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ORGANIZZAZIONE A. Programmazione dell’attività di controllo ufficiale ed altre attività ufficiali

  • 22 gennaio 2024
  • Autore: Redazione VeSA
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A. Programmazione dell’attività di controllo ufficiale ed altre attività ufficiali

Normativa di riferimento

  • D.G.R.M. n. 1741 del 27.12.13 di recepimento dell’Accordo Stato Regioni n. 46/CSR del 07.02.2013 “Linee guida per il funzionamento ed il miglioramento dell'attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della salute, delle Regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria”

Servizi coinvolti: SSA-SIAPZ-SIAOA-SIAN

Descrizione

La definizione degli obiettivi e delle azioni atte a conseguirli rappresentano due aspetti fondamentali nell’attività di ogni servizio, in particolare per stabilire la strategia operativa di stione delle risorse a disposizione.

Tale processo implica necessariamente un’attività di controllo, ossia il processo mediante il quale il Direttore del Servizio si assicura che le risorse siano utilizzate in maniera efficace ed efficiente per il raggiungimento di quanto programmato.

Risulterà fondamentale quindi, al fine di perseguire un determinato indirizzo strategico, definire in via prioritaria le risorse a disposizione e la loro organizzazione territoriale.

In considerazione del fatto che il presente Atto integra, in un unico documento, tutta l’attività di Controllo Ufficiale svolta dalle Autorità Competenti in ambito di sicurezza alimentare,
mangimi, salute e benessere animale, sanità delle piante e fitosanitari, si ritiene indispensabile che la definizione degli obiettivi di ogni Autorità Competente locale indicati nei capitoli del Piano di Controllo Regionale Pluriennale (PCRP) debbano trovare le possibili integrazioni operative lungo le filiere di produzione e di distribuzione.

Per quanto sopra il presente capitolo è da considerarsi “trasversale” e di interesse per tutti i Servizi coinvolti nell’applicazione del PCRP.

Oltre a quanto previsto dal Piano, ogni Servizio potrà definire ulteriori obiettivi specifici per la propria realtà quali, ad esempio, obiettivi di budget, piani di monitoraggio, progetti di ricerca, ecc.

Sulla base degli obiettivi prefissati ogni Servizio dovrà procedere alla programmazione dell’attività. La programmazione dovrà tenere conto dei dati ottenuti negli anni precedenti al fine di apportare le eventuali giuste correzioni (ad esempio a seguito del mancato raggiungimento di un obiettivo).

In ambito di programmazione, per ogni capitolo del PCRP di propria competenza, ogni Servizio dovrà definire l’attività minima da effettuare durante l’anno di riferimento esprimendola come dato numerico (ad es. numero di ispezioni, numero di audit, ecc.) o come attività da espletare (rispetto di procedure, utilizzo di determinata documentazione, ecc.).

Ogni Servizio, in forma singola o integrata, dovrà quindi, entro il 28 del mese di febbraio dell’anno di riferimento, predisporre un documento di programmazione da inviare al Settore PVSA, in attesa che tale attività possa essere espletata tramite il sistema informativo regionale. Tale documento dovrà essere impostato secondo lo schema di programmazione definito a livello regionale e qui di seguito fornito.

Propedeutico all’attività di programmazione è il documento di rendicontazione dell’attività svolta che dovrà essere inviato al Settore PVSA entro il 15 febbraio successivo all’anno di riferimento. Nell’ambito del monitoraggio periodico relativo all’andamento delle attività espletate dalle Autorità Competenti territoriali si dovrà considerare ogni singolo obiettivo previsto dalla programmazione dell’anno e si dovrà definire il livello di raggiungimento degli stessi. L’eventuale mancato raggiungimento di un obiettivo dovrà essere formalmente motivato.

In ambito di rendicontazione dovranno essere presi in considerazione anche i cosiddetti “controlli ad hoc” di cui al Reg. UE n. 2017/625 art. 9, p.to 4, al fine di valutarne la significatività per la successiva programmazione.

La relazione dell’attività dovrà anche diventare uno strumento attraverso il quale i Servizi territoriali potranno comunicare al Settore eventuali criticità e/o spunti di miglioramento inerenti al PCRP.

Come previsto dalla DGR n. 1508/2016, cap. 11, p.to 3, ogni Servizio deve implementare un sistema di monitoraggio per la valutazione dell’andamento delle attività programmate che, al fine di raggiungere gli obiettivi predefiniti, consenta di apportare i giusti correttivi in corso d’opera qualora si evidenziassero significativi scostamenti dal dato atteso.

Obiettivi 2023-2027

  1. Predisposizione documento di programmazione secondo lo schema definito dal livello regionale;
  2. Invio documento di programmazione entro il 28 febbraio di ogni anno;
  3. Invio del documento di rendicontazione entro il 15 febbraio dell’anno successivo.

FORMAT PIANO DI PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ

ATTIVITÀ DEL SERVIZIO

SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE

  • Registrazione e riconoscimento degli stabilimenti di competenza;
  • Categorizzazione del rischio degli stabilimenti*
  • Produzione e distribuzione di prodotti alimentari di origine vegetale fino al dettaglio (in collaborazione con il SIAOA per gli stabilimenti di competenza comune):
    • ISPEZIONI
    • AUDIT
    • CAMPIONAMENTI
  • Prodotti fitosanitari compreso il commercio e l’impiego;
  • Acque potabili e acque minerali
  • Sorveglianza nutrizionale
  • Controllo organismi geneticamente modificati (OGM)
  • Controlli ufficiali su materiali a contatto con alimenti
  • Allerte alimentari per quanto di competenza*
  • Tossinfezioni alimentari (per quanto di competenza)*
  • Controllo delle aflatossine (Linee guida regionali)*
  • Controllo Additivi alimentari (per quanto di competenza)*
  • Controlli Import-export per quanto di competenza*
  • Verifica dell’efficacia*
  • Comunicazione del rischio
  • Altro

SERVIZIO DI SANITÀ ANIMALE

  • Profilassi di stato, vigilanza e controllo delle malattie infettive e diffusive degli animali e delle zoonosi;
  • Piani di sorveglianza sanitaria
  • Anagrafe zootecnica, identificazione e registrazione degli animali
  • Registrazione e riconoscimento degli stabilimenti di competenza
  • Categorizzazione del rischio degli stabilimenti*
  • Vigilanza sui concentramenti, spostamenti animali, pascoli, comprese l'importazione e l'esportazione e sulle strutture ed attrezzature a tal fine utilizzate
  • Biosicurezza degli allevamenti e dei concentramenti animali (per quanto di competenza)*
  • Emergenze epidemiche e non epidemiche delle popolazioni animali
  • Igiene urbana veterinaria
  • Sottoprodotti di Origine Animale e prodotti derivati ai sensi del Reg. (CE) n. 1069/2009 (per quanto di competenza*
  • Tossinfezioni alimentari (per quanto di competenza)*
  • Allerte alimentari per quanto di competenza*
  • Controlli Import-export per quanto di competenza *
  • Audit
  • Verifica dell’efficacia*
  • Comunicazione del rischio
  • Altro

SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE

  • Igiene delle strutture di allevamento, delle tecniche di allevamento e delle produzioni zootecniche
  • Benessere degli animali in allevamento e durante il trasporto
  • Registrazione e riconoscimento degli stabilimenti di competenza
  • Categorizzazione del rischio degli stabilimenti*
  • Produzione, distribuzione e corretto impiego dei farmaci veterinari e contrasto all’antibiotico-resistenza;
  • Produzione e commercio degli alimenti per animali:
    • ISPEZIONI
    • AUDIT
    • CAMPIONAMENTI
  • Produzioni di origine animale in allevamento (latte, miele, uova, ecc.)
  • Tutela sanitaria della riproduzione animale
  • Sperimentazione animale
  • Piano per la ricerca di residui negli alimenti – PNR
  • Sottoprodotti di Origine Animale e prodotti derivati ai sensi del Reg. (CE) n. 1069/2009 (per quanto di competenza*
  • Allerte per quanto di competenza*
  • Controllo delle aflatossine (Linee guida regionali)*
  • Tossinfezioni alimentari (per quanto di competenza)*
  • Controlli Import-export per quanto di competenza*
  • Biosicurezza degli allevamenti (per quanto di competenza)*
  • Verifica dell’efficacia*
  • Comunicazione del rischio
  • Altro

SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

  • Registrazione e riconoscimento degli stabilimenti di competenza
  • Categorizzazione del rischio degli stabilimenti*
  • Macellazione degli animali in tutte le sue fasi, compreso il benessere animale alla macellazione
  • Produzione e distribuzione di prodotti alimentari di origine animale fino al dettaglio (in collaborazione con il SIAN per gli stabilimenti di competenza comune):
    • ISPEZIONI
    • AUDIT
    • CAMPIONAMENTI
  • Controlli Selvaggina cacciata
  • Classificazione e sorveglianza periodica delle zone di produzione e di stabulazione dei molluschi bivalvi vivi
  • Sottoprodotti di Origine Animale e prodotti derivati ai sensi del Reg. (CE) n. 1069/2009 (per quanto di competenza*
  • Controllo Additivi alimentari (per quanto di competenza)*
  • Allerte alimentari per quanto di competenza*
  • Tossinfezioni alimentari (per quanto di competenza)*
  • Controllo delle aflatossine (Linee guida regionali)*
  • Controlli Import-export per quanto di competenza*
  • Verifica dell’efficacia*
  • Comunicazione del rischio
  • Altro

* per queste attività è opportuna la predisposizione di una procedura dipartimentale

La programmazione di tutte le attività deve essere sviluppata seguendo il seguente schema:

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