

I risultati del piano di monitoraggio e sorveglianza sanitaria hanno, in linea generale, messo in evidenza una buona qualità sanitaria delle acque e dei molluschi bivalvi raccolti nelle zone di mare classificate del territorio dell’AV2. Sono comunque emersi nel corso dell’anno occasionali non conformità dei parametri microbiologici.

Nonostante tali eventi siano stati tempestivamente gestiti dai Servizi competenti con l’emissione di specifici provvedimenti e controlli sulle imprese alimentari si ritiene che, per ottenere elevati livelli di SICUREZZA SANITARIA, sia necessario un comportamento responsabile del consumatore nell’“utilizzo consapevole” di questo alimento, mediante l’applicazione di corrette prassi per l’acquisto, la conservazione ed il consumo dei molluschi.

 

 

Dott.ssa Cecchini S., Dott.ssa Cucchi C., Dott. Barchiesi B., Dott.ssa Rinaldi L., Sig.ra Ruello C., Dott.ssa Pace A.M.

Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale

U.O.C. - Prodotti Ittici e Altri Prodotti di Origine Animale – ASUR MARCHE AV2

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