A seguito di numerose segnalazioni riguardanti forme di “scarso benessere” evidenziato nei vitelli di allevamenti con finalità di produzione di latte, ricevute dalle Associazioni di categoria, e a seguito di accurati accertamenti condotti attraverso il sistema informativo Vetinfo, la Direzione Generale della Sanità Animale ha deciso di approfondire la questione relativa alla loro gestione ed alla loro protezione, in particolare nei loro primi trenta giorni di vita di questi giovani bovini. Le indagini preliminari hanno rivelato che, per alcuni di questi animali, si potrebbe configurare una concreta condizione di carenza di benessere causata da diverse problematiche, tra cui mancanze nella gestione complessiva dei capi quali insufficiente colostratura o nutrizione inadeguata. Inoltre, sono emerse difficoltà legate agli spostamenti a cui i vitelli vengono sottoposti, in particolare quando vengono destinati ad allevamenti specifici per la produzione di animali a carne bianca o indirizzati direttamente verso i macelli.
Il colostro, si ricorda, è la secrezione della ghiandola mammaria delle prime 48 ore dopo il parto, particolarmente ricco di anticorpi materni, di importanti fattori di crescita oltre che portatore di un elevato valore nutrizionale. La somministrazione di tale prodotto è definita “colostratura”, operazione attraverso la quale si fornisce la copertura naturale da infezioni e malattie, necessaria fintanto che il vitello neonato non sarà in grado di proteggersi da solo accrescendo il proprio sistema immunitario.
La corretta assunzione del colostro è fondamentale per ottenere un vitello sano che sviluppi un ottimo indice di accrescimento nelle prime settimane, al fine di raggiungere un peso adeguato al momento dello svezzamento.
Per verificare la qualità del colostro è necessario principalmente misurarne quindi la concentrazione di immunoglobuline. Gli strumenti che ci permettono di farlo direttamente in campo sono il densitometro, che correla la densità del colostro alla concentrazione di anticorpi, e il rifrattometro, che invece la ricava correlandola all’indice di rifrazione del colostro. Un sistema, più specifico e sensibile, prevede invece il ricorso ad opportuni esami di laboratorio.
Alla luce delle citate evidenze, la Direzione Generale della Sanità Animale ha comunicato agli Assessorati competenti, attraverso la nota 0008590 del 25.05.2025 (vedi allegato), la necessità di avviare controlli mirati, avvalendosi dell’opera dei Servizi Veterinari del territorio. Questi controlli riguarderanno vari aspetti della gestione dell’allevamento, come dettagliato nei paragrafi seguenti.
Controllo sulla Colostratura I Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie, nell’ambito delle verifiche previste dal Piano Nazionale Benessere Animale, come programmate a seguito di opportuna valutazione del rischio, sono tenuti a eseguire un prelievo ematico su tutti i vitelli di età compresa tra 1 e 10 giorni, limitato a un massimo di cinque animali per gruppo. Questo prelievo ha lo scopo di determinare la titolazione anticorpale delle Immunoglobuline G (IgG) e il contenuto della Gamma Glutamil Transferasi (GGT). L’obiettivo di tale controllo è quello di verificare la qualità del colostro somministrato e la sua adeguatezza. I valori di IgG indicativi per effettuare un’appropriata valutazione della
colostratura sono definiti come segue:
- IgG < 10 g/L – Insufficiente
- IgG tra 10 e 18 g/L – Sufficiente
- IgG tra 18 e 25 g/L – Buono
- IgG > 25 g/L – Eccellente
È considerato accettabile, nell’ambito dello stesso stabilimento, che fino al 10% dei vitelli esaminati possa presentare un livello di IgG insufficiente. Per facilitare l’identificazione delle cause associate a una colostratura inadeguata, è consigliabile esaminare in concomitanza anche il valore di GGT:
- GGT fra 1 e 3 giorni di vita > 200 UI/L
- GGT tra 4 e 6 giorni di vita > 100 UI/L
- GGT tra 7 e 10 giorni di vita > 75 UI/L
Di seguito è presentato un riassunto delle possibili combinazioni dei due risultati e la valutazione oggettiva della bontà del trattamento eseguito:
- IgG buone e GGT buone = colostratura corretta con buon colostro
- IgG insufficienti e GGT alta = colostratura gestita correttamente ma colostro di scarsa qualità
- IgG insufficienti e GGT bassa = colostratura non corretta
Controlli nei Centri di Raccolta
In aggiunta ai controlli sulla colostratura, i Servizi Veterinari sono incaricati di prestare particolare attenzione ai “centri di raccolta”, punto sensibile e centro nevralgico dove verificare il benessere dei vitelli, specialmente per quelli che hanno un'età inferiore ai 30 giorni. Questi controlli si dovranno concentrare sullo stato nutrizionale e sulle condizioni generali degli animali. Un aspetto cruciale da considerare riguarda gli spostamenti: per i vitelli di età inferiore ai 30 giorni che vengono trasferiti a distanze superiori ai 200 km, il Documento di Accompagnamento (ex Mod. 4) dovrà essere comunque obbligatoriamente validato dai Servizi Veterinari (implementazione del Sistema già attivata a cura del Centro Servizi Nazionale dell’IZSAM).
Le nuove disposizioni introdotte mirano a garantire un elevato standard di benessere per gli animali, evitando situazioni di stress o condizioni carenziali. Inoltre, si assicura che la gestione degli allevamenti rispetti i più elevati standard di qualità. Attraverso queste azioni, il Ministero della Salute sottolinea l'importanza di mantenere una costante attenzione verso il settore, con l'intento di garantire la salute e la qualità della vita degli animali da allevamento, in conformità con le normative europee e gli standard internazionali.
Autore
Dott. Giuseppe Iacchia