Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha pubblicato il Report delle attività ICQRF (Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari) svolte nel periodo Febbraio-Luglio 2020: Emergenza Covid-19, sei mesi di controlli nella filiera agroalimentare.
A seguito della dichiarazione dello stato di emergenza sul territorio nazionale per il rischio sanitario da COVID-19, operata dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio, la filiera agroalimentare ha continuato a fornire il suo apporto indispensabile alla Nazione. Il Governo, nel dettare le direttive per affrontare la drammatica crisi, ha sempre indicato la necessità di garantire l’esercizio delle attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi ed il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha supportato pienamente tale sforzo produttivo.
ATTIVITA' SVOLTA
In questi primi 6 mesi di emergenza da COVID-19, i 29 uffici e i 6 laboratori dell’ICQRF hanno svolto 40.795 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 6.408 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione.
Un terzo dei controlli sono stati eseguiti nel Nord Italia. In particolare, nonostante la drammatica crisi epidemica, circa il 17% dei controlli dell’ICQRF si è svolto in Lombardia e in Veneto, a garanzia del mantenimento della qualità delle produzioni di regioni che producono le due maggiori Indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi:
1. il Grana padano con oltre 5,2 milioni di forme (dati 2019) e
2. il “Sistema Prosecco” con oltre 600 milioni di bottiglie prodotte (dati 2019).
Nel periodo in esame sono stati analizzati 5.204 campioni nei laboratori ICQRF per un totale di 135.445 determinazioni analitiche.
È importante sottolineare che, dai controlli eseguiti, è risultato che le irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, sono state in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale. Non si è dunque verificato, come invece si poteva ipotizzare, un aumento delle irregolarità (frodi e pratiche sleali) riconducibili alla situazione pandemica.
Senza dubbio è stato enorme lo sforzo della filiera agroalimentare italiana durante il lockdown per garantire, sotto la vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, prodotti di qualità agli italiani.
Di seguito si riportano quindi alcuni dati produttivi del periodo in esame: oltre 5 milioni di cosce di prosciutto marchiate; 11,7 milioni di vaschette di prosciutto; 5,2 milioni di forme di formaggio marchiate e 15 milioni di kg di formaggio grattugiato; circa 2,7 milioni di litri di olio DO/IG; oltre 42 milioni di Aceto balsamico di Modena; 1,1 milioni di kg di riso, 7,8 milioni di kg di ortofrutta a DO/IG, 13,8 milioni di kg di pasta. Nel settore vitivinicolo sono stati certificati circa 8,6 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di circa 1,15 miliardi di bottiglie. Il Prosecco, nelle sue tre denominazioni, è stato il vino più certificato: oltre 1,8 milioni di ettolitri, l’equivalente di circa 240 milioni di bottiglie.
Non si è fermata neppure la filiera BIO: dal 1 Febbraio 2020 sono entrati nel sistema dell’agricoltura biologica 3.143 nuovi operatori per una superfice pari a 165.757 ettari.
ICQRF ha effettuato controlli anche sugli Organismi di controllo e certificazione ed in particolare sono state effettuate 40 attività di vigilanza, di cui 13 per il BIO, 17 per i vini a DO e IG, 8 per i prodotti DOP, IGP e STG e 2 per l’etichettatura carni.
e-commerce
Nell’ambito dell’attività di controllo svolta dall’Ispettorato antifrode, un’attenzione particolare è stata rivolta al canale e-commerce, visto l’incremento delle vendite online a seguito delle misure restrittive alla circolazione delle persone. In particolare nel periodo Febbraio-Luglio ICQRF ha operato 710 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon ed Ebay, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari.
L’ICQRF ha inoltre aderito al Piano europeo di controllo sulle vendite e sulla pubblicità “on line” di prodotti alimentari con riferimenti al COVID-19 con lo scopo di contrastare l’offerta sul web di alimenti e di integratori alimentari che illecitamente vantano o comunque contengono riferimenti espliciti a funzioni preventive, se non addirittura curative, nei confronti del COVID-19, sebbene non vi sia nessun riconoscimento scientifico in proposito, né claims autorizzati dalla Commissione UE. A tal proposito l’ICQRF ha segnalato alla Commissione UE 200 prodotti/messaggi irregolari, tra i quali, principalmente, integratori alimentari, estratti vegetali, oli essenziali e pagine internet che pubblicizzano prodotti e terapie di prevenzione da Coronavirus.
SANZIONI
Per quanto riguarda il fronte sanzionatorio, nel periodo considerato sono state comminate 2.182 contestazioni amministrative, depositate 75 notizie di reato all’Autorità Giudiziaria ed eseguiti 115 sequestri per un valore di circa 16,7 milioni di euro. Il totale delle ordinanze d’ingiunzione emesse è pari a 836 (per un importo totale di 3.994.646) ed il maggior numero di sanzioni a livello territoriale è stato irrogato nelle Regioni del Centro Italia (Toscana, Umbria, Lazio ed Abruzzo).
Le sanzioni hanno interessato principalmente il settore vitivinicolo (399 provvedimenti emanati, pari a circa il 48% del totale), il settore delle produzioni agroalimentari a denominazione registrata (173 ordinanze, 20,7% del totale) ed il settore concernente l’etichettatura dei prodotti alimentari (134 provvedimenti, 16% del totale).
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola