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La Regione Marche ha aggiornato il piano regionale di campionamento alimenti 2013-2015

  • 13 marzo 2015
  • Autore: Redazione VeSA
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Il DDPF n. 36 del 6 marzo 2015  ha modificato ed aggiornato alcuni allegati del Piano regionale di campionamento per il triennio 2013-2015, già approvato con DDPF n. 59 del 4 aprile 2013 e rimodulato dal DDPF n. 36 del 14 marzo 2014; tale piano ha lo scopo di verificare e garantire la conformità degli alimenti nonché di prevenire i rischi per la salute pubblica. Le rielaborazioni dei dati, delle osservazioni e dei suggerimenti formulati dai Servizi e dai laboratori territoriale in seguito all’attività di controllo svolta, oltre a quanto previsto dal Regolamento CE 400 del 22/04/2014 destinato a garantire il rispetto dei livelli massimi dei residui di antiparassitari e dalla Raccomandazione della Commissione del 03/03/2014 n.118 sul monitoraggio di tracce di ritardanti di fiamma bromati negli alimenti, hanno reso necessario riprogrammare e rimodulare l’attività di campionamento per l’anno in corso.

Per gli allegati che non sono stati modificati rimane in essere quanto previsto dai rispettivi DDPF:

  • All.A (controllo criteri di sicurezza alimentare-DDPFn.36/2014)
  • All.E (controllo biotossine algali-DDPF n.59/2013)
  • All.G (controllo della radioattività ambientale negli alimenti-DDPF n. 36/2014
  • All.H ( controllo acrilamide- DDPF n.36/2014)
  • All.I  (controllo allergeni–DDPF n.59/2013)

Gli allegati per i quali si è reso necessario l’aggiornamento sono:

  • All. B – Controllo tenori massimi di alcuni contaminanti dei prodotti alimentari: è stata inserita la ricerca in monitoraggio di ritardanti di fiamma bromati (BRF) per convenire ad una stima esatta dell’esposizione, in quanto composti bioaccumulabili. I ritardanti di fiamma bromati (BRF)  sono infatti miscele di sostanze chimiche artificiali che vengono aggiunte a un’ampia gamma di prodotti, anche per uso industriale, per renderli meno infiammabili e che, a causa della loro persistenza nell’ambiente, comportano rischi per la salute pubblica in quanto possono penetrare nella catena alimentare. Nei controlli riferiti all’All.B sono stati introdotte anche  nuove ricerche per le matrici vino ed olio extravergine di oliva.
  • All.C - Controllo additivi alimentari: il controllo è stato esteso alla ricerca di polifosfati nei prodotti ittici e di anidride solforosa e i suoi sali nel vino.
  •  All.D - Controllo miele: è stata inserita la ricerca di sulfamidici nel controllo delle sostanze antibatteriche, oltre al controllo dei parametri chimico-fisici già previsti.
  •  All.F - Controllo residui antiparassitari su e nei prodotti alimentari di origine animale e vegetale: il controllo finalizzato al rispetto dei limiti del Regolamento CE 396/2005 ( viene effettuato secondo le indicazioni del Regolamento UE 400/2014 del 22/04/2014
  • All.J - Controllo materiali a contatto con gli alimenti: il campionamento deve essere eseguito secondo quanto indicato nella “Linea guida sul campionamento per il controllo ufficiale dei materiali ed oggetti a contatto con gli alimenti” trasmessa dal Ministero della Salute con nota prot. 42980 del 17/11/2014
  • All.K – Controllo delle radiazioni ionizzanti
  • All. L e M - Scheda di invio dei campioni rispettivamente all’IZSUM ed all’ARPAM:  ambedue le schede sono corredate dalla tabella con i codici delle tipologie di attività sulla base delle Master lisi degli stabilimenti registrati e riconosciuti ai sensi del Regolamenti CE 852 e 853 del 2004.
  • All.N – Controllo criteri di processo (Salmonella spp. –carni suine): il Regolamento UE 218/2014, modificando l’allegato al Regolamento CE 854/2004, ha introdotto l'obbligo per le Autorità Competenti di effettuare controlli sulle carcasse dei suini per la ricerca di Salmonella spp. come indicatore di processo utilizzando le stesse metodiche previste per l'OSA dal Regolamento CE 2073/2005. Inoltre con la nota  prot. n.31817 del 5/080/2014  il Ministero della Salute ha indicato anche frequenze di campionamento e tipo di controllo da adottare in base a produzione valutazione del rischio dei macelli.

Nel DDPF n. 36 del 6 marzo 2015 è indicato il numero di campioni da eseguire ma non è stata specificata, come in precedenza, la loro ripartizione tra stabilimenti di produzione e attività di commercializzazione, lasciando ad ogni Servizio dell'ASUR Marche coinvolto nella sua attuazione, la facoltà di suddividerli in base alle realtà ed alle numerosità produttive presenti nel proprio territorio.

 

Autore: Dott.ssa G. Ciccaleni

Data pubblicazione: 13 marzo 2015
 

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