Dal 2015 è in corso in cinque Stati membri dell'UE (Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito) un focolaio infettivo di Listeria monocytogenes.
Il 22/03/2018 EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), dopo una valutazione rapida del focolaio infettivo, hanno pubblicato un report nel quale si afferma che è il mais congelato la probabile fonte di questo focolaio.
In particolare, proprio a causa di questa infezione alimentare, a partire dall'8 Marzo 2018, nei Paesi coinvolti sono stati segnalati 32 casi di malattia, 6 dei quali sono risultati fatali.
Per definire il focolaio multinazionale di L. monocytogenes sierogruppo IVb sequenza multi-locus di tipo 6 e per individuare la fonte alimentare implicata, è stato utilizzato il sequenziamento dell'intero genoma. In particolare le indagini si sono indirizzate verso una partita di mais congelato confezionato in Polonia e lavorato/prodotto in Ungheria. Il rapporto raccomanda tuttavia ulteriori indagini per individuare il punto esatto di contaminazione nella filiera alimentare.
Gli operatori del settore alimentare di Polonia, Finlandia, Svezia ed Estonia hanno ritirato e richiamato i prodotti implicati per ridurre il rischio di infezioni nell’uomo ma nuovi casi potrebbero comunque manifestarsi a causa del lungo periodo di incubazione della malattia (fino a 70 giorni), della lunga durata di conservazione del mais congelato e del consumo potenziale del prodotto acquistato prima del ritiro.
Un valido suggerimento per ridurre il rischio di infezioni da L. monocytogenes, anche in questo caso specifico, è quello di cuocere accuratamente le verdure congelate non pronte al consumo. Questa indicazione è ancora più importante per i consumatori a più alto rischio di contrarre la listeriosi come anziani, donne in gravidanza, neonati e adulti immunodepressi.
In seguito al manifestarsi di un focolaio infettivo di origine alimentare che coinvolge più Paesi, il coordinamento è senza dubbio fondamentale per limitare i danni e cercare di bloccare nel più breve tempo possibile la problematica. Un aspetto di questo coordinamento è la produzione di una valutazione rapida dei focolai (ROA) da parte dell'EFSA e dell'ECDC in stretta collaborazione con i Paesi colpiti. La valutazione fornisce una panoramica della situazione in termini di salute pubblica e individua la causa delle infezioni. Include anche indagini di rintracciabilità a monte e a valle per individuare l'origine del focolaio e i luoghi in cui i prodotti contaminati sono stati distribuiti. Lo scopo è appunto quello di stabilire le misure più appropriate per evitare nuovi casi di malattia e prevenire un ulteriore allargamento del focolaio.
Per approfondire leggi: LISTERIA e LISTERIOSI: aumento dei casi in Europa
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola