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Melanoleuca melaleuca

  • 4 giugno 2014
  • Autore: Redazione VeSA
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Melanoleuca melaleuca (Pers.: Fr.)Murrill
Sin. Melanoleuca vulgaris (Pat.)
 
 

Classe: Basidiomycetes
Ordine: Agaricales
Famiglia: Tricholomataceae
Genere: Melanoleuca
 
Cappello: fino 10-11 cm. di diametro, inizialmente convesso poi appianato, con umbone ottuso, basso, raramente depresso; margine da involuto a disteso; cuticola glabra, liscia, di colore grigio-bruno o marrone scuro, più scura al centro, tende a schiarire con l’età o la disidratazione.

Lamelle:  biancastre o crema, fitte, smarginate al gambo.

Gambo: 7-10x1-1,8 cm. slanciato, cilindrico, leggermente ingrossato alla base, quasi bulboso, concolore al cappello, fibrilloso-striato longitudinalmente.

Carne: bianca, esigua e tenera nel cappello, fibrosa nel gambo; odore erbaceo, sapore mite.

Glossario

Microscopia: spore bianche in massa, ellittiche, verrucose, amiloidi, di dimensioni  7-9 x 4,5-5,5 micron; basidi tetrasporici; cistidi muricati e caratteristici “a pelo d’ortica”.

Habitat: cresce isolata o a gruppi dalla fine primavera-estate all’autunno inoltrato, nei luoghi erbosi dei prati, sentieri, margine dei boschi.

Commestibilità: commestibile; va eliminato il gambo perché fibroso.

Osservazioni: carpoforo di taglia media, con portamento slanciato, poco carnoso; fa parte di un genere che comprende tutte specie commestibili anche se scadenti per le qualità organolettiche.
 
 
Bibliografia:
 
-         Atlante fotografico dei funghi d’Italia – volume 1° - Carlo Papetti, Giovanni Consiglio, Giampaolo Simonini
-         I funghi delle pinete delle zone mediterranee – Adler Zuccherelli
-         Velenosi e commestibili – Manuale macro-microscopico delle principali specie – Mirko Illice, Oscar Tani, Adler Zuccherelli
-         Guida alla determinazione dei funghi - volume 1° - Meinhard Moser
 
 
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