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REV: AUMENTATA LA VENDITA DI FARMACI VETERINARI ON LINE

  • 25 ottobre 2019
  • Autore: Redazione VeSA
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La Ricetta Elettronica Veterinaria (REV) è nata dall’esigenza di una maggiore tracciabilità e conseguente farmacovigilanza dei farmaci veterinari prescritti, anche nell’ottica della grande sfida a livello globale sull’antimicrobico-resistenza, con l’obiettivo di salvaguardare la salute pubblica.

A distanza di sei mesi dall’avvio della REV, secondo il notiziario farmaciavirtuale.it, la vendita online di farmaci veterinari sembrerebbe aumentata. La REV, essendo una ricetta elettronica può essere acquisita via mail, via sms, via WhatsApp o tramite altri mezzi di comunicazione; una volta emessa dal Medico Veterinario prescrittore infatti, la ricetta è costituita da un numero ricetta e da un pin di 4 cifre, codici univoci, da trasmettere o comunicare al rivenditore, sia esso una farmacia o qualsiasi altro rivenditore autorizzato di farmaci veterinari. Una volta immessi i codici, la ricetta viene estrapolata dal sistema informativo del Ministero della Salute e una volta spedita, quei codici e quindi la ricetta non è più utilizzabile.

Il problema si pone per tutte quelle attività online che, senza alcuna autorizzazione ministeriale, “espongono” i loro listini di vendita, comprensivi anche dei farmaci che prevedono necessariamente la prescrizione medico-veterinaria. In seguito a registrazione, l’utente può liberamente acquistare i prodotti, con la richiesta di “fornire quanto prima la ricetta elettronica veterinaria”, anche per via telematica, preconfigurando dunque una vera e propria vendita online di farmaci veterinari con ricetta, senza rispettare l’ampia legislazione in materia.

La cessione e vendita dei farmaci veterinari che sono soggetti all’obbligo della ricetta non dovrebbe avvenire prima dell’invio telematico o della comunicazione dei codici univoci della ricetta elettronica veterinaria ossia prima dell’emissione della ricetta stessa da parte di un Medico Veterinario; inoltre l’acquisto di farmaci veterinari da attività on line non autorizzate dal Ministero della Salute è un’azione illegale, ed esistono già dei controlli da parte delle autorità competenti atti a contrastarle.

Certo è che, il web rappresenta una grande giungla intricata non dotata di confini, dove far rispettare le regole non risulta facile; per far valere il suo diritto alla salute, anche il cittadino, inteso in questo caso come detentore o proprietario di animali, dovrebbe non utilizzare i meccanismi illeciti per l’acquisto di farmaci veterinari e permettere agli operatori del settore sanitario, tra cui il Medico Veterinario, di svolgere al meglio il proprio lavoro con il fine ultimo di salvaguardare la sua stessa salute.

 

Autore: Dott.ssa Moira Mattioni

 

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