Le FRODI ALIMENTARI possono essere definite come la produzione ed il commercio di alimenti non conformi alle normative vigenti.
L'UE ha da sempre prestato la massima attenzione al controllo della catena agroalimentare in modo da promuovere la fiducia dei cittadini e la loro sicurezza e, senza dubbio, la lotta alle frodi rientra in questo programma d’azione.
In particolare ad Ottobre 2017, dopo lo scandalo del Fipronil nelle uova, gli Stati membri e la Commissione Ue hanno concordato 19 misure per rafforzare l’azione dell’UE contro le frodi alimentari.
Le frodi posso essere distinti in 2 grandi categorie: FRODI SANITARIE e FRODI COMMERCIALI ed in particolare possiamo distinguere fra: ALTERAZIONI, ADULTERAZIONI, SOFISTICAZIONI e CONTRAFFAZIONI.
Per un approfondimento si rimanda all’articolo “Cosa sono le frodi alimentari”.
La situazione attuale
Tutti i prodotti agroalimentari sono purtroppo soggetti a frode ed il volume d’affari di queste attività illecite è in continua crescita, ad oggi stimato a più di 50 miliardi di dollari l’anno minacciando il corretto funzionamento dei mercati interni.
Da sottolineare inoltre che le frodi alimentari si evolvono assieme al contesto socio-economico nel quale si verificano e sono rese ancor più complicate e difficili da arginare come conseguenza della globalizzazione dei mercati e dalla crescente complessità delle filiere produttive.
Per avere un’idea del fenomeno basta far riferimento ai risultati, pubblicati a Giugno 2019 dall’Interpol, relativi all’operazione globale contro le frodi alimentari, denominata Opson VIII, che ha interessato 78 Paesi, fra cui anche l’Italia, con la partecipazione del Nas.
L’operazione Opson VIII, coordinata da Europol e in Interpol, è durata 5 mesi (Dicembre 2018-Aprile 2019) e ha portato al sequestro di cibi e bevande per oltre 100 milioni di euro e all’arresto di 672 persone. In totale, sono state sequestrate circa 16000 tonnellate di alimenti e 33 milioni di litri di bevande potenzialmente pericolose a seguito di oltre 67000 controlli effettuati presso negozi, mercati, aeroporti, porti e zone industriali.
Nell’ambito di questa operazione globale, nel nostro Paese i Nas hanno effettuato 2696 ispezioni che hanno portato al sequestro di 1867 tonnellate e 30 milioni di litri di alimenti vari risultati irregolari, per un valore approssimativo di oltre 60 milioni di euro.
È importante sottolineare che le frodi alimentari causano innanzitutto un danno di tipo economico ai consumatori che pagano per qualcosa che non ricevono ma anche ai produttori onesti che riducono le loro vendite mentre gli operatori disonesti ottengono guadagni illeciti.
Oltre al danno economico non è da sottovalutare il rischio elevato per la salute dei consumatori in quanto i prodotti contraffatti, adulterati o sofisticati non hanno sicuramente le stesse garanzie di sicurezza dei prodotti genuini, con conseguenti possibili gravi problemi per la salute pubblica.
Mantenere e garantire la fiducia nei prodotti agroalimentari rappresenta quindi una priorità assoluta sia per i produttori che per i consumatori: i primi per ottenere maggior risultati commerciali e quindi economici i secondi perché vogliono essere sicuri dell’acquisto di alimenti sani e di qualità.
La prevenzione delle frodi e la promozione della qualità è dunque fondamentale al fine di assicurare il successo commerciale dei prodotti agro-industriali sui mercati nazionali e internazionali e il rispetto dei diritti dei consumatori.
Cosa si sta facendo per contrastare le frodi alimentari?
1. le imprese alimentari stanno attuando alcune importanti e utili azioni contro le frodi alimentari come ad esempio:
- l’adozione di certificazione di qualità e di marchi aziendali,
- il ricorso ai riconoscimenti DOP, IGP, DOC e al marchio collettivo,
- l’adesione a consorzi di tutela,
- la registrazione di brevetti e disegni/modelli ornamentali del packaging
(sistemi purtroppo non in grado di contrastare in modo assoluto le frodi).
2. molto si sta facendo nella prevenzione e repressione delle frodi agro-alimentari rafforzando le attività di controllo da parte delle forze dell’ordine e dagli organi di vigilanza (Interpol, Nas, Dipartimenti di prevenzione del Sistema Sanitario, ecc).
3. negli ultimi anni si stanno iniziando ad utilizzare nuove tecnologie che consentano di scoprire e individuare le frodi. In particolare sono state elaborate e messe a punto:
- tecniche di studio e certificazione dei prodotti mediante la valutazione degli isotopi con la creazione anche di banche dati apposite come la banca dati isotopica privatistica dei vini in Italia,
- analisi metaboliche che studiando un numero molto elevato di molecole di determinati prodotti ne consente l’identificazione certa,
- PCR e analisi di sequenze complesse, metodi utilizzati per l’identificazione dell’origine di un determinato prodotto alimentare.
A scopo di informazione e divulgazione il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (JRC) conduce uno studio sulla autenticità e sulla qualità degli alimenti che prevede la pubblicazione di una raccolta mensile di articoli di stampa sulle frodi e sulla qualità dei prodotti alimentari con l’obiettivo di informare sui casi di frode nella catena globale di alimenti e mangimi.
I rapporti dei media menzionati nella relazione mensile sono selezionati tra le seguenti fonti se soddisfano uno o più dei criteri di seguito elencati:
1) Medical System Information (MedISys): un sistema di monitoraggio della rete internet volto ad identificare rapidamente rischi potenziali per la salute pubblica;
2) Sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF): strumento elettronico per lo scambio di informazioni sui rischi gravi rilevati in relazione agli alimenti o mangimi tra gli Stati membri dell'Unione europea.
Al seguente link è possibile visionare i Criteri di selezione degli articoli
Per quanto riguarda la tipologia di alimenti presi in considerazione si fa riferimento a quelli individuati dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 14 gennaio 2014 sulla crisi alimentare, le frodi nella catena alimentare e il loro controllo: olio d'oliva, pesce, prodotti biologici, cereali, miele, caffè, tè, spezie, vino, alcuni succhi di frutta, latte e carne.
È importante sottolineare che la selezione di articoli di stampa è in relazione alla loro copertura mediatica. In ogni caso non riflette la frequenza delle frodi alimentari in un determinato paese e/o di un particolare prodotto alimentare.
Strettamente collegata alle frodi è la questione dell’etichettatura degli alimenti ed infatti molte merci sequestrate dalle autorità competenti presentano spesso errori e irregolarità riguardanti l’etichettatura e la tracciabilità o ne sono completamente sprovviste.
L'etichettatura dei prodotti alimentari è essenziale innanzitutto per informare i consumatori sul tipo di prodotto che acquistano e sulle sue qualità e caratteristiche quindi permette al consumatore di utilizzare gli alimenti in modo sicuro.
La normativa di riferimento per l’etichettatura dei prodotti alimentari a livello europeo è il Regolamento UE 1169/2011. Tale regolamento però non è l’unico testo di legge da tenere in considerazione in quanto esistono numerosi dispositivi, emanati dalla stessa UE e anche dai singoli Stati membri, che rappresentano delle norme accessorie rilevanti almeno per quanto riguarda alcuni aspetti dell’etichettatura o alcuni tipi di alimenti.
Le norme armonizzate dell'UE sull'etichettatura, la presentazione e la pubblicità degli alimenti mirano a proteggere i consumatori e facilitare gli scambi all'interno e all'esterno dell'Europa.
Proprio per garantire e assicurare questi risultati il legislatore ha ritenuto opportuno che alcune indicazioni fossero sempre riportate in etichetta e ha quindi reso obbligatorie alcune di esse.
Tale indicazioni riguardano i seguenti aspetti:
- l’identità, la composizione, le proprietà o altre caratteristiche dell’alimento;
- la protezione della salute dei consumatori e l’uso sicuro degli alimenti;
- le caratteristiche nutrizionali dell’alimento.
In particolare quindi le informazioni obbligatorie sull’etichetta dei prodotti preimballati sono le seguenti:
1. la denominazione dell’alimento,
2. l’elenco degli ingredienti,
3. qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico elencato nell’allegato II del Regolamento (Ue) 1169/2011 in grado di provocare allergie o intolleranze alimentari,
4. la quantità di taluni ingredienti o categorie di ingredienti (QUID o ingrediente caratterizzante evidenziato),
5. la quantità netta dell’alimento,
6. il termine minimo di conservazione o la data di scadenza (*),
7. il lotto di appartenenza,
8. le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego,
9. il nome o ragione sociale e l’indirizzo dell’OSA,
10. la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento (*),
11. il paese d’origine o il luogo di provenienza ove previsto,
12. le istruzioni per l’uso, per i casi in cui la loro omissione renderebbe difficile un uso adeguato dell’alimento,
13. il titolo alcolometrico volumico per le bevande aventi un contenuto alcolico superiore a 1,2% in volume,
14. la dichiarazione nutrizionale.
(*): indicazione non presente nel Regolamento (Ue) 1169/2011 ma comunque obbligatoria per altra normativa (lotto: Direttiva 2011/91/UE; sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento: D.lgs 15 settembre 2017).
Pagina a cura del Dott. Stefano Gabrio Manciola
Di seguito le
“Raccolte mensili di articoli sulle frodi e sulla qualità dei prodotti alimentari”:
Aprile 2020
Aprile 2020
Marzo 2020
Febbraio 2020
Gennaio 2020