Il 12 Settembre 2019, 17 sigle attive nel settore della salute animale hanno presentato una lettera aperta ai deputati del Parlamento europeo sull'importanza di sostenere i progressi dell'UE nella lotta contro la resistenza antimicrobica (AMR).
Nel documento si sottolinea innanzitutto come l’antimicrobica resistenza (AMR) sia una grave e complessa minaccia per la salute pubblica che richiede sforzi concertati, coinvolgendo tutte le parti interessate. Si stima che la resistenza antimicrobica sia responsabile di 33.000 decessi all'anno solo nell'UE e di 700.000 decessi all'anno a livello mondiale. È stato inoltre calcolato che i costi sanitari aggiuntivi e le perdite di produttività dovute ai batteri multi-farmaco resistenti nell'UE ammontano a 1,5 miliardi di euro ogni anno.
Senza dubbio la resistenza antimicrobica è una grave minaccia anche per gli animali poiché può causare problemi di salute e benessere.
L’approccio One Health, che sostiene il lavoro congiunto tra i settori umano, animale e ambientale, è l’unico che può permettere di affrontare l’AMR in quanto nessun attore è in grado, da solo, di contrastare la resistenza antimicrobica.
L’Europa si sta sicuramente muovendo in questa direzione con il “Piano d'azione One Health contro la resistenza antimicrobica” della Commissione europea di Giugno 2017, la “Relazione del Parlamento europeo sul Piano d'azione One Health europeo contro AMR” di Settembre 2018 e le “Conclusioni del Consiglio dell'UE sulle prossimi interventi per rendere l'UE una zona di buone pratiche nella lotta alla resistenza antimicrobica” di Giugno 2019).
Nonostante questi sforzi, però, permangono alti livelli di resistenza nei pazienti in tutta l'UE e in alcuni paesi terzi, la situazione è ancora peggiore, nonostante le iniziative intraprese dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), dall'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), dall'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) e dal G7 e G20.
Le sigle firmatarie della lettera, fra cui la Federazione dei Veterinari Europei (FVE), invitano quindi a continuare la lotta all’AMR con un'azione e un coordinamento continui e mirati rispettando le priorità stabilite nel Piano d'azione One Health della Commissione contro la resistenza antimicrobica e nel Nuovo Regolamento sui medicinali veterinari.
Il Piano d'azione contro AMR, in particolare, contiene misure concrete che vanno dalla promozione di una migliore prevenzione e controllo delle infezioni negli ospedali, alla sorveglianza e all'uso prudente degli antimicrobici, al miglioramento della consapevolezza e della comprensione della resistenza antimicrobica. Il piano d'azione prevede inoltre politiche volte a garantire la disponibilità e l'equo accesso agli antimicrobici consolidati e un uso efficace dei vaccini, nonché a sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuovi antimicrobici, vaccini, diagnosi rapide e alternative, da utilizzare nell'uomo e negli animali.
Con la lettera aperta si chiede quindi agli eurodeputati di portare la resistenza antimicrobica in primo piano nelle discussioni interistituzionali dell'UE e di sostenere la creazione di un gruppo parlamentare dedicato alla lotta contro la resistenza antimicrobica in collaborazione con la società civile e le parti interessate.
Solo in questo modo l’UE può e deve continuare a fare la sua parte nel sostenere lo slancio globale per arrestare l'ascesa della resistenza antimicrobica.
I firmatari del documento si dicono quindi pronti a supportare i deputati del Parlamento europeo e a collaborare per sostenere i progressi dell'UE nella lotta contro la resistenza antimicrobica.
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola