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CONTROLLO E TUTELA DELL’ACQUA POTABILE DESTINATA AL CONSUMO UMANO

In natura l’acqua dolce da destinare ad uso potabile è una risorsa rara, la cui disponibilità non è inesauribile, pertanto deve essere utilizzata senza sprechi e deve essere adeguatamente tutelata per conservarne la qualità.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato nel tempo vari standard di qualità delle acque potabili, in base ai quali le nazioni hanno potuto emanare specifiche normative.

Attualmente in Italia la normativa di riferimento è il D.Lgs. 2 febbraio 2001, n. 31 e ss.mm.ii. che prevede, a garanzia della sicurezza per la salute, una serie di requisiti che l’acqua di acquedotto deve rispettare in tutte le fasi della distribuzione. I limiti sono fissati a livello europeo sulla base delle evidenze scientifiche più aggiornate, in modo da garantire l’assenza di rischi per la salute.

I parametri da controllare sono contenuti in tre tabelle dell’allegato I del D.Lgs. 31/2001: Parte A per i parametri batteriologici, parte B per i parametri chimici e parte C per i parametri indicatori batteriologici e chimici.

Ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 31/2001, le acque destinate al consumo umano devono soddisfare i requisiti minimi di cui alle parti A e B dell’allegato I del D.Lgs. 31/2001. Gli Enti Gestori devono comunque adottare i provvedimenti tecnici necessari richiesti per il rispetto della conformità anche alla parte C dell’allegato I del D.Lgs. 31/2001.

L'attività di controllo e vigilanza delle acque destinate al consumo umano trova, a livello regionale, specifiche indicazioni nel Decreto del Dirigente del Dirigente della P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare 147/2019 Linee guida relative al controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano.

Tutta la filiera di produzione dell’acqua potabile è sottoposta al controllo, i prelievi per le analisi vengono effettuati alle fonti, in modo da valutare le caratteristiche dell’acqua all’origine, quindi agli impianti di trattamento e alle reti di distribuzione, per garantire che l’acqua mantenga le caratteristiche di idoneità lungo tutto il suo percorso.

         È previsto un doppio sistema di controllo:

  • l’Ente Gestore dell’acquedotto è responsabile della qualità dell’acqua che fornisce alle utenze ed è tenuto ad eseguire periodicamente prelievi ed analisi (controlli interni);
  • le Aziende Sanitarie sono responsabili della sorveglianza sulle acque destinate al consumo umano con ulteriori controlli (controlli esterni) effettuati dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell’ASUR Marche, che provvede attraverso un programma di campionamento alla vigilanza sul rispetto dei parametri microbiologici e chimici previsti dal D.Lgs 31/01 con una frequenza prestabilita dalla normativa in base alle dimensioni dell’acquedotto.

Le indagini analitiche relative ai campioni prelevati dai SIAN, vengono effettuate dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche (ARPAM)

Le indagini analitiche che vengono effettuate si differenziano in due livelli, Parametri Gruppo A (routine) e Parametri Gruppo B (verifica) come previsto dall’Allegato II del D.Lgs. 31/01 modificato dal D.M 14/06/2017. I parametri del gruppo A sono alcuni parametri, indicati nella normativa di riferimento, che vengono effettuati con frequenza più alta, i parametri del gruppo B sono tutti parametri previsti dal D.Lgs. 31/01, che vengono effettuati con frequenza inferiore.

Le frequenze di controllo per le reti di distribuzione con una popolazione superiore a 500 abitanti, dipendono dal volume di acqua distribuito o prodotto ogni giorno per un singolo acquedotto o, se questo non è noto, dal numero di abitanti serviti dai singoli acquedotti, calcolando un consumo di 200 litri pro capite al giorno. Relativamente al controllo degli acquedotti con una popolazione inferiore a 500 abitanti, le frequenze e il tipo di controllo viene programmato, a discrezione dei SIAN, previa valutazione del rischio.

       Ai Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell’ASUR Marche spetta: 

  • fornire il giudizio di qualità e di idoneità all’uso, previa  valutazione del rischio, sulla base dei controlli chimici e microbiologici effettuati;
  • comunicare al Gestore dell’acquedotto, il superamento dei parametri previsti dal D.Lgs. 31, e proporre eventuali interventi finalizzati a salvaguardare e/o promuovere la qualità dell’acqua, che devono essere commisurati all’entità del rischio per la salute;
  • proporre al Sindaco l’adozione dei provvedimenti di divieto o di limitazione d’uso dell’acqua destinata al consumo umano.

Il superamento del limite di un parametro appartenente alla parte A e alla parte B, dell’all.I del D.Lgs. 31/2001, indica la mancanza dei requisiti minimi dell’acqua in uso (Art.4 D.Lgs. 31/2001), pertanto, effettuata la valutazione del rischio, determina generalmente l’emissione di Ordinanza di non potabilità.

In caso di superamento di un parametro appartenente alla parte C dell’all.I del D.Lgs. 31/2001, effettuata la valutazione del rischio, vengono messi in atto i provvedimenti necessari al ripristino della qualità dell’acqua distribuita.

 

CONSULTAZIONE DELLE ANALISI EFFETTUATE SULLE ACQUE POTABILI DESTINATE AL CONSUMO UMANO

Tutti i cittadini possono accedere alle informazioni relative ai controlli sulle acque destinate al consumo umano presso tutte le sedi dei SIAN delle Marche.

Nella presente sezione tutti i cittadini possono accedere autonomamente alle informazioni relative ai controlli analitici effettuati sull’acqua destinata al consumo umano.

I dati sono disponibili dal 1 gennaio 2018

Per una consultazione più semplice i dati potranno essere filtrati per il Comune di interesse del cittadino.

Nello specifico è possibile accedere ai referti analitici delle analisi sui campioni prelevati dai Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell’ASUR Marche e analizzati nel Laboratorio Ufficiale dell’ dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (ARPAM).

I referti analitici disponibili saranno corredati di una “Relazione Tecnica” riepilogativa, stilata dai Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell’ASUR Marche in seguito alla valutazione degli esiti analitici.

 

Per individuare con precisione il punto di prelievo di interesse (Indirizzo e Comune) clicca qui

 

Normativa di riferimento

Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano. http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2001-02-02;31!vig=

Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n. 27 Modifiche ed integrazioni al Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, recante  Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano. www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2002-02-02;27!vig=

DM Salute del 14 giugno 2017 Recepimento della direttiva (UE) 2015/1787 che modifica gli allegati II e III della direttiva 98/83/CE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano. Modifica degli allegati II e III del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n.31 www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/08/18/17A05618/sg

Decreto del Decreto del Dirigente della P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare Linee guida relative al controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano Decreto del Dirigente del Dirigente della P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare 147/2019

 

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