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XYLELLA FASTIDIOSA - Pubblicato il report dell'audit condotto In Italia dalla UE nel Novembre 2016

  • 7 giugno 2017
  • Autore: Redazione VeSA
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La Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione Europea (DG Health and Food Safety) ha effettuato un audit in Italia dal 14 al 22 Novembre 2016 per valutare la situazione relativa a Xylella fastidiosa (Xf) e, in particolare, l'attuazione della “Decisione di implementazione della Commissione 2007/789/UE” del 18 maggio 2015, che definisce misure per il controllo del batterio.

In Italia nel 2016 la sorveglianza al di fuori delle aree demarcate e le attività di sensibilizzazione pubblica relative a Xylella fastidiosa sono state effettuate come richiesto dalla legislazione dell'UE.

Le indagini su larga scala, avviate nell'Agosto 2016 in Puglia nella zona cuscinetto, che si prevede siano terminate nel gennaio 2017 nella parte di 20km della zona infetta adiacente alla zona tampone, erano, al momento dell’audit, ampiamente in linea con i requisiti dell’EU.

Tuttavia, poiché queste indagini sono state eseguite a volte senza essere le più adatte a determinate piante o addirittura risultavano inappropriate per alcune altre piante, è stata compromessa l'efficacia degli esami visivi come mezzo per identificare piante sintomatiche e casi sospetti di infezione.

Le indagini nella zona infettata nei pressi di alberi di oliva infetti, identificati nel 2015 e prima dell'agosto 2016, non sono state effettuate in conformità alle norme UE e al momento dell’audit non esistevano misure per identificare le piante infette nei luoghi di particolare valore culturale, sociale e scientifico.

Per le piante identificate come infette nella zona cuscinetto e nella parte di 20 km della zona infetta adiacente alla zona cuscinetto dopo l'agosto 2016, le misure di eradicazione e di contenimento sono state implementate rapidamente e in linea con la legislazione dell'UE. Tuttavia, gli alberi di ulivo trovati positivi nella parte di 20 km della zona infetta prima dell'agosto 2016 sono stati rimossi con ritardo notevole e, nel caso di quattro alberi, risultavano ancora da abbattere al momento dell’audit.

Questa situazione ha determinato la possibilità di diffusione del patogeno durante il periodo di volo del vettore nel 2016 e continuerà a farlo se non verrà intrapresa alcuna azione per rimuovere questi alberi prima della primavera del 2017.

Il report si conclude sottolineando che dall'agosto 2016 sono stati compiuti notevoli progressi nell'attuazione delle indicazioni della Commissione Europea però sono necessari ulteriori sforzi per prevenire la diffusione della malattia mentre, purtroppo, non esiste un quadro finanziario confermato per continuare le indagini nel 2017 e in futuro.

Infine sono elencate alcune raccomandazioni per l’Autorità Competente (all'Organizzazione Nazionale per la Protezione delle Piante d'Italia), per affrontare le carenze identificate.

 

Leggi il report dell’audit in inglese

 

Autore: Dott. Stefano Manciola

 

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