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Carni suine trasformate: indicazione obbligatoria del luogo di provenienza

  • 23 settembre 2020
  • Autore: Redazione VeSA
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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 16 Settembre il Decreto 6 agosto 2020 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Ministero dello Sviluppo economico e Ministero della Salute che fornisce disposizioni per l’indicazione obbligatoria in etichetta del luogo di provenienza delle carni suine trasformate.

Obiettivi del decreto interministeriale sono quindi quelli di assicurare una corretta e completa informazione ai consumatori, rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari e della concorrenza sleale, nonché la tutela dei diritti di proprietà industriale e commerciale anche delle indicazioni geografiche semplici.

Il decreto, in vigore dal prossimo 15 Novembre, si applicherà, in via sperimentale, fino al 31 Dicembre 2021 ed in particolare riguarda le carni di ungulati domestici della specie suina macinate e separate meccanicamente, le preparazioni di carni suine e i prodotti a base di carne suina.

Le indicazioni del Decreto non si applicano ai prodotti Dop, Igp, Stg e a quelli protetti in virtù di accordi internazionali, ai prodotti legalmente fabbricati o commercializzati in un altro Stato membro dell'Unione europea, in Turchia o in uno Stato parte contraente dell'accordo sullo Spazio economico europeo.

Nelle etichette delle carni suine trasformate devono quindi essere riportate le seguenti indicazioni:

1. Paese di nascita: (nome del Paese di nascita degli animali);
2. Paese di allevamento: (nome del Paese di allevamento degli animali);
3. Paese di macellazione: (nome del Paese in cui sono stati macellati gli animali).

Qualora l'indicazione dell'origine si riferisca a più di uno Stato, il riferimento al nome del Paese può essere sostituito dai termini "UE", "extra UE" e "UE o extra UE", a seconda dei casi.

Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso Paese, l'indicazione dell'origine può espressa nella seguente forma: "Origine: (nome del Paese)".

Di conseguenza la dicitura "100% italiano" è utilizzabile solo quando la carne proviene da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia.

Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati:
1. in uno o più Stati membri dell'Unione europea, l'indicazione dell'origine può apparire nella forma: "Origine: UE".
2. in uno o più Stati non membri dell'Unione europea, l'indicazione dell'origine può apparire nella forma: "Origine: extra UE";

Le informazioni sul luogo di provenienza devono essere apposte in etichetta nel campo visivo principale e devono risultare facilmente visibili e chiaramente leggibili. Non devono essere in nessun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o da altri elementi suscettibili di interferire.

In caso di mancato rispetto delle disposizioni indicate si applicano le sanzioni stabilite dal Decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 231.

I prodotti che non soddisfano i requisiti del presente decreto, immessi sul mercato o etichettati prima dell'entrata in vigore dello stesso (15 Novembre), possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte o, comunque, entro il termine di conservazione previsto in etichetta.

È importante infine sottolineare che il nuovo decreto interministeriale andrà certamente a vantaggio e a sostegno del Made in Italy anche in risposta alle richieste e interesse espresso dai cittadini.

In particolare l'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) ha condotto delle ricerche che hanno dimostrato il nesso fra la qualità dell'alimento carne suina e la sua origine italiana e ha quindi valutato la percezione dei cittadini alla indicazione della provenienza dell'alimento e della sua materia prima in etichetta.

Da quest’ultima indagine, svolta tra i mesi di Dicembre 2018 e Gennaio 2019, è emerso che l'83% dei partecipanti alla consultazione indica l'utilizzo dell'ingrediente italiano come l'elemento prioritario da considerare quando si sceglie un prodotto alimentare e che oltre il 95% dei partecipanti richiede la chiara e leggibile indicazione dell'origine della materia prima in etichetta.

 

Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola

 

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