L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato il 17° Rapporto COVID-19, realizzato dal Gruppo di lavoro Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, intitolato “Indicazioni ad interim sull’igiene degli alimenti durante l’epidemia da virus SARS-CoV-2”. Scopo del lavoro è stato quello di raccogliere e fornire indicazioni sulle precauzioni utili a garantire, nel corso dell’attuale epidemia, la sicurezza degli alimenti nelle fasi di produzione, commercializzazione e consumo degli stessi.
Nel Rapporto viene innanzitutto chiarito che secondo la normativa europea, la sicurezza degli alimenti è garantita tramite un approccio combinato di prevenzione e controllo che abbraccia le filiere agroalimentari “dal campo alla tavola”.
Tali azioni includono:
a) la corretta igiene nella produzione primaria e nella produzione, trasformazione, commercializzazione e somministrazione alimentare (buone pratiche agricole e buone pratiche igieniche);
b) un approccio basato sulla prevenzione dei possibili pericoli, inclusi quelli microbiologici, e sul loro controllo in modo sistematico da parte dell’Operatore del Settore Alimentare (OSA);
c) un sistema di controlli ufficiali integrati da parte delle Autorità competenti, pianificati in funzione del profilo di rischio delle diverse attività;
d) un sistema di tracciabilità dei prodotti e delle materie prime destinate ad entrare nei prodotti alimentari in grado di consentire la gestione di situazioni di potenziale pericolo;
e) la corretta informazione del consumatore attraverso idonea etichettatura del prodotto e il suo coinvolgimento come parte attiva nella garanzia della sicurezza alimentare.
L’insieme di tutte queste attività consente, in condizioni ordinarie, la corretta gestione degli alimenti e la garanzia della salubrità degli stessi.
E nella situazione attuale??
Sicuramente, oltre a queste regole di base, sempre indispensabili, devono essere applicate ulteriori indicazioni e disposizioni specifiche, formulate in base alle caratteristiche e peculiarità del SARS-CoV-2, anche se, è importante sottolineare, ad oggi, non ci sono evidenze della trasmissione alimentare del nuovo coronavirus e l’OMS considera altamente improbabile la possibilità di contrarre il COVID-19 tramite gli alimenti o tramite le confezioni alimentari.
Nella figura seguente vengono quindi indicate le azioni specifiche da attuare nel corso della pandemia per ridurre il rischio e garantire alimenti sicuri.
Nell’attuale situazione dunque, oltre a ridurre il rischio dato dalla presenza di soggetti potenzialmente infetti in ambienti destinati alla produzione e commercializzazione degli alimenti, un altro aspetto fondamentale, da rafforzare in tutte le fasi, è sicuramente quello del rispetto rigoroso delle misure igieniche. Tale condizione costituisce senza dubbio un elemento fondamentale per la prevenzione della dispersione del SARS-CoV-2 negli ambienti di produzione, trasformazione e commercializzazione degli alimenti, permettendo di ridurre il rischio di contaminazione delle superfici, incluse quelle degli alimenti e degli imballaggi.
Nel rapporto, a cui si rimanda con il seguente link, vengono dunque indicate in maniera dettagliata le norme igieniche e le precauzioni che devono essere scrupolosamente e diligentemente adottate durante la produzione degli alimenti, durante la commercializzazione e, non da ultimo, dal momento dell’acquisto fino al consumo dei prodotti alimentari.
È importante infatti sottolineare che, nell’attuale situazione pandemica da SARS-CoV-2, anche il consumatore è chiamato a cooperare attivamente alla tutela dell’igiene degli alimenti, innanzitutto in fase di commercializzazione, ad esempio, non recandosi a fare acquisti in presenza di sintomatologia compatibile con COVID-19, rispettando il distanziamento sociale, l’accesso regolamentato, aderendo alle indicazioni sull’uso di mascherine, guanti e pratiche di disinfezione delle mani. Inoltre, in ambito domestico, deve porre particolare cura all’igiene degli ambienti, delle superfici e degli utensili destinati alla manipolazione degli alimenti, al lavaggio dei prodotti destinati ad essere consumati crudi e alla cottura dei prodotti di origine animale.
Soltanto con il rispetto di idonei comportamenti di base e di indicazioni “nuove”, dettate dalla situazione contingente, da parte di tutte le figure coinvolte nella filiera alimentare (produttore, commerciante, cliente/consumatore) è possibile garantire alimenti sicuri e ridurre al minimo anche il rischio di diffusione del COVID-19.
Fonti:
Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19. Indicazioni ad interim sull’igiene degli alimenti durante l’epidemia da virus SARS-CoV-2. Versione del 19 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 17/2020)
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola