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CAMAROPHYLLUS PRATENSIS

  • 24 novembre 2014
  • Autore: Redazione VeSA
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CAMAROPHYLLUS PRATENSIS (Pers. : Ft) Kummel -  Sinonimo: Hygrocybe Pratensis

 


Classe: Basidiomycetes
Ordine: Agaricales
Famiglia; Hygrophoraceae
Genere: Camarophyllus

 

Cappello: (25 - 80 mm), da emisferico a convesso, talora campanulato con umbone largamente ottuso, a volte depresso, margine sottile non striato, da involuto a sinuoso. Cuticola liscia ed a volte pruinosa, percorsa radicalmente da fibrille, asportabile per tre quarti del raggio, di colore arancio albicocca con margine decolorato.Lamelle: subconcolori al cappello, rade, spesse, sinuose, decorrenti, intercalate da numerose lamellule.

Gambo: cilindraceo, di norma attenuato ed a volte ricurvo alla base, pieno e sodo, ma presto invaso da larve di piccoli insetti, decisamente fibrilloso, di colore più chiaro del cappello e con base biancastra.

Carne: spessa e soda, di colore arancio albicocca sotto il cappello, bianca al centro, odore gradevole di erba.

Glossario

Microscopia: spore  bianche in massa con riflessi crema, lisce, ovoidali-ellissoidali (6/8 x 4,5/6 micron).

Habitat: fungo comune nei prati, zone erbose e radure soprattutto di montagna dove cresce gregario in numerosi esemplari dall’estate all’autunno.

Commestibilità: buon commestibile, di buona resa anche se a carne un po’ fibrosa..

Osservazioni: è specie facilmente determinabile per il colore del carpoforo, per l’aspetto delle lamelle e per l’habitat. In letteratura si trovano descritte alcune varietà o forme che si differenziano per lo più in funzione della taglia e del colore (var. robustus di taglia maggiore, var. donadini con margine dentellato, var. vitulinus più grande e pallida). Gli esemplari riprodotti nelle fotografie sono stati raccolti nei prati sommitali del Monte Carpegna a circa 1400 m. s. l..

Bibliografia:
- Atlante Fotografico dei Funghi d’Italia Vol. 1 – G. Consiglio, C. Papetti, 2005
-  Funghi d’Italia – F. Boccardo, M. Traverso, A. Vizzini. M. Zotti, 2008
- Champignons de France et d’Europe – R. Courtecuisse, B. Duhem, 2013

Autore: Dott. Cavalli Stefano 

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