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ZOOTECNIA INFORMATIZZATA PER ALLEVARE IN SALUTE: dal modello 4 alla ricetta elettronica.

  • 13 giugno 2017
  • Autore: Redazione VeSA
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Si è svolta a Padova, lo scorso 26 Maggio, una tavola rotonda, organizzata dal ”Consorzio Italia Zootecnica”, dal titolo “Zootecnia informatizzata per allevare in salute: dal modello 4 alla ricetta elettronica” in cui si è discusso di sicurezza, benessere animale e trasparenza.

In particolare sono stati presi in esame l’imminente introduzione del Modello 4 informatizzato, la ricetta elettronica ed è stata presentata la "Carta di Padova", il manifesto con il quale la zootecnia bovina da carne italiana si è candidata a diventare il modello internazionale di sistema di allevamento protetto in grado di assicurare e tracciare il vero benessere, la giusta alimentazione e la salute degli animali, per garantire la più elevata sicurezza degli alimenti ed offrire un'informazione chiara e completa ai consumatori.

Nuovo Modello 4 informatizzato

Per quanto riguarda il Modello 4 la base normativa è ampia e partendo dal DPR 320/1954, attraverso successive norme (DPR 317/1996, Circolare 11/1996, Decreto 16 maggio 2007, Ordinanza 28 maggio 2015, Circolare 31841/2015, Circolare 15322/2016, Circolare 29301/2016) arriviamo al Decreto 28 giugno 2016 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 settembre 2016).

Il Decreto 28 giugno 2016 ribadisce la necessità di avviare il processo di dematerializzazione dei documenti cartacei che accompagnano gli animali nelle movimentazioni e di ridurre al minimo le anomalie generate da errori nella compilazione dei modelli. Sottolinea inoltre che la Banca dati nazionale dell'anagrafe zootecnica contiene tutte le informazioni relative alle aziende, agli operatori ed agli animali e rappresenta la fonte ed il riferimento ufficiale dei dati da inserire nella Dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali (Modello 4).

Il Decreto quindi stabilisce che a distanza di un anno dalla pubblicazione, dunque a partire dal 2 Settembre 2017, il Modello 4, che accompagna gli animali d’allevamento in ogni loro spostamento, dovrà essere compilato esclusivamente in modalità informatica.

Il nuovo Modello 4 sarà quindi un esempio di interoperabilità fra sistemi informativi (BDN, SANAN e SINVSA) e avrà il duplice scopo di consentirne l'informatizzazione e di uniformare in un unico documento le informazioni previste nella «dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali» (modello 4) con le «informazioni sulla catena alimentare» (ICA) di cui all'allegato II, sezione III, del Regolamento (CE) n. 853/2004.

È in fase di lancio una nuova applicazione per dispositivi mobili che consentirà la compilazione del Modello 4 direttamente sul campo mentre è già disponibile un applicazione che consente, a tutti i soggetti abilitati, di interrogare direttamente in campo (in allevamento, al macello o in strada durante il trasporto) i documenti di accompagnamento registrati nel sistema.

Ricetta elettronica

Nel corso della tavola rotonda si è inoltre discusso della Ricetta elettronica, per ora progetto di sperimentazione volontaria in tre regioni italiane (Abruzzo, Lombardia e Piemonte).

L’obiettivo non è la semplice trasposizione della ricetta cartacea in formato elettronico ma una modifica sostanziale del precedente modello organizzativo e operativo di gestione dei medicinali veterinari, attraverso la completa digitalizzare della gestione della movimentazione dei medicinali veterinari con lo scopo finale di aumentare la sicurezza alimentare per i cittadini, con particolare attenzione ai residui dei medicinali e all'antibioticoresistenza.

Direttamente presso l’allevamento il veterinario, dopo la diagnosi, emette la prescrizione medicinale in formato elettronico utilizzando un normale pc portatile connesso ad internet, tablet o smartphone, attraverso un applicativo che semplifica ed automatizza l’inserimento dei dati.

In particolare l’intero processo avviene in questo modo:

  1. selezione del codice azienda dell’allevamento tramite ricerca in anagrafe zootecnica (BDN),
  2. selezione dal prontuario del medicinale veterinario,
  3. selezione dei capi da trattare attraverso il registro di stalla (BDN),
  4. emissione della ricetta e invio per email al detentore e al proprietario degli animali di una copia in formato pdf della ricetta ed eventuale notifica per sms del numero di ricetta completo del pin,
  5. la ricetta veterinaria elettronica emessa sarà subito disponibile online e reperibile tramite il suo numero identificativo e pin,
  6. il proprietario degli animali può eventualmente comunicare per email o telefonicamente alla farmacia i riferimenti della ricetta elettronica, al fine di verificarne preventivamente la disponibilità dei medicinali veterinari e, se necessario, chiederne l’approvvigionamento,
  7. per l’erogazione dei medicinali la prescrizione medicinale elettronica potrà essere recuperata online dal farmacista/grossista tramite il numero identificativo e pin della stessa,
  8. è eventualmente possibile recuperare la ricetta attraverso il codice aziendale dell’allevamento o il codice fiscale/p.iva del proprietario (solo per gli allevatori che hanno fatto esplicita delega)
  9. nel caso dell’erogazione di farmaci in sostituzione il farmacista effettua online la modifica della ricetta veterinaria con l’indicazione dei medicinali effettivamente forniti (AIC e quantità). In maniera automatica sarà inviata al veterinario che ha emesso la ricetta la notifica della sostituzione dei medicinali,
  10. verranno acquisiti anche il codice di lotto e la data di scadenza dei medicinali movimentati,
  11. a seguito di tale evasione, utilizzando sempre lo stesso numero identificativo di prescrizione e pin, l’allevatore/detentore può recarsi presso un’altra farmacia per completare il proprio acquisto (farmaci mancanti).

La registrazione del trattamento potrà essere effettuata utilizzando il registro dei trattamenti cartaceo o il registro dei trattamenti elettronico.

In entrambe le modalità il registro di carico dei farmaci in azienda, sarà automaticamente aggiornato alla consegna da parte del farmacista all’allevatore.

In caso di impiego del registro dei trattamenti informatizzato si riutilizzano le informazioni già registrate:

  1. al detentore viene presentato l’elenco attuale delle righe di prescrizioni veterinarie per le quali deve essere ancora iniziato il trattamento,

  2. il detentore potrà quindi selezionare i medicinali somministrati, recuperando in automatico dalla prescrizione veterinaria i capi destinatari del trattamento, posologia, durata del trattamento e tempi di sospensione,

  3. il detentore dovrà indicare la data di inizio e fine trattamento, le confezioni di medicinale effettivamente utilizzato e le eventuali rimanenze.

Con il registro dei trattamenti informatizzato lo scarico del medicinale verrà fatto nel momento in cui viene registrato il trattamento da parte del detentore (aggiornamento automatico del registro di carico/scarico) e il veterinario potrà verificare la correttezza dei trattamenti da lui prescritti e le movimentazioni del registro di carico/scarico.

I numerosi vantaggi sono:

  1. minori adempimenti burocratici,

  2. scomparsa degli errori di registrazione,

  3. controlli mirati,

  4. disponibilità di dati precisi per migliorare il management degli allevamenti,

  5. condivisione e crescita,

  6. trasparenza nei confronti dei consumatori,

  7. sicurezza alimentare  e controllo dell’antibioticoresistenza (è facile calcolare con esattezza e facilmente i consumi per ridurre e ripensare l’utilizzo degli antibiotici).

La “Carta di Padova” per la zootecnia bovina da carne prodotta in Italia

Scandali legati a frodi internazionali, reportage condotti in vari Paesi, tra cui l'Italia, sulle condizioni di allevamento e macellazione nell'ambito di attività criminali che rappresentano però delle rare eccezioni, (dis)informazione scandalistica dei media sulla sicurezza degli alimenti, la situazione degli allevamenti, l’impiego di antibiotici e farmaci veterinari, hanno causato un danno significativo alla reputazione del settore zootecnico.

La Carta di Padova quindi è un documento che chiede l’attuazione di alcune misure per poter dimostrare ai consumatori, in maniera chiara, il valore di un settore produttivo che, in Italia, ha dedicato ingenti risorse per la sicurezza e la qualità.

Fra i vari punti affrontati, i rappresentanti della filiera zootecnica bovina in Italia chiedono l’istituzione di una “cartella clinica” dei bovini nati in Europa che consenta, oltre all’identificazione del bovino e alla registrazione dei dati anagrafici, anche la registrazione dei trattamenti farmacologici, compresi quelli omeopatici, a partire dalla nascita.

La messa in rete di questi dati ne consentirà la consultazione in tempo reale dalle autorità veterinarie di ogni Stato membro, dai macelli e laboratori di sezionamento delle carni, proprio come avviene in Italia, ove la raccolta dati è affidata a vari sistemi (BDN e banche dati regionali, SANAN, SINVSA) che saranno presto inter-operativi con il nuovo Modello 4 digitale.

A proposito del benessere animale, la Carta di Padova promuove l’applicazione di disciplinari volti a migliorare gli standard previsti dalla normativa cogente con sempre maggior attenzione non solo al miglioramento della qualità dei mangimi e delle acque di abbeveraggio ma anche agli impianti di climatizzazione e allo stato di salute degli animali.

Infine nel documento viene proposto uno schema di decreto legge riguardante la rintracciabilità e l’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni bovine, anche macinate, e delle preparazioni che le contengano nella ristorazione collettiva.

Autore: Dott. Stefano Manciola

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